Google+ La Natura che ci circonda: Il cane geloso e il cane attore

domenica 22 ottobre 2017

Il cane geloso e il cane attore

Avete mai avuto un cane che, quando ritiene che non gli stiate dando abbastanza attenzione, tira fuori acciacchi improbabili? La zampina che gli fa male senza una causa comprensibile, gli occhioni da cucciolo disperato che vi fissano, l'incapacità di alzarsi anche per fare la passeggiata, fino a quando non lo prendete di peso e lo mettete fuori di casa o magari, preoccupati, lo portate dal  medico veterinario. Ecco che, nel preciso istante in cui ha la vostra attenzione (o quella del dottore) magicamente passa tutto. La zampa non gli fa più male e l'impossibilità tragica di mettersi in piedi scompare. Se poi in cambio c'è un biscottino, non ne parliamo proprio.

"USCIAMO?"

In pratica non avete un cane, avete un drammaturgo greco pronto a interpretare la sua parte ogni volta che, per impegni o magari semplicemente perché siete stanchi e stressati e per un periodo vorreste solo rilassarvi leggendo a letto, il povero Fido decida che lo stiate trascurando troppo.
Ecco, questa è la descrizione di Ciro, il cane più paravento che esista. In realtà, il primo giorno in cui l'ho portato dal veterinario, questo me lo ha adocchiato in grande stile; mentre lo visitava l'ha detto! La frase fatidica per cui ora lo vorrei abbracciare forte, forte, forte, con lo stesso affetto di un boa con un topo, è uscita puntuale dalle sue labbra: "questi sono i cani che dal veterinario ci vengono solo per il vaccino!". Preciso come un cupo jettatore ha colpito il suo bersaglio, tant'è che il nuovo veterinario un giorno, l'ennesima volta che l'ho chiamato in poche settimane, mi ha chiesto perché il mio cane cercasse di suicidarsi. Ha avuto la rogna, l'otite e l'otite purulenta, un veterinario  (sempre il signor fortuna della premonizione) gli ha beccato un nervo facendogli un'iniezione intramuscolo, ha sofferto di reni, in un giardino ha saltato un muretto facendo un volo di 4 metri, ha calpestato un'ape, è stato attaccato dalle vespe passando vicino a un nido, si è misteriosamente lesionato la cornea di un occhio, le ha prese svariate volte dai cani di alcuni parenti che fuggivano dal giardino (e una delle ultime volte gli è costata venti giorni di terapia), si è aperto un piede non ho mai capito come, ecc.
Ora, lo sapete perché ve l'ho raccontato in questo post, il mio peloso partenopeo di nome, per non farsi mancare nulla, ultimamente è stato parecchio male per cause sconosciute (anche se alla fine ci siamo orientati su una Piroplasmosi), motivo per cui mi sono preoccupata a morte, già pensando a quale alberello piantare sulla sua tomba, anche perché pure il veterinario non era particolarmente ottimista. Fortunatamente, alla fine questa reincarnazione di sfiga canina, che nonostante tutto è il cane più buono del mondo, si è ripreso molto bene ed è tornato quello di prima. Il problema della malattia che sospettiamo  (e per la quale al momento non posso fare il test sierologico per motivi di portafogli) è che c'è la possibilità di una recidiva, motivo per cui ovviamente siamo in allerta.
Inutile dire che il povero Otto, l'altro cane,  ha ricominciato ad essere isterico. Il mio "diavolo rosso" è affetto da sindrome da privazione sensoriale, il che lo rende un fifone di prima categoria, tanto da diventare una pila elettrica sbavante e trenante anche se accendo la lampada delle zanzare (infatti l'ho appena dovuta spegnere, anche se mi stanno dissanguando). Per ovviare a questo fatto, abbiamo lavorato tanto con lo psicobaulogo (che sarebbe il veterinario comportamentalista, ma detto così non rende l'idea) per fargli superare la cosa cercando di fargli trovare in me la sua sicurezza, cosa che ha funzionato perfettamente. A dire il vero, anzi, ha funzionato pure troppo, tanto che alla fine sono finita dall'educatrice per cercare di renderlo più indipendente. Premetto che non ho potuto terminare le sedute, comunque in parte è andata bene, tanto che la sua collocazione spaziale preferita è passata da addosso a me a sempre addosso a me, ma con la differenza che almeno per un po' sono riuscita ad uscire lasciandolo in giardino senza dover giocare ad "1, 2, 3, stella" tutte le sante volte che metto il naso fuori di casa, situazione in cui lui mi segue ma appena si accorge che mi giro a guardarlo si blocca e fa finta di guardare da un'altra parte. Comunque il pianto greco appena provo ad uscire non glielo toglie nessuno.

Ferma su galline 

Per darvi un'idea di come Otto non sia assolutamente dipendente da me (leggasi "ironia"), vi faccio un esempio: quando ripasso una materia cammino e solitamente lo faccio intorno a un tavolo. Otto mi segue regolarmente passo passo per i primi 10 minuti, finché non capisce che non vado da nessuna parte e può rilassarsi sotto il tavolo, al centro, in modo da essere sempre equidistante da me senza mai però perdermi di vista. Se, per puro caso, cambio itinerario viaggiando avanti e indietro da una stanza all'altra, lui immediatamente si alza e ricomincia a seguirmi.
Ora, immaginate il legame patologico di Otto verso di me e traslatelo in una situazione in cui il 90% della mia attenzione è stata rivolta a Ciro per avere l'idea dello stato catastrofico in cui è andato a ritrovarsi lui, che normalmente non mi permette nemmeno di accarezzare gli altri animali perché si mette prepotentemente in mezzo. Nonostante questo è sopravvissuto allo stress, ma ha ripreso buona parte di quei comportamenti che eravamo riusciti a debellare, compreso il non farmi uscire di casa da sola. Attualmente, ha iniziato anche a zoppicare, motivo per cui è sotto stretta osservazione e, be', un po' più di coccole alla fine dei conti se le merita.
Ora, c'è da dire che tutti i miei animali mi sono particolarmente legati e tendono a seguirmi, tanto che mia madre mi ha soprannominata "San Francesco". Quando studio me li ritrovo tutti accoccolati vicino, ma Otto è quello che normalmente si becca anche il ripasso finale, guardandomi con quegli occhi fissi e la testa piegata di lato come a dire "ma che cose strane stai dicendo?". Normalmente comunque sono tutti svenuti nelle vicinanze ad aspettare che gli dia retta, anche se pure in quei periodi la mia mancanza la sentono.




