tag:blogger.com,1999:blog-40768397516902890062024-03-24T08:10:06.981+01:00La Natura che ci circondaCiao! Questo piccolo angolo dedicato alla Natura, è nato dalla voglia di diffondere un messaggio importante: la Natura è la nostra casa e come tale dobbiamo proteggerla e rispettarla!
E' necessario imparare a conoscere gli animali e le piante come nostri coinquilini e parte integrante di questo mondo e non come oggetti a nostro uso e consumo! Siccome non posso venire a bussare di casa in casa (è vero che volo ma è comunque stancante) ho deciso di tentare con il blog. Buona lettura.Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.comBlogger180125tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-83976354056881106822024-02-07T10:42:00.000+01:002024-02-07T10:42:09.316+01:00"Ringraziamento", a volte ritornano.<div style="text-align: justify;">Avete presente quei periodi in cui non c'è una sola cosa che va come dovrebbe e ripensate agli anni passati e a com'era bello avere come unici pensieri insormontabili gli esami e che scusa trovare per non uscire con gli amici? Fra i ricordi torna il vecchio blog e pensate che in fin dei conti era piacevole e sarebbe carino riprendere a scrivere, vedere se ci sono ancora gli amici blogger e dedicarsi un po' a un'attività diversa, ma chi ce l'ha il tempo, la forza e la concentrazione di rimettersi a scrivere? E così passa il tempo e non si ricomincia mai. </div><div style="text-align: justify;">Devo ammettere che in questi 4 anni mi è tornato diverse volte in mente il blog, e ogni volta mi sono ripromessa di ricominciare a scrivere, tralasciando immediatamente i miei buoni propositi. Qualche giorno fa è capitato di nuovo e probabilmente sarebbe finita come al solito, se non fosse stato per un fatto accaduto inaspettatamente. Il blog in questi anni è rimasto attivo, non l'ho voluto chiudere (e spero di non dover rimediare a qualche carenza burocratica) e qualche lettore è capitato qui e lì fra i post; qualcuno ogni tanto ha anche commentato. Alcuni giorni fa, tuttavia, la vecchia mail, che nasceva per il blog e ormai è un ricettacolo di spam, mi ha presentato una sorpresa. Fra le decine di notifiche di mail spam che arrivano ogni giorno, e ormai non guardo più, una ha attirato la mia attenzione: l'oggetto era "Ringraziamento", ma su quell'indirizzo una mail del genere non aveva proprio senso. L'ho aperta, letta e riletta e non ho potuto fare a meno di sorridere e pensare che il Karma ogni tanto manda anche messaggi positivi. Il testo recitava così:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">"<i>Buona sera, </i></div><div style="text-align: justify;"><i>mi paleso così con una mail perché sono capitata sul blog Natura che ci circonda perché oggi ho assistito al primo ( e spero anche ultimo) attacco di una poiana sulle mie galline! </i></div><div style="text-align: justify;"><i>È la prima volta che mi occupo di un pollaio e non ho esperienza.. il gallo, anche se giovane, è stato davvero coraggioso e ha combattuto contro una grossa poiana grigia e maestosa, riuscendo a salvare le due galline coinquiline! </i></div><div style="text-align: justify;"><i>Sono davvero fiera di lui, ma sono anche tanto addolorata.. allora mi sono messa a leggere un po’ online e sono arrivata sul blog. </i></div><div style="text-align: justify;"><i>Il modo che hai di scrivere così sincero, diretto ma anche leggero mi ha ricordato che è NATURA, che è vero sono stata superficiale nel non dare peso alla presenza di una poiana in cielo stamattina, ma che comunque sono cose che possono succedere. </i></div><div style="text-align: justify;"><i>Ciò che mi stupisce è che la poiana non ha mangiato il gallo.. forse sono arrivata in tempo prima che cominciasse il banchetto?</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Tral’altro è rimasta anche intrappolata nel pollaio, ma poi è riuscita a volare via.. si sarà presa un bello spavento pure lei! </i></div><div style="text-align: justify;"><i>Comunque mi spiace che il blog non sia stato più aggiornato, magari sei approdata in altre piattaforme? Se si, quali? Mi piacerebbe tanto leggere ancora altri tuoi pensieri. </i></div><div style="text-align: justify;"><i>Grazie in ogni caso..</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>Angelica.</i> "</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le ho risposto, abbiamo scambiato un paio di mail e poi ho continuato a rimuginarci. In fondo ritagliare un po' di tempo da tornare a dedicare a questo piccolo angolo verde non sembra un'idea malvagia, perciò eccomi qui.</div><div style="text-align: justify;">In questi anni sono cresciuta, ho cambiato un po' le mie vedute, ho approfondito alcuni discorsi, ho iniziato a usare una macchina fotografica (non a farlo bene, comunque) e imparato cose nuove. Mi piacerebbe ricominciare a condividerle con chi vorrà leggerle, anche se non potrò essere molto assidua. Perché non riprovarci? Qualcosa da dire, in fondo, ce l'ho ancora e forse c'è ancora qualcuno disposto ad ascoltarmi. Ci sentiremo a breve con un nuovo post sulla Natura che ci circonda.</div><div style="text-align: justify;">Grazie, Angelica. Spero di leggerti presto fra queste pagine</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-84044982576453623592020-01-29T02:35:00.000+01:002020-01-29T02:35:17.315+01:00Aspettiamo 48 ore<div style="text-align: justify;">
Il veterinario ha detto "gli diamo altre 48h e vediamo come va", poi è uscito per lasciarmi il tempo che mi serviva. Non mi piace piangere davanti agli altri, ma quando ha detto quella frase ho avuto un crollo poiché ho pensato che si fosse arreso. Credo che lui lo sapesse già che non ci saresti arrivato alla fine delle 48 ore e che abbia voluto evitarmi quella decisione. E io l'avevo presa. Domani sarei andata da lui e gli avrei parlato chiaramente, per sapere se secondo lui c'era qualche possibilità che ti riprendessi, perché altrimenti avrei preferito addormentarti. In un certo senso me lo aveva già detto. Quell'emocromo era al limite e si meravigliava di come potessi essere ancora vivo: "ci vediamo fra 2 giorni. Vediamo se mi viene in mente qualcosa... vediamo... gli facciamo un'altra trasfusione." Non so se ci credeva di meno lui o io. Anche se negli ultimi giorni sembrava che ti fossi un pochino ripreso, non avevi retto minimamente l'ultima.</div>
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Erano già un paio di giorni che mi chiedevo se al mattino ti avrei trovato, hai dato segni inequivocabili. Stamattina ho capito. Erano 3 giorni che mi organizzavo per prendermi una giornata libera senza doverci spostare, ma per un motivo o un altro non ci sono riuscita. Anche oggi sei voluto venire con me e sei rimasto in macchina, avvolto nella tua copertina. Ero indecisa se portarti o no, ma tu sei voluto venire. Ti ho lasciato lo sportello aperto e non sei mai voluto scendere, nemmeno in campagna. Solo quando siamo tornati non vedevi l'ora di tornare e andarti a sdraiare. Scusa se ti ho forzato a camminare fuori prima di rientrare, ma non avevi nemmeno fatto i bisogni ed ero preoccupata. Hai fatto qualcosa giusto per accontentarmi e ti sei rimesso sotto il portico, in terrazzo, come stamattina. Io ho capito che stanotte mi avresti lasciata. Anche Ciro qualche giorno prima faceva così. </div>
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Non ti ho voluto lasciare fuori, così S. ti ha portato su per le scale, in salotto, nel tuo angolino, coperto con la tua trapuntina. Gli ho detto che non saresti arrivato alla mattina e lui non ci credeva.</div>
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Ho visto come hai lappato la siringa per bere e per un momento mi sono rallegrata; ho pensato di aver sbagliato. Ma non mi sono sentita di farti l'iniezione della terapia e darti da mangiare. Ho rimandato a dopo, forse sapendo che un dopo non ci sarebbe stato. Ti ho chiesto di aspettarmi, che avrei mangiato e sarei tornata per stare con te. Volevo farti un po' di coccole, ancora una volta. Tu però non mi hai aspettata. Eri stanco, volevi riposare. Forse sentivi ancora tanto la mancanza di Ciro e volevi raggiungerlo. Forse non volevi farmi passare la stessa cosa che ho passato con lui... </div>
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Quando ho sentito la gattina chiamarmi in quel modo attraverso la porta della cucina ho capito. Ha fatto come te quando è stato il momento di Ciro. Ho detto ai miei di spostarci in salotto per guardare la TV e ho cominciato ad avviarmi. Mentre andavo ad accenderla ti ho guardato con la coda dell'occhio e già lo sapevo. Ti avevo lasciato solo mezz'ora prima, ma eri già andato via, senza di me al tuo fianco. Questo me lo rimprovererò sempre, come per il tuo fratellino maggiore.</div>
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Domani avvertirò i dottori che è tutto finito.</div>
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Ciao Otto, mi mancherai tanto. ❤</div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-49750151968173769962019-04-24T04:01:00.000+02:002019-04-24T04:01:07.667+02:00Pasquetta: come uccidere un cane con il buffet <div style="text-align: justify;">
Avete presente quell'amico fissato che vi dice che non dovete dare nulla da tavola al cane (anche se magari gli mette da parte qualche bocconcino da dargli dopo, con calma e sotto controllo)? O il veterinario rompiballe che vi dice che non dovete dare ossa al cane? Avete presente pasquetta in compagnia, quando tutti se ne fregano altamente di ciò che dice il veterinario e ciò che dice il proprietario fissato (voi) o è pieno di bambini e tutti danno da mangiare di tutto al cane, in particolare le ossa dell'agnello? E voi siete impegnati a scappare da una parte all'altra, non lo vedete e non pensereste mai che metà del pranzo di pasquetta possa finire nello stomaco del vostro cane. Improvvisamente, la sera, vi rendete conto che qualcosa non va e iniziate a osservare il cane. Volete evitare di fare la figura del proprietario apprensivo esasperante e, con </div>
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nonchalance, chiedete se qualcuno gli ha dato qualcosa (ovviamente nessuno gli avrà dato niente, salvo poi ascoltare la "testimonianza" della persona che vi dice che ha visto dargli lasagne, cotolette, rustici, agnello e un dinosauro arrostito e iniziate a chiedervi se la fotografia del buco nero che girava qualche giorno fa non rappresentasse in realtà il lume gastrico del vostro animaletto) e vi allontanate di soppiatto per chiamare l'amico veterinario rompiballe di turno... la sera di Pasquetta... alle 21:30... con un cane imbottito di tutto ciò che il sacro manuale del proprietario attento sottolinea che l'animale non avrebbe nemmeno dovuto annusare. L'amico veterinario rompiballe ti dice di portarlo urgentemente dall'altro amico veterinario rompiballe, che ha reperibilità h24 e lavora anche la sera di pasquetta (e già la combo "sera + festivo + emergenza" ti fa immaginare svariate centinaia di soldini che prendono il volo, e in più non sai bene con che faccia spiegare all' interlocutore dall'altra parte del telefono come abbia fatto il tuo cane a ritrovarsi un mammut nello stomaco). Chiami il secondo amico veterinario rompiballe che, sapendo che non sei affatto ansioso, ti dice con voce rassicurante che in effetti è meglio portarlo a vedere e che di turno c'è l'altra veterinaria rompiballe. Chiami anche lei, che, sempre con voce rassicurante (e una lieve e ben nascosta nota di "io t'ammazzo") ti dice che è già in struttura per un pronto soccorso. Nel frattempo hai avvertito i familiari che stai andando dal veterinario e vai a prendere il cane per caricarlo in macchina, ma ti rendi conto che è sparito, allontanandosi in campagna, al buio, con i cinghiali in giro, in quelle condizioni e che lo chiami e non torna. Solo in questi ultimi minuti perdi 10 anni di vita e svariati battiti cardiaci, ma la frequenza torna a posto quando lo vedi tornare a buon passo. Allora ti dici che forse sei effettivamente paranoico, che il cane sarà solo stanco della giornata in campagna e che farai la figura del pazzo visionario con la veterinaria, ma ti dici anche che se l'alternativa è una notte insonne con l'ansia che il cane non stia bene vale la pena di pagare l'emergenza e prendere anche gli insulti della veterinaria, che tanto era comunque già in struttura. E poi c'è la reminiscenza delle lezioni e ciò che ha detto il primo amico veterinario rompiballe, quello che di solito ti tranquillizza e invece stavolta ti ha detto di correre, oltre alla voce fin troppo rassicurante del secondo che ti ha detto che in effetti è meglio portarlo a vedere (sempre alle 21:30 di pasquetta).</div>
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Finalmente arrivi in ambulatorio e, mentre la veterinaria rompiballe di turno tocca l'addome del cane, capisci che non sei paranoica e che ti aspetta una lunga notte (e tante altre lunghe notti successive). Trovi snervante il tatto con cui la veterinaria ti dice che vorrebbe fare delle rx di controllo (che tradotto vuol dire "a quelle banconote che hai visto prendere il volo prima se ne aggiungeranno tante altre, ma il cane sta male e io devo capire cos'ha esattamente per potere intervenire; ciò ha dei costi ma se non mi dai il permesso di fare quello che devo te lo riporti a casa così e domani con buone probabilità lo seppellisci"), ma capisci che te lo deve chiedere e non può farle senza la tua autorizzazione. Le spieghi senza altrettanto tatto che la pagherai in 3000 comode rate ma che vuoi che faccia tutto quello che deve fare. Nel momento in cui vedi l'RX ti cominci a chiedere se abbiate fatto al forno un intero gregge o se le ossa siano in grado di moltiplicarsi nello stomaco di un cane e capisci che la nottata sarà mooooooooooolto lunga. La veterinaria rompiballe non sa bene come ti deve dire che il cane è praticamente spacciato, ti spiega in che modo farà un tentativo, assolutamente inutile ma che va fatto per essere certi, per capire se il cane sia solo dilatato o torto (tu ancora stai guardando il cimitero di elefanti nel suo stomaco, chiedendoti quando accidenti gli hanno dato tutta quella roba) ti spiega che con buone probabilità te lo sei giocato pure se intervengono chirurgicamente ma che se vuoi temporeggia per vedere chiaramente la situazione. Ovviamente le dici che non hai motivo di farlo operare d'urgenza tre ore dopo visto che sei già lì e puoi farlo operare già subito, con relativa calma, e la osservi mentre si organizza, fa i prelievi per le analisi, chiama i colleghi, ti avverte che per pagare il pranzo di pasquetta del tuo cane dovrai vendere un rene e ti fa firmare il consenso informato, ovvero un foglio in cui ti avverte che con buone probabilità il tuo cane morirà sotto i ferri e con il quale si tutela nel caso in cui, non avendo capito nulla di quello che ha il cane è ciò che stanno andando a fargli (non per mancanza di spiegazioni ma perché sei totalmente inebetito), dovessi decidere di denunciarli. Un foglietto che dovrebbe far firmare ogni veterinario. Mentre sei lì a farti fare una cura ricostituente ai capelli dalla bava del tuo cane, tenendolo sul tavolo da visita, arriva il secondo veterinario rompiballe, quello che al telefono era stato rassicurante e ora ti parla molto chiaramente del fatto che deve aprire il tuo cane, rimettergli lo stomaco nella giusta posizione e probabilmente svuotarlo chirurgicamente, perché se il cane non ti muore per la torsione, se lascia quella roba lì dentro, ti muore per ostruzione gastrica/intestinale o perché qualche scheggia ossea gli apre qualche organo. Tu che già eri tranquillo come un uomo con un cobra in tasca, adesso ti senti pure in colpa perché non ti sei reso conto che gli invitati hanno scambiato il tuo cane per il bidone dell'umido. Resti in sala chirurgica fino al momento dell'induzione dell'anestesia e quando ti dicono che è il momento, esci da lì pensando che lo rivedrai direttamente pronto per la fossa e ti prepari ad aspettare qualche ora di intevento, morendo di freddo e angoscia. Alle 3 del mattino il veterinario rompiballe numero 2 ti dice che l'intervento è andato bene e che il cane resterà in prognosi riservata per 48h. Ti fa vedere cosa gli ha tolto dallo stomaco, giusto per non allarmarti di più di quanto già lo sei, e ti spiega come sia difficile per un cane della sua età e per uno stomaco con queste vicissitudini, riprendersi da questo tipo di intervento. Dopo un'altra mezz'oretta ti porta a vederlo e lo trovi sdraiato, con la lingua di fuori e uggiolante. Vai in bagno a togliere la tua maglia e la lasci a lui, che dovrà restare ricoverato. Arrivi a casa mezzo morto (non hai manco cenato) e dopo aver combattuto con l'ansia, dormi per saltare in piedi la mattina alle 8:48, sentendoti in colpa perché hai dormito, e prepararti per andare a trovarlo. Quando arrivi scopri che è rimasto collassato fino alle 8 di mattina e che per ha iniziato poco prima a rimettere una temperatura corporea quasi accettabile e cominci a rivalutare il fatto di aver dormito e non essere arrivato lì con il cane ancora in quelle condizioni e cerchi di captare ogni minimo miglioramento, che ti viene puntualmente stroncato dal veterinario rompimballe numero 2 che ti ribadisce quanto sia ancora a rischio. Nel frattempo il veterinario rompiballe numero 1 non è sparito, ma si sta facendo tenere aggiornato via whatsapp dal momento della chiamata della sera prima e praticamente fa nottata con te finché all'una di notte non muore il telefono a entrambi (e a te fa molto piacere che lui ci sia perché in mezzo al coro del "morirà sicuramente" c'è lui che ti dice che i colleghi sono bravi e sicuramente si riprenderà). Il pomeriggio verso le 17:30 torni a trovare il cane e lo trovi in fase di protesta perché si è scocciato di stare chiuso nella gabbietta. Il veterinario rompiballe numero 2 te lo fa vedere tutto contento ma ti avverte che comunque non è fuori pericolo (e a te viene anche un po' il dubbio che, sebbene sia sicuramente vero che ancora non sia fuori pericolo, un po' ti stiano ingigantendo la cosa per terrorizzarti ancora più ed essere assolutamente certi che starai bene attento a che la cosa non si ripeta). Siccome, però, si tratta di un soggetto non poco suscettibile e nella gabbia si stressa, te lo fa portare a casa per la notte con la raccomandazione di stare attento, monitorarlo e di riportarlo la mattina dopo.</div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji4Yw4QhHato9IlBJB_CbYZ-D_TOcynqhA4U0D3NXumFoKtec_xNQlYd-qLxh9zP_wsx6YuX8bK90FPxnABW4cQXKWSYsgiVA1wcZ8HgohJnliPQdRaFYAAiXYL-bsJocgqQfPMrdBdas/s1600/IMG-20190423-WA0012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji4Yw4QhHato9IlBJB_CbYZ-D_TOcynqhA4U0D3NXumFoKtec_xNQlYd-qLxh9zP_wsx6YuX8bK90FPxnABW4cQXKWSYsgiVA1wcZ8HgohJnliPQdRaFYAAiXYL-bsJocgqQfPMrdBdas/s320/IMG-20190423-WA0012.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il contenuto dello stomaco di Otto </td></tr>
</tbody></table>
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La sostanza di tutto questo papello è che sto facendo la veglia a Otto che ieri ha mangiato senza ritegno e la notte mi ha fatto prendere un colpo. In realtà sta dormendo profondamente e tranquillo, ma mi hanno messo tanta di quella paura addosso che non riesco a riposare. Il tutto perché ieri ha mangiato da fare schifo e per di più senza masticare (gli hanno trovato una vertebra sana nello stomaco).<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSFNepSSxPVTuDLCYSSl877dR8Gv2TeOnlIPQIhdeKK3ey_h2VNnEdpkiHYuSpWjAhpFM-ZYIqRGlZ14F3Rv2ZARAhsw47QMQUvEt17HaluTo8hClwzUCV_m_OCZaOBmtPfjpOCNw0OOs/s1600/20190424_011215.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSFNepSSxPVTuDLCYSSl877dR8Gv2TeOnlIPQIhdeKK3ey_h2VNnEdpkiHYuSpWjAhpFM-ZYIqRGlZ14F3Rv2ZARAhsw47QMQUvEt17HaluTo8hClwzUCV_m_OCZaOBmtPfjpOCNw0OOs/s320/20190424_011215.jpg" width="320" /></a></div>
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Ringrazio il veterinario rompiballe numero 1 per la consulenza e la vicinanza, il veterinario rompiballe numero 2 per l'ulteriore consulenza e per tutto il resto, la veterinaria rompiballe numero 3 per tutto il lavoro fatto da ieri sera e gli altri veterinari per il resto.<br />
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<b><span style="color: red; font-size: large;">Non date nulla da mangiare ai cani senza prima avere chiesto esplicitamente al proprietario (fissato) e soprattutto non date ossa ai cani se c'è il rischio che riescano a mangiarle sane o a farle a pezzi. </span></b><br />
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Il veterinario che insiste su una cosa da fare o da non fare non è un "rompiballe", vi sta semplicemente mettendo in guardia per evitare che succedano cose spiacevoli al vostro animaletto o a quello degli altri. Dategli retta! </div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-66958792292653306552019-04-21T10:33:00.000+02:002019-04-21T10:39:59.328+02:00Buona Pasqua 2019<div style="text-align: justify;">
E no, niente. Volevo solo fare a tutti voi gli auguri per una felice e serena Pasqua. Con le parole sono pessima, quindi dovrete accontentarvi di questo.</div>
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<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/wnSvGyiGsEU/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/wnSvGyiGsEU?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-86187101024986922142018-12-31T12:18:00.000+01:002018-12-31T12:18:07.023+01:00Buon 2019... Sotto voce<div style="text-align: justify;">
Cari amici e gente che si è trovata a passare di qui per caso, auguro a tutti voi un felice 2019, sperando che sia infinitamente migliore del 2018 che ci sta lasciando e che per molti si sta dimostrando nefasto fino alla fine; ieri sera ho saputo che ci ha portato via un'amica blogger che credo fosse conosciuta da buona parte di noi, una notizia che mi ha pietrificata sul posto e che ho dovuto rileggere più volte perché non ci volevo credere.</div>
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Rinnovo i miei auguri a tutti voi per un felice anno nuovo, anche se un po' sottotono per rispetto ad una blogger come noi, che non conoscevo personalmente ma che è stata una delle prime ad avermi dato coraggio nel mondo del blogging.</div>
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Buon anno anche a te, Mary, ovunque tu sia ora.</div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-37337542437966067552018-12-04T02:55:00.003+01:002018-12-10T10:28:13.369+01:00Il "rapporto fiduciario" che non c'è e i "pettegolezzi"<div style="text-align: justify;">
Cari amici, oggi è un momento storico per me: dopo 11 anni di volontariato, gratuito, senza mai aver chiesto un centesimo di rimborso spese e avendoci buttato soldi, tempo e <strike>incazzature</strike> sentimenti, oggi vengo (finalmente, aggiungerei, dopo 3 anni che aspettavo che si decidessero) cacciata dal mio servizio di volontariato presso il Centro Recupero Animali Selvatici. Le motivazioni? Quelle ufficiali sono che "È venuto a mancare il rapporto fiduciario con *********" (?), quelle ufficiose sono che ho la brutta abitudine di dire le cose quando non vanno bene e questo, ovviamente, a certe persone non fa piacere. </div>
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In realtà la raccomandata con la comunicazione ufficiale non mi è ancora arrivata; parte domani, dicono. Era anche ora, dopo 15 giorni in cui scrive ********* al dirigente e deve partire la comunicazione, vado a parlarci io e viene bloccata però viene data l'autorizzazione a cambiare le serrature e a me non vengono date le chiavi e allora scrivo ufficialmente per avere le chiavi, poi fa la smusata *********** e allora la raccomandata che mi comunica che sono fuori deve partire di nuovo, poi vado a parlare io e viene bloccata un'altra volta, poi arriva la mia richiesta di chiavi ufficiale e siccome sono brutta e cattiva e non vado a chiarire con ********* (il quale, quando sono andata - con la febbre - per parlarci, avendo già avuto l'autorizzazione a cambiare le serrature, ovviamente, mi ha molto carinamente e maturamente mandato a dire che non ha nessuna intenzione di parlare con me 😂) merito di essere cacciata.<br />
Però oggi, fra un delirio e l'altro, ho scoperto una cosa che non sapevo, ovvero che se uno che svolge un servizio presso un ufficio pubblico prende un appuntamento per andare a parlare, in orario di lavoro, con il dirigente nel suo ufficio e gli illustra per filo e per segno tutte le cose che ha riscontrato non andare nel suddetto ufficio pubblico, be', dovete saperlo anche voi perché può servire, in realtà non sta andando a fare una segnalazione al dirigente, come lui penserebbe, ma sta andando a fare pettegolezzo e quindi il dirigente non è tenuto né a intervenire né, hai visto mai, a indagare sulla veridicità dei fatti. Capito? Quindi, mi raccomando, voi le segnalazioni ai vostri Dirigenti fatele al bar, magari con una bella tazza di tè fumante davanti, perché se andate a fargliele in ufficio state facendo solo degli odiosi pettegolezzi. E questo non si fa, eh. Poi è capace che il lavoratore sul quale state facendo una segnalazione s'offenda, perché come si sa bene i pettegolezzi vengono riportati, e scriva che è venuto a mancare il rapporto di fiducia. E grazie <strike>al cazzo</strike> tante! Non ti faccio la segnalazione scritta per evitare che lo venga a sapere e corra ai ripari, te lo vengo a dire faccia a faccia per cercare di farti capire la gravità della situazione e tu che fai? Glielo vai a raccontare pari pari. Chissà come mai non c'è più fiducia.</div>
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Comunque, a parte i pettegolezzi e le segnalazioni, la scusa per buttarmi fuori è arrivata grazie a un <strike>infame</strike> poco attento Mister X che, in buonisssssima fede (e se scopro chi è spero per lui/lei che di fede ne abbia tanta) ha rigirato alla persona contestata dei messaggi vocali in cui esprimevo, in modo piuttosto colorito, lo ammetto, il mio disappunto su un metodo di alimentazione forzata ad un animale inappetente e in cui dicevo che avrei chiesto suggerimento ad amici di altri CRAS con più esperienza in questo campo. I messaggi in questione erano rivolti ad una volontaria, che (dice) li avrebbe rigirati sul gruppo di altri volontari per fargli rispondere a delle domande che le avevo posto e di cui lei non sapeva le risposte; da qui, poi, qualcuno che però non è dato sapere chi sia, sempre in buona fede (e io ci credo tantissimo), li avrebbe rigirati non si sa bene per quale motivo a *********, che, a sua volta, li ha rigirati sul gruppo whatsapp con il mio gruppo di volontari e la dirigente. Alla faccia della privacy e di qualsivoglia legge in merito!<br />
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La situazione, comunque, prima o poi era destinata a scoppiare (certo, avrei preferito che perché ciò accadesse ci fosse di mezzo qualche motivazione più seria di un deflussore e un frullato vegetale), anche perché un paio di anni fa le cose non andavano più tanto bene, ma ultimamente le cose vanno proprio una schifezza (e di questo si sono accorti tutti, tant'è vero che, chi ha visto e ne capisce, non porta più gli animali selvatici feriti da noi, ma piuttosto si sobbarca una o due ore di macchina per portarli in altri CRAS).<br />
In realtà sono ormai diversi anni che io e ******* litighiamo regolarmente, ma finché la cosa è stata ben gestita dai dirigenti non ci sono stati grossi problemi. Purtroppo, come in tutti gli uffici pubblici, ci sono veramente tante cose che non vanno all'interno della struttura e io avevo preso l'abitudine di segnalarle al dirigente, pensando che prima o poi si sarebbe deciso a intervenire. Poi, quando ho notato delle contromisure prese da ********, ho capito che qualcuno si limitava a darmi ragione e poi a riferire tutto ciò che avevo detto (a proposito di "pettegolezzi"). Purtroppo era tardi e, comunque, ho sempre continuato a segnalare, anche mandando foto e video su quel famoso gruppo whatsapp, cosicché, se mai fosse successo qualcosa, nessuno avrebbe potuto dire "ah, ma io non lo sapevo"; eppure, oggi mi sono sentita dire ugualmente che non possono conoscere le situazioni all'interno della struttura. Che cosa meravigliosa! Siccome sono sempre molto diplomatica e comunque il massimo che ho da perdere è un posto di volontaria non gradita, gratuito e senza manco un rimborso spese, potete bene immaginare la mia calma nel rispondere.<br />
Per dirvi il livello delle ripicche cui siamo arrivati, si è verificato che una guardia zoofila del WWF, recuperasse un grifone debilitato, facente parte di un progetto di un centro studi croato. Ebbene, siccome il recupero è avvenuto nel pomeriggio, quando il CRAS è chiuso, la guardia ha contattato telefonicamente ********, il quale, tuttavia, ha sempre qualche buona scusa per non intervenire quando viene chiamato in orario pomeridiano, dai figli al fatto che non gli pagano gli straordinari, al lutto, al raffreddore, ecc. Ora, si stava parlando di un grifone (<i>Gyps fulvus</i>) non di un passerotto (senza nulla togliere al passerotto, ma si tratta di una specie leggermente più rara). La guardia in questione ha contattato me per sapere se potevo stallarlo per la notte nella "solita stanza", dove avevo già stallato un tasso che il CRAS si era rifiutato di prendere e ci era toccato far arrivare al CRAS di Messina e per il quale ci siamo beccati gli improperi di tutta Italia e pure qualcuno di fuori; ovviamente ho detto che non c'era problema. Ancora devo finire di pulire la suddetta stanza, che vi lascio immaginare come può essere stata conciata da un pennuto di 7 chili. Comunque, la guardia è arrivata con l'animale e un paio di chili di carne comprati appositamente per lui, che devo dire che ha molto gradito; lo abbiamo stallato da me per la notte, ed io ho portato al CRAS per alimentarlo svariati chili di carne, manco fosse stato obbligatorio che al suo sostentamento pensassi io. La guardia, nel tempo in cui l'animale è stato da me, dal numero di anello è risalito al centro croato da cui era partito, ci si è messo in contatto, ha segnalato il ritrovamento, ha chiesto istruzioni su come comportarsi e concordato che sarebbe stato consegnato al CRAS per poi farlo rimandare in Croazia. Ebbene, quando il Grifone, che non aveva assolutamente nulla se non il semplice fatto di non aver trovato cibo e quindi essere debilitato, è stato rimandato in Croazia, su precisa richiesta e nella data stabilita del centro studi croato, con l'aiuto dei Carabinieri Forestali che lo hanno trasportato fino in Abruzzo per consegnarlo ad un altro reparto, è uscito un articolo, che ******* si è premurato di mandare sul gruppo, in modo che lo potessi vedere anche io, ritenendo evidentemente di darmi fastidio, quando, personalmente, provo solo tanta pena per chi ha bisogno di apparire con il lavoro degli altri. Nessun accenno alle guardie del WWF, che sono quelle che hanno reso effettivamente possibile il soccorso dell'animale e si sono occupate di fare tutto. Non ci siamo nemmeno presi il disturbo di farlo notare, perché sono piccolezze che parlano da sé, ma per onor di cronaca vi dovevo spiegare a che punto siamo arrivati.<br />
A breve, quindi, mi arriverà una raccomandata che mi comunicherà che per un'improvvisa mancanza di fiducia mi devono estromettere dal servizio di volontariato. A me sta benissimo. Erano già tre anni che me ne volevo andare ma non lo facevo su richiesta di persone che conoscono la situazione e mi hanno pregata di restare a "metterci una pezza". In tutta questa storia, però, sono stata felice di vedere che fra chi lavora per l'amministrazione c'è tanta gente che mi vuole bene e che mi stima, e questo, sicuramente, vale più di ogni altra cosa. Ora aspetto con serenità la raccomandata che partirà domani, o meglio, ormai più tardi, vista l'ora. Solo una cosa mi domando: invece di fare tutta la pantomima della rapporto fiduciario e del prendi e lascia con questa benedetta raccomandata, non era meglio evitare di prenderci in giro e scrivere direttamente la verità, ovvero che mi cacciano semplicemente perché viviamo in una società corrotta in cui chi fa notare i problemi non è gradito?<br />
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Con questo post partecipo a:<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwVeLiRvpv4FiGT2AelNIlOX-wRdjrpr2CjqM-W8ah2hZWBj0jBhyYFtigrR_fdwQBGptq_wvj2J0SiohtGV8Bp6RxsFF9C0vCgeVe5uS1EUg_ILkRQq_63BZD7Q05UHU6lyaPiEUwbBI/s1600/a1151a89ed851b1-a-nw-p.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="359" data-original-width="600" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwVeLiRvpv4FiGT2AelNIlOX-wRdjrpr2CjqM-W8ah2hZWBj0jBhyYFtigrR_fdwQBGptq_wvj2J0SiohtGV8Bp6RxsFF9C0vCgeVe5uS1EUg_ILkRQq_63BZD7Q05UHU6lyaPiEUwbBI/s320/a1151a89ed851b1-a-nw-p.jpeg" width="320" /></a></div>
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-77844206082030715932018-11-07T10:29:00.000+01:002018-11-07T10:29:04.103+01:00Lettera ad un cacciatore <div style="text-align: justify;">
Stamattina mi hanno rigirato il link a un articolo intitolato "<a href="http://www.cacciaedintorni.it/lettera-ad-animalista/" target="_blank">Lettera a un animalista</a>". Fermo restando che su alcune cose sono d'accordo con la lettera (chi esulta per la morte di un essere umano, sia un animalista, un ambientalista o un cacciatore, è un grandissimo <strike>bastardo</strike> insensibile. Non si ride di una vita spezzata!) e che, volente o nolente, il mondo venatorio lo conosco, anche se sono "un'ambientalista da salotto", direi che mi sento di rispondere.<br />
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Caro cacciatore,</div>
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premettendo che non sarei contro la caccia, ma mi ci state facendo diventare, tu parli di "indottrinamento" degli animalisti (io parlerei in altro modo, ma per essere eleganti prendiamo per buono "indottrinamento") e hai ragione, ma non è che per voi la cosa sia diversa. Rispondete anche voi per frasi fatte, in molti casi senza senso, e per di più sempre la stessa solfa. Sono consapevole che non tutti i cacciatori (ma la maggioranza sì) infrange le regole (e per "infrangere le regole" si intende tutto: dall'annotazione di data e atc sul tesserino venatorio, cui siete un po' refrattari, all'annotazione del capo abbattuto, cui siete ancora più refrattari, all'uso del richiamo elettroacustico e i più beceri metodi di bracconaggio), ma perché voi non prendete le distanze da chi infanga la vostra reputazione? Facciamo un esempio che ha fatto scalpore: il cinghialaro che ha sparato al "bracconiere" diciannovenne. Ora, ammesso e non concesso che il ragazzo fosse un bracconiere, appurato che non dovesse essere lì, resta il fatto che il tuo collega ha sparato SENZA GUARDARE a cosa sparasse e SENZA SAPERE cosa ci fosse dall'altro lato. Lasciando perdere la <strike>stronzata</strike> pietosa giustificazione del "chi è là, sono un cacciatore" (ammesso che abbia gridato davvero, fosse stato un cane, un tasso o qualsiasi altro animale secondo te avrebbe risposto? Lo sai che esiste un illecito definito "uccisione di specie protetta" o "non cacciabile"? Secondo te non sarebbe stato grave?), a parte il fatto che io non ho mai visto in cinghiale in tenuta mimetica, mi spieghi perché <strike>cazzo</strike> accidenti lo giustificate? Un uomo adulto, che va in giro con un'arma, consapevole di avere in mano uno strumento per uccidere, che spara senza guardare a cosa sta sparando, non si può identificare con un termine meno eloquente di "idiota" (di più sì). Non lo dovete giustificare, perché rovina la vostra categoria! NON SI SPARA SENZA VEDERE COSA C'È DAVANTI! E, perdonami, io non lo classifico come "omicidio colposo"! Nel momento in cui spari ad un cespuglio, senza sapere cosa c'è dentro, stai commettendo omicidio volontario! Lo sai che hai un'arma in mano! Inoltre dovresti anche sapere che non sei il proprietario dei boschi e come tu hai il diritto di andare a cacciarci, gli altri hanno il diritto di andarci a funghi, in bici o a passeggio, ma anche a caccia di un'altra cosa, senza rischiare una palla nella schiena! Voi dovete prendere le distanze da chi spara senza guardare! Dovete esprimere parole di condanna, perché infanga la vostra categoria. Se li difendete fa bene la gente ad arrabbiarsi. Un conto è: "è scivolato e gli è partito un colpo" (anche se quando camminate con l'arma in mano non dovreste tenere il ditino sul grilletto), un altro conto è "ha sparato al fruscio"! E ne ho conosciuti di cacciatori così. Uno, in spiaggia, mi ha pure raccontato di aver beccato un airone cenerino sparando al fruscio; però a quell'altitudine non ci sarebbe dovuto essere, eh! Un altro di aver preso un gufo. Roba da fargli mangiare la doppietta con tutto il cinturone e le cartucce annesse! E voi siete i primi che questi dovete prenderli a calci! </div>
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Altro punto: la caccia incide per l'1%. Ma ti devo rispondere davvero o ti rendi conto da solo? Va be', ti rispondo:</div>
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Risposta <a href="https://www.google.it/amp/iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2012/02/04/news/cacciatore-trovato-con-i-merli-nel-carniere-1.3146433/amp/" target="_blank">numero 1</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Risposta <a href="https://www.ecodibergamo.it/stories/val-calepio-e-sebino/uccidono-190-anatre-e-si-vantano-su-fbindagini-su-due-cacciatori-bergamaschi_1265892_11/" target="_blank">numero 2</a></div>
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Risposta <a href="https://www.google.it/amp/s/www.quinewsfirenze.it/amp/sesto-fiorentino-cacciatori-sorpresi-con-decine-di-storni.htm" target="_blank">numero 3</a><br />
Più "il paio di tordi" moltiplicato per il numero di cacciatori presenti in Italia (e nel mondo).</div>
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E per decenza e giramenti di scatole mi fermo qui, ma solo sulla zona di Brescia potrei continuare in formato enciclopedico. Non mi rispondere "ah, ma sono bracconieri!"; posseggono una regolare licenza di caccia!</div>
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<div style="text-align: justify;">
<i>"[...] è un mezzo per tenere sotto controllo l’ambiente e la fauna selvatica. Senza la caccia, quella praticata in modo serio e corretto, la fauna selvatica prevarrebbe sulla natura e sull’ambiente stesso."</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma tu ci credi davvero in questa <strike>cazzata</strike> corbelleria che hai scritto, oppure è pura e semplice propaganda? O forse stai cercando di convincertene da solo? Tanto per dirne una sola per smentirti, vogliamo parlare di tutte le specie alloctone importate ad uso caccia? La Natura, splendida e grande, grazie a Dio, in qualsiasi modo lo vogliamo chiamare, non ha bisogno dell'essere umano. Anzi, se noi sparissimo oggi dalla faccia della Terra, per il pianeta e la Natura sarebbe solo un gran guadagno. Da sempre le specie selvatiche si sono autogestite ed è stata proprio la Natura a tenerle in equilibrio. L'unica nota stonata è proprio l'essere umano. A tenersi in equilibrio ci pensano predatori e prede: a parte il normale rapporto predatore - preda, laddove aumentino troppo i primi, muoiono di fame per carenza di cibo o per malattia; laddove aumentino troppo i secondi, idem con patate: se non la carenza di risorse, ci pensa una pestilenza a rimetterli a posto. Si sta iniziando a verificare anche con i cinghiali in Europa. Lo sai questo, amico cacciatore? Te lo spiego io: <a href="https://www.google.it/amp/www.meteoweb.eu/2018/09/belgio-peste-suina-cinghiali-francia/1149686/amp/" target="_blank">et voilà</a>! La stavo aspettando ed è arrivata, puntuale come un orologio, a rimediare ai disastri fatti dall'uomo. Per ora in Belgio, ma considerando che non esiste cura né vaccino, ci vorrà ben poco perché la malattia dilaghi, facendo ciò per cui il Signore grande l'ha creata: rimettere a posto gli equilibri naturali, eliminando i soggetti in eccesso a favore di quelli più forti e resistenti. Tanti saluti a molti allevamenti suinicoli e buona pace per i cacciatori. </div>
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Il problema vero degli "animali selvatici che prendono il sopravvento" è che per nostra comodità e ignoranza abbiamo eliminato i predatori. Se li si lasciasse fare senza rompere con bocconi avvelenati e doppiette, tornerebbero per naturale espansione, com'è accaduto per il Lupo (lo ripeterò fino alla nausea: nessun lupo è mai stato reintrodotto in Italia. Sono tornati da soli!) laddove ci sono le prede. Ma dire questo non fa comodo né ai cacciatori né agli allevatori fraccomodi (non tutti, per carità), eppure in alcuni casi il loro ritorno è utile anche contro le specie alloctone. Se non ci credi guarda <a href="http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/limprobabile-alleato-dello-scoiattolo-rosso-la-martora/?fbclid=IwAR1PYprDSaZgSoAml3V5Z0b2xHLkAnLSh6vtJHp66jFoVOyFgvsiw0qFLPI" target="_blank">qui</a>.<br />
Inoltre, amico cacciatore, è stato dimostrato che il piombo rilasciato in giro dalle munizioni dei cacciatori, soprattutto nelle zone umide, viene scambiato per grit dagli uccelli e ingerito, causando Saturnismo. Ma vi costa tanto eliminare il piombo e usare qualche altro materiale? (Ma vi costa tanto andare a giocare a calcetto o convertire il fucile con una bella macchina fotografica?)</div>
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Ora, amico cacciatore, è vero: esistono cacciatori corretti (pochi), esistono cacciatori che segnalano (un po' di più), esistono cacciatori che raccolgono i bossoli loro e di quelli meno civili di loro, tornando con buste strapiene (sempre troppo pochi), esistono cacciatori che ringraziano quando li controlli ed esistono cacciatori che, se trovano un animale selvatico ferito, lo soccorrono (più di quanti avrei mai pensato, ma sempre troppo pochi). La caccia è un'attività permessa dalla legge e normata molto chiaramente che non verrà mai abolita, perché ci sono troppi interessi dietro. Invece di andare a raccontare favolette sul fondamentale ruolo del cacciatore nella tutela della natura, che poi è ovvio che vi si rida in faccia, dite questo: "la legge mi autorizza, rispetto le regole, quindi non hai il diritto di scocciarmi e/o insultarmi!" il che è sacrosanto (fermo restando che non si dovrebbe avere il diritto di insultare nessuno). Io conosco tanti cacciatori e per loro è praticamente una malattia (fermo restando che continuo a credere che, se ci provassero, si divertirebbero di più con una macchina fotografica che con il fucile). Ora, amico cacciatore, per la passione che hai, piantala di raccontare storielle, rispetta le regole (pure quelle che non ti vanno a genio) e prendi le dovute distanze da chi infanga la tua categoria, ma soprattutto ricordati che il danno non lo fai tu, sparando a un tordo, ma quell'azione la devo moltoplicare per qualche milione, addizionandola alle mattanze messe in atto dai bracconieri, agli effetti degli incendi, delle alluvioni, delle patologie, dei competitori naturali e non (e i "non naturali" in alcuni casi li avete introdotti proprio voi). Davvero poi ti meravigli se quando vai a caccia non c'è più selvaggina? Davvero vuoi aggiungere anche il tuo peso al meccanismo che ci sta portando verso un mondo senza più animali selvatici? Riflettici.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-Eb9Wcc6J_8-fPdxNP-vQgC7EusPd-10VoyV7pzNlQSdckUm-40ATHAZ9JylCvSzMFrsESnb2qCW6ErK29mzP-NH-zWlC6EbRwWaC9tMhYJgvlRp_2y6RFdPfa7VhyphenhyphenGYeEbYVadZ05qI/s1600/20664088_10214478031447455_1795705707551668747_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="937" data-original-width="960" height="312" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-Eb9Wcc6J_8-fPdxNP-vQgC7EusPd-10VoyV7pzNlQSdckUm-40ATHAZ9JylCvSzMFrsESnb2qCW6ErK29mzP-NH-zWlC6EbRwWaC9tMhYJgvlRp_2y6RFdPfa7VhyphenhyphenGYeEbYVadZ05qI/s320/20664088_10214478031447455_1795705707551668747_n.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
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P.S. Il disegno soprastante non è un esempio di animalismo, ma un regalo fatto ad una persona, con annessa la scritta "3 anni che mi sopporti". C'è in corso una sfida su chi convertirà prima l'altro. Ovviamente sono in vantaggio io!<br />
Questo per dire che, pur avendo le idee diametralmente opposte, se si è corretti, si può andare d'accordo comunque, anche con qualche litigata di intermezzo.<br />
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-36630411898168057292018-07-31T14:20:00.002+02:002018-07-31T14:20:55.154+02:00Giallo pulcino<div style="text-align: justify;">
È iniziata la stagione estiva e Ispirazioni&co. l'ha accolta con un tema colorato: il giallo. Tralasciando la prima cosa che mi è venuta in mente, tutto tranne che estiva, ripensandoci questa tinta allegra ricorda qualcos'altro di molto più morbidoso e coccoloso: i pulcini. Come vi ho raccontato, la mia famiglia ha un'azienda agricola e fra le varie cose c'è un pollaio per uso domestico (e confermo domestico perché la uova le mangiamo noi e la famiglia del mio ragazzo e non so più che farci - no, non posso venderle perché è leggermente illegale e con la salute pubblica non si scherza-), che teoricamente doveva essere per 5-10 galline e alla fine, siccome il mio ragazzo ha una sindrome da accumulatore seriale (a casa mia), sono diventate 24 galline e un gallo. Giuliano, il gallo, ha ormai 5 o 6 anni e io credevo che arrancasse a fare il suo lavoro, soprattutto con 24 galline. Tanto più che non c'è mai stato verso di farle covare, tranne due rari casi, anche perché io gli lasciavo le uova e l'operaio regolarmente le raccoglieva perché trovava le galline alzate. In ogni caso, essendo ovaiole da consorzio davo per scontato che non covassero, perché la loro attitudine è veramente scarsa.</div>
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Il caso ha voluto che abbia dovuto fare un trattamento antibiotico alle galline a giugno e che quindi non sia stato possibile mangiare le uova. Non potendole mangiare e dovendole buttare è capitato che non le abbia proprio raccolte, perché magari andavo di fretta e tanto non c'era il rischio che si guastassero (tanto comunque andavano buttate), così, il 6 giugno sono andata a controllare la situazione perché erano alcuni giorni che non le raccoglievo e cominciavano ad essere un po' troppe. Entrando ho trovato una gallina Harco particolarmente arrabbiata che, come mi sono avvicinata alla cassetta, mi ha beccata, mentre un'altra mi minacciava rumorosamente. Pensando che stessero semplicemente deponendo e che fossero solo un po' acide, me ne sono andata per tornare nel pomeriggio, ma una delle due (quella che beccava) era ancora lì. A questo punto era chiaro che stesse covando, ma ovviamente nell'unica cassetta non spostabile, quindi a portata di tutte le altre. Qualche tempo dopo, nella stessa cassetta ha deciso di covare anche la mia unica Bantam, razza nana "regalo" del mio ragazzo (perché è una razza che cova), così per cercare di convincerla ad "acchiocciarsi" in un'altra cassetta ho rivoluzionato il pollaio mettendo altre cassette sollevate e vicino a quella, ma non c'è stato verso. Appena mi distraevo tornava lì e infatti lì è rimasta. Magari covare in compagnia è meno noioso (anche se con 32 gradi non le invidio per niente). Comunque nel tentativo di spostare la seconda chioccia ho sollevato tutte le cassette tranne una, rimasta quindi più nascosta. Il giorno dopo ho trovato la seconda Harco, quella che minacciava, seduta a covare. Quindi erano 3 chiocce. Ma mica è finita qui, perché nella settimana successiva se ne sono sedute altre due. La cosa assurda è che di tutte le uova su cui ho potuto fare la speratura perché ho beccato la chioccia in giro a mangiare, nemmeno una era non feconda. Si stavano sviluppando tutte! Di conseguenza il mio Giuliano mi perdonerà se ho pensato che cominciasse ad essere vecchio e che da solo non ce la potesse fare, perché tutte le uova feconde vuol dire che ha coperto 24 galline su 24... E scusate se è poco. </div>
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Comunque sia, tornando a noi, il 25 giugno hanno iniziato a schiudersi un po' alla volta le uova della covata di coppia e in alcuni giorni sono nati 11 pulcini, 10 gialli e 1 nero, di cui purtroppo 3 sono morti. Peccato che alla fine la Bantam abbia rotto alcune uova, perché ne sarebbero nati altri. Comunque ho preso le due superstiti e le ho messe all'altra Harco (quella acida), le cui uova si sarebbero dovute schiudere in un paio di giorni. Ne sono nati solo due, uno giallo e uno nero (bellissimi!) e poi due gialli sono nati da un'altra chioccia, che ne aveva schiuso anche un terzo che però, purtroppo, hanno preso i ratti. 😢<br />
L'ultima chioccia invece non è stata in grado di schiuderne neanche uno. Ora si è spostata a covare di nuovo in un'altra cassetta e spero che ci riesca, anche perché mi dispiace per lei dopo tutta questa fatica, ma se continua così penso che la chiuderò in una stanza vuota con tutta la cassetta ed altre uova in modo che possa stare in pace e, si spera, diventare mamma di almeno un pulcino.<br />
Comunque credo che non esista nulla di più bello di una mamma con i cuccioli, a qualsiasi specie appartenga, e mamma chioccia con i pulcini fa tanto campagna, non trovate?<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Vm7HG2HDFBok7lYdJNyKYuFtQuGADAwnX1tlMWvGTl-BwkeQbs5p7nqw4x2slATF2fkeFPsjtmmHJb_yfc9jH_cTW0b_gxEV3InZuanMS0_gKqaYgy3oyTkf5ezoQ4hKHXwI5VIRde4/s1600/20180707_180913.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Vm7HG2HDFBok7lYdJNyKYuFtQuGADAwnX1tlMWvGTl-BwkeQbs5p7nqw4x2slATF2fkeFPsjtmmHJb_yfc9jH_cTW0b_gxEV3InZuanMS0_gKqaYgy3oyTkf5ezoQ4hKHXwI5VIRde4/s320/20180707_180913.jpg" width="320" /></a></div>
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-7419545169324328432018-07-26T15:32:00.002+02:002018-07-26T15:32:04.343+02:00Ciao Ciro.<div style="text-align: justify;">
Oggi è un giorno triste, piange anche il cielo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Eri uno scricciolo nero grande quanto un gatto quando ti ho trovato in mezzo alla strada. Stavi per essere investito, ma fortunatamente la macchina si fermò in tempo. Mi avvicinai per assicurarmi che quel "micio" (perché per quello ti avevo scambiato da lontano, tu, piccolo e nero) stesse bene e sono stata subito rapita dai tuoi dolcissimi occhioni da cucciolo. Quello sguardo che non hai mai perso, nemmeno quando ormai eri alla fine. Ti presi e chiamai un'amica, la tua zietta Ylenia, per cercare qualcuno che potesse prenderti in stallo, ma non c'era nessuno, così decidemmo di portarti a casa mia, dove c'era da superare lo scoglio di mia madre. Papà non era un problema e lo sapevo, così come sapevo che se avessi trovato una storia abbastanza triste da raccontare mi avrebbe permesso di tenerti per un po', in attesa di trovarti una casa. Con Ylenia e papà decidemmo di raccontarle che ti avevamo trovato chiuso in un sacchetto della spazzatura. Come previsto mamma cedette, anche se borbottando un po'. La mattina dopo avevi già trovato casa: da Alessandra, sotto casa mia, con il terrazzo in comune. E fosti subito un membro della famiglia, dolcissimo da subito. Ricordo che era impossibile spazzare perché tu iniziavi a giocare e a mordere la scopa, e anche mamma alla fine si metteva a giocare con te. Poi nacque il primo figlio di "Mamy" e "Papy", il mio primo nipote, e tu diventasti il fratello maggiore; stavi sempre accanto a lei quando allattava e cominciasti a diventare un cane serio e attento che non succedesse nulla a nessun membro della famiglia, men che meno il "cucciolo d'uomo" da cui ti sei sempre fatto fare di tutto. E anche Raffaele ti voleva bene. Rideva da matti quando giocavate a rincorrervi con il papà che lo teneva in braccio e ci divertivamo tutti a giocare ad acchiapparella con te. Io ti inseguivo e tu scappavi e poi si invertivano i ruoli. Poi eri paziente e giocavi delicatamente anche con il tuo fratellino umano, che ancora gattonava ma doveva afferrarti la coda e stare abbracciato a te. E quanti ne hai cresciuti di cuccioli, di qualsiasi specie. Grinta, soprannominato "il gatto di Ciro", perché lo prendevi e lo portavi con te a cuccia per proteggerlo e accudirlo; Lina, la suinetta ferita dal cane randagio; poi Otto, la fine della tua tranquillità, perché il gelosone ti stava sempre addosso... E adesso gli manchi, lo sai? Ha cercato di avvertirmi stamattina, ma pensavo che stesse solo facendo le solite storie per entrare; invece, quando sono uscita, è rimasto mogio mogio accucciato a terra. Lui già lo sapeva, mentre io ti avevo visto accucciato davanti il cancello, a prendere il fresco dell'acqua dell'irrigazione. Sapevo che il fatto che volessi uscire dal giardino non era buon segno, ma non avrei mai pensato che appena due ore dopo ti avrei trovato in un angolo vicino casa, addormentato per sempre. Ti chiamavo per venire con me in agriturismo, dove ti piaceva stare, e invece ti ho dovuto dare l'ultimo saluto sulla collina. Scusa se non ti ho messo sotto la quercia, ma tu eri grande e scavare lì una buca così