Finisce tutto così? Manco per niente! 
Caso ha voluto che per motivi di impegni e di stress cosmico, nell'ultimo periodo sia stata a casa poco e di conseguenza abbia dato poca confidenza ai miei pelosetti. Fra l'altro, con la stagione autunnale e sempre per gli impedimenti materiali di cui sopra, ho dovuto interrompere l'alimentazione umida per ricominciare con i croccantini, per cui Ciro si è ritrovato da iper coccolato e super viziato, con me che facevo la guardia perché gli altri animali non gli rubassero il cibo e una volta gli ho persino permesso di salire sul mio letto, a dover fare i conti con il ritorno ai croccantini e la condivisione delle attenzioni.



Dopo meno di una settimana di croccantini il commediante ha messo in pratica ciò che ha imparato in quasi 11 anni di infortuni: "Sto male = tante coccole e vizi". La zampa anteriore di Ciro, infatti, qualche giorno fa ha ricominciato a dargli fastidio... solo finché non si trattava di uscire fuori ad abbaiare contro qualche animale selvatico.
Ora, magicamente, dopo che ieri ho cominciato a massaggiare la zampa di Otto che invece zoppica da più giorni (e lui, di solito, non recita) e a stargli vicino per capire se ci siano altri sintomi, stamattina Ciro ha ricominciato a non poggiare la zampa posteriore, esattamente come faceva i primi giorni di malattia a settembre. L'unico problema è che lui zoppica SEMPRE da quella zampa o dall'anteriore destra quando cerca attenzione,  per cui ora non si capisce se recita o se ha davvero dolore. Sicuramente per ora mangia e la temperatura è normale, inoltre non è improbabile che siano semplicemente acciacchi dell'età, ma nel frattempo qui si sta con il termometro a portata di mano ad assicurarsi che l'appetito non subisca diminuzioni e soprattutto a chiedersi se stia male davvero o meriti la nomination come miglior attore protagonista.
In ogni caso, lunedì una gita dal veterinario non gliela leva nessuno. 

E voi avete mai avuto animali "attori" o super gelosi?

9 commenti:

  1. Amori, e poi gli diamo degli animali. Buona domenica.
    sinforosa

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  2. Ciao Sinforosa, ai miei manca solo la parola e anche senza si fanno capire benissimo.
    Grazie, buona domenica anche a te :)

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  3. Madonna, se tu non fossi amante degli animali non immagino cosa ne uscirebbe XD
    Dev'essere dura (oltre che divertente) tenere a bada due tipetti così :)

    Moz-

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    1. Ciao Moz,
      Ti dirò, in realtà è anche abbastanza stressante, però loro ripagano con tanto affetto. Quando torni a casa e ti vengono tutti (ma proprio tutti) incontro felici di vederti non c'è fatica che tenga. :)
      Buona serata ;)

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    2. Vero, possso immaginare *___*

      Moz-

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  4. Posso ridere?????????????????????? ahahahahhahaahahhahaha
    Sono furbi! Ci prendonole misure e si comportano di conseguenza.
    I maschi precedenti no. Erano più tontoloni entrambi. Papaya invece è una emerita str***ta. Io sono la mami quella che la fa giocare e le dà la pappa. Papi e nonna sono quelli che si siedono sulla pana per i vizi. Non alterniamo i ruoli, eh... guai!
    Oltre a questo, alle 17 incomincia a coricarsi in cortile col muso verso casa. Gliocchi da cane morto di fame. Sai.. della serie non ho nemmeno più la forza di respirare... muoio!!!!!!
    Ecco! Menomale che della pappa me ne occupo io altrimenti sarebbe 300 chili la scimmietta!
    Che ci devo fare? Me la tengo, la stritolo di abbracci me a sbaciucchio e chi se ne frega!
    Però per il mangiare comando io. Dopo aver fatto cuocere per un mese intero polmone... bleah!!!!! Però è dimagrita :)
    Ciaoooooo

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    1. Ciao Patrizia,
      Qui sono io che mi occupo di tutto, ma mamma è quella che gli conserva sempre gli avanzi del pranzo e papà, invece, viene torchiato con lo sguardo da cane affamato perché a volte sgancia qualche crosta di formaggio.
      Papaya pure a quanto pare sa il fatto suo 😂

      Comunque la zoppia stavolta non è fasulla. Sono molto indecisa se dargli un antinfiammatorio, visto che l'ho imbottito di farmaci per quasi un mese. Ho la sensazione che siano iniziati i problemi locomotori da vecchiaia. Vedremo :)

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  5. Gli animali si sanno far capire: la mia gatta, ad esempio, se non le prestiamo
    attenzione per più di cinque minuti comincia a fare scene degne di Eleonora Duse. :P

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    1. Ciao Nick,
      Gli animali spesso si fanno capire più degli esseri umani e quando cercano attenzione sanno mettere su scene insuperabili.
      Un abbraccio

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