profonda era veramente difficile; il terreno è troppo duro. Giovanni però è stato molto attento e delicato nel preparare un posto per te lì sulla collina, vicino a Bernie. Ti ricordi di lui? Era un altro cucciolone con cui avevi avuto a che fare. Purtroppo lui non è stato fortunato e quando ha trovato una famiglia che lo amasse era già tempo di partire per il ponte. Però tu sei stato buono anche con lui e adesso sicuramente vi farete compagnia. E cerca di non litigare con Teddy lassù, il cane di Ylenia con cui giocavi quando eri piccolo ma avete cominciato a non andare più tanto d'accordo quando anche tu sei diventato grande. Ne avrete di spazio per correre e passeggiare lì. E se li vedi, salutami anche Micha, anche se tu non lo hai conosciuto, Grinta, che credo che ormai sarà lassù con voi, Ombra, Bianca, che avrei tanto voluto mettere vicino a Bernie, ma non sono riuscita a trovarla, Burrasca, se fosse arrivata lì anche lei (e se invece fosse ancora qui giù, potresti darmi una mano a ritrovarla? Da lì sicuramente la vedrai), tutti i cuccioli sfortunati di Tempesta e Burrasca, papà Spiri (a proposito, anche se per pochissimi giorni è entrato in famiglia anche lui, cerca di non litigarci; in fin dei conti è sempre il papà dei tuoi nipotini miciosi) e anche Vale, Billone, Jack, Cenere e tutti gli altri. Digli che gli mando una carezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Voi mi aspetterete, vero? Quando arriverò lassù anche io, spero il più tardi possibile, ma questo potrà deciderlo solo Lui, be', quando sarà il momento conto di ritrovarvi tutti. E probabilmente la squadra sarà cresciuta ancora. Dicono che anche gli animali vadano in Paradiso e, siccome non esiste cattiveria fra voi, vi ritroverete tutti lì. Mettete una buona parola per me.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho cercato di curarti, purtroppo non si è capito cosa ti fosse successo esattamente. Spero che almeno le analisi che ti ho fatto ieri possano darci una risposta. A proposito, scusa se ti ho portato dal veterinario ieri e se ti ho fatto fare un altro prelievo. Se avessi saputo che era così grave non lo avrei fatto; ti avrei portato direttamente con me all'agriturismo dove volevi stare e ti avrei lasciato tranquillo. Mi dispiace di non aver capito, di non essere stata con te per accompagnarti, ma forse tu non volevi o non avresti cercato di andare via stamattina.</div>
<div style="text-align: justify;">
A quest'ora sarai già arrivato, probabilmente, e spero che il tuo viaggio attraverso il ponte sia stato facile. Mi mancherai tanto, patato mio, ma ora le tue zampe e la tua schiena saranno tornati forti e starai meglio, scorrazzando fra le nuvole. Fai il bravo lassù. Grazie di tutto. Ciao Ciro, ti voglio bene. </div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh817l_xQE4HkSEFde0JqYcpV7RBppHn1rut1yNKby004ketYQuWuqyL78LXS9v0rjeWSrrUPigHIx1KOU83EdAZuOMDBjvFFzJQsspazXIwEz9dX7J4H8ufmZsOV1RoVFGjStIS7kedV8/s1600/1924319_1111332506408_7921_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="603" data-original-width="403" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh817l_xQE4HkSEFde0JqYcpV7RBppHn1rut1yNKby004ketYQuWuqyL78LXS9v0rjeWSrrUPigHIx1KOU83EdAZuOMDBjvFFzJQsspazXIwEz9dX7J4H8ufmZsOV1RoVFGjStIS7kedV8/s320/1924319_1111332506408_7921_n.jpg" width="213" /></a></div>
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-51353913802968128402018-06-30T20:26:00.000+02:002018-06-30T20:26:12.552+02:00"L'autostoppista" inaspettato <div style="text-align: justify;">
Vi ricordate quando canticchiavo:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ambarabà, cicì e cocò, </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>una civetta si schiantò,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Contro il muro della casa </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Per tre volte c'è tornata.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Neanche il sabato in pace Sto, </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ambarabà, cicì e cocò.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, ora la filastrocca è cambiata:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ambarabà, cicì e cocò, </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>La civetta s'infilò,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Sul semiasse della macchina,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Chi ci crede se non capita?</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Come prenderla ora non so!</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ambarabà, cicì e cocò.</i></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sì, lo so che è assurdo, ma siccome il gattino nel motore era troppo banale, io sono passata direttamente allo step successivo: la civetta sul semiasse e poi, ovviamente, anche nel motore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2teWnK3PfM8uUlfv6deScmZQONXhx-vIbpzu3c0AZGRLujPsKcsvnNquoCTRPkYWc7gmtVnBrwMksebIittpxQh-iVPHInyQPqDX6H9TPUxn4C7970NNY-Wafmn9eQaCQ8-1x0h6ZdKU/s1600/2018-06-30-19-30-00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2teWnK3PfM8uUlfv6deScmZQONXhx-vIbpzu3c0AZGRLujPsKcsvnNquoCTRPkYWc7gmtVnBrwMksebIittpxQh-iVPHInyQPqDX6H9TPUxn4C7970NNY-Wafmn9eQaCQ8-1x0h6ZdKU/s320/2018-06-30-19-30-00.jpg" width="180" /></a></div>
<br />
<br />
E voi direte: "ma come te ne sei accorta?"<br />
Molto semplice l'ho vista e sentita entrare.<br />
Come ricorderete sul tetto di casa mia ci sono famiglie di civette che fanno i festini (se invece non ve lo ricordate ne parlai <a href="http://naturachecicirconda.blogspot.com/2014/07/silenzio-dalla-grondaia.html" target="_blank">qui</a>), motivo per cui ogni anno trovo dei pulli a terra (come <a href="http://naturachecicirconda.blogspot.com/2015/06/tetto-terreno-muro-crastetto.html" target="_blank">Midnight</a> e <a href="http://naturachecicirconda.blogspot.com/2015/07/mezzanotte-stralunata.html" target="_blank">Moony</a>); quest'anno non c'è stata nessuna eccezione, se non che a trovare la piccolina, mentre scendevo dalla macchina, è stato Otto, il quale l'ha puntata facendola volare e rendendola visibile alla gatta che quindi l'ha inseguita. Io ho visto questo razzo piumato venire contro di me e infilarsi sotto la macchina e, giusto il tempo di dire "no, no, no!" scappando ad afferrare la gatta, ho sentito "tlunk" e la civetta non c'era più. Per riuscire a localizzarla sono passate 3 ore in cui speravo che uscisse sola, finché, inserendo il cellulare in uno spazio e scattando fotografie a casaccio, non ho realizzato che stava comodissima dove si trovava.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMsQdCnLahERUvpItDHyYdxu1mRolFdny-TLdINgabKMJ6jodgXRVZFNSiHpbRLhfOZ8NaFfVjABU7HvHWwOp3h1PmZdJZRu72l231YG4Yzaf_L9-avzR2RC5Gt3wCpwT4MRQaT2jw5Dw/s1600/2018-06-30-19-28-05.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMsQdCnLahERUvpItDHyYdxu1mRolFdny-TLdINgabKMJ6jodgXRVZFNSiHpbRLhfOZ8NaFfVjABU7HvHWwOp3h1PmZdJZRu72l231YG4Yzaf_L9-avzR2RC5Gt3wCpwT4MRQaT2jw5Dw/s320/2018-06-30-19-28-05.jpg" width="180" /></a></div>
<br />
<br />
Quando, verso le 20:15, ho provato a guardare se fosse andata via, visto che stava tramontando il Sole, ho potuto constatare che non era più sul semiasse posteriore e che mi aveva comunque lasciato in ricordo una borra all'interno del vano. Che carina! Mamma e papà la fanno mangiare bene. <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTcv1y7Mk2MCUhXlphXylcYDcpbDn9BLeMu0Ae5fQn6qtGLRrsbuzHU2P9JTX5q-DayRqBFNMyfp6sa23DCobyBPBye5gBE4OesVkBO31lRrWZansoiYAHzWtlARRYddi1OaCEgdDcI7k/s1600/2018-06-30-19-30-54.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTcv1y7Mk2MCUhXlphXylcYDcpbDn9BLeMu0Ae5fQn6qtGLRrsbuzHU2P9JTX5q-DayRqBFNMyfp6sa23DCobyBPBye5gBE4OesVkBO31lRrWZansoiYAHzWtlARRYddi1OaCEgdDcI7k/s320/2018-06-30-19-30-54.jpg" width="180" /></a></div>
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Stavo per andare via quando, fortunatamente, mi è venuto in mente di aprire il cofano e cercare anche lì, visto che non la trovavo da nessuna parte. Come da manuale, eccola infilata in punti inaccessibili. Ho fatto rumore, suonato il clacson, infilato le mani con la torcia per cercare di convincerla ad uscire, ma nulla. Alla fine ho sentito di nuovo il "tlunk", come se fosse uscita, ma niente, non la trovavo. Dopo aver provato con l'acqua e cercato in ogni dove, finalmente l'ho vista svolazzare in fondo al giardino, andando a rifugiarsi al sicuro su un albero. A quel punto, controllato di nuovo sia il cofano che il semiasse per assicurarmi che non fosse un fratellino, ho finalmente potuto tirare un sospiro di sollievo: alle 21:05.<br />
È stata davvero una giornata assurda e pensavo che una cosa simile non fosse possibile; d'ora in poi, tuttavia, prima di partire con la macchina starò attenta a controllare l'eventuale presenza di gattini... e di civette.</div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-55202713646772801302018-06-09T10:58:00.000+02:002018-06-09T10:58:32.758+02:00La natura nei cartoni animati: Bambi e Princess Mononoke<div style="text-align: justify;">
Ispirazioni&co è ripartito alla grande, con un tema che amo: la natura? No, i cartoni animati, perché in fondo sono cresciuta ma nemmeno poi così tanto. Quando ero piccola l'appuntamento con il film di Natale che usciva in vhs era imperdibile: mio padre arrivava all'ora di pranzo con la viseocassetta del Classico Disney dell'anno e subito dopo mangiato eravamo tutti insieme sul divano davanti al televisore. Giocavamo a indovinare il cartone dalle battute del film è ancora oggi ne so buona parte a memoria (e tutt'oggi qualche sfida in famiglia ci scappa).<br />
A dire il vero l'abitudine non l'ho mai persa e continuo tutt'ora ad andare al cinema a vedere i film d'animazione, a volte con la scusa di accompagnare i nipoti, ma molto più spesso con gli amici. Insomma, sono la mia seconda grande passione, dopo natura e ambiente.</div>
<div style="text-align: justify;">
È possibile andare a fondere le due cose? Be', sì. È possibile, soprattutto con un grande classico Disney (ma in realtà più di uno) e un bellissimo film di Hayao Miyazaki.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il primo l'ho sempre adorato, anche se non riesco più a guardarlo da quando non trovo più quello con il doppiaggio originale del 1948. Ci saranno stati anche degli errori nel doppiaggio, ma io ero troppo abituata alla voce tremante del piccolo Bambi per tollerarne una, sempre di cucciolo, ma senza la stessa poetica insicurezza del piccolo, che si perde nettamente in quello del 1968. Senza contare che mi abituo alle voci e se mi si cambia il doppiatore me ne rendo conto immediatamente, con tutte le benedizioni conseguenti; ho seriamente odiato la Disney in quel frangente, per avermi rovinato uno dei miei Classici preferiti. Comunque, per quanto riguarda i dettagli tecnici di "Bambi", vi rimando a <a href="https://it.m.wikipedia.org/wiki/Bambi" target="_blank">Wikipedia</a>, che ne parla in modo super dettagliato.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Attenzione che da qui in poi "spoilero"! Poi, se davvero esiste ancora qualcuno che non lo ha mai visto, non si lamenti. </div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRS1fr2nYTzbAczbpg2y-N5AMAXI_xyGQdTNki1pMgeGeg2NLkn" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="254" data-original-width="198" height="320" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRS1fr2nYTzbAczbpg2y-N5AMAXI_xyGQdTNki1pMgeGeg2NLkn" width="248" /></a></div>
<br /></div>
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Credo che tutti conosciamo il cartone, nella cui storia originale il protagonista era in realtà un capriolo. Il tutto, infatti, è tratto da un romanzo (che prima o poi dovrò leggere) di Felix Salten, intitolato "Bambi, la vita di un capriolo".</div>
<div style="text-align: justify;">
Il cartone animato inizia con una grande frenesia nella foresta: è nato il principino e tutti gli animali vogliono accorrere a vederlo. Quando giungono sul posto ci viene quindi mostrata la madre di Bambi sdraiata con il piccolo a fianco. Dopo le presentazioni iniziali in cui la mamma sceglie il nome, viene quindi raccontata la vita di Bambi nei primi giorni, quando, seguendo la madre in giro per la foresta, fa le sue prime esperienze e scoperte, incontrando nuovi amici, quali Tamburino, il piccolo coniglietto selvatico irriverente che mostrerà al piccolo cerbiatto una farfalla, gli uccellini ("-iiiniii") e i fiori e, appunto, Fiore, la puzzola conosciuta durante queste prime esplorazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/y1VJzigsbdg/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/y1VJzigsbdg?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Rivoglio il doppiaggio originaleeeee! Questa roba del video non si può sentire 😢😢😢😢</div>
<div style="text-align: justify;">
Ahem... riprendo il controllo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Molto bella è la scena della pioggia nella foresta e la paura di Bambi al suo primo temporale, accompagnati dal brano "Pioggerella di primavera".</div>
<div style="text-align: justify;">
In seguito il nostro cerbiatto farà amicizia con la piccola Faline, sua futura compagna, e incontrerà i cervi maschi, tutti piuttosto giovani a giudicare dai palchi, impegnati con evoluzioni e combattimenti fra loro. Tutti fighi, tutti bravi, finché non arriva il principe della foresta, nonché padre di Bambi, che con i suoi grandi palchi, il portamento fiero e lo sguardo che dice "levateve che arrivo io", blocca tutti al suo passaggio. Lui passa, guarda il piccolo Bambi, che non lo conosce e giustamente chiede alla madre "chi è quello?" e si inoltra nel folto del bosco, lasciando tutti a guardarlo, immobili come degli stoccafissi.</div>
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È interessante notare come la figura del padre sia vista come distaccata e fiera, ma sempre attenta a vegliare dall'alto sul figlio e la compagna, nonché sugli altri abitanti della foresta. Infatti, proprio in questo frangente fa capolino il cattivo del film, che non si vede mai, ma si percepisce in tutta la sua negatività. Il padre di Bambi rizza le orecchie, annusa l'aria e corre nella radura per allertare gli altri cervi. L'uomo sta arrivando! Per la precisione stanno arrivando i cacciatori. E saranno proprio i cacciatori che, in seguito, dopo un rigido inverno in cui la madre insegna al piccolo come sopravvivere e dopo una esilarante pattinata sul ghiacchio in compagnia di Tamburino, porteranno via a Bambi la sua mamma. Angoscia e disperazione in questa scena e la quantità di pianti all'arrivo del padre del cerbiatto che, con la voce leggermente spezzata ma sempre contegnosa, comunica al figlio che "tua madre non tornerà più. L'uomo l'ha portata via!" (e qui la polemica, perché il cervo, nel doppiaggio originale, parla in un momento in cui dovrebbe stare zitto; chi se ne frega, aggiungo io, a me 'sta scena ha sempre dato i brividi).</div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/3RviYbeJJ9I/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/3RviYbeJJ9I?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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E insomma, con un "vieni, figlio mio!" Bambi scopre che ha perso la madre ma che quanto meno ha un padre, così lo segue nel folto degli alberi. E poi che succede? Qui non è dato saperlo, ma lo racconta "Bambi 2", uno dei pochi sequel che mi siano piaciuti, che parte proprio da questo punto e racconta le difficoltà del Principe della foresta nel gestire il proprio cucciolo. Nel primo film, invece, dopo la morte della madre ritroviamo Bambi da grande, nel periodo primaverile, quando incontra gli amici, anche loro cresciuti. Insieme scoprono che a primavera quasi tutti "rincitrulluliscono" (ovvero, si innamorano), cosa che gli viene spiegata da un disturbatissimo amico gufo.<br />
<br />
<i>"Come, non lo sapete? Sono rincitrulluliti."</i><br />
<i>"Rincitrulluliti?"</i><br />
<i>"Sì! Quasi tutti rincitrulluliscono a primavera. </i><i>Per esempio, tu te ne vai passeggiando, pensando ai fatti tuoi, senza curarti di guardare a sinistra o a destra, quando tutto d'un tratto il tuo sguardo si posa su di un musetto grazioso. Uuh! Ti incominciano a tremare le ginocchia, ti gira la testa, ti senti leggero come una piuma e, prima che tu te ne accorga, navighi tra le nuvole ed è allora che cominci a fare follie e perdi completamente la testa!"</i><br />
<i>"Oh, ma è spaventoso!"</i><br />
<i>"Mamma mia!"</i><br />
<i>"Terribile!"</i><br />
<i>"E questo non è tutto: può accadere a chiunque! Farete bene a stare attenti! Può accadere a te, a te e... sì, può accadere persino a te!"</i><br />
<br />
La classica convinzione che "a me non capiterà mai" e uno dopo l'altro i tre amici si avviano testa alta e coda alzata dando le spalle al vecchio pennuto acido. Come da manuale, si "rincitrulluliscono" tutti e tre: Tamburino, con una sensualissima coniglietta, Fiore degli occhioni blu (e il bacio) di una dolce puzzola e infine Bambi, che finisce sulle nuvole con Faline e se la deve pure contendere con un altro maschio, più grosso e più cattivo. Ma, essendo il principino, ovviamente vince lui. Tutti felici, dunque? Manco per niente, perché l'uomo come al solito fa danni e mentre tutti sono in piena frenesia amorosa primaverile, agli umani sfugge il fuoco e si incendia tutta la foresta. La Disney non deve avere molto in simpatia i cacciatori, perché oltre che dannosi li fa pure infami, quindi Bambi viene colpito da un colpo di fucile mentre scappa dalle fiamme e dai cani da caccia, dai quali aveva precedentemente protetto la sua bella. Come al solito arriva il padre a tirarlo fuori dai guai e lo aiuta a mettersi in salvo, anche se con modi un po' bruschi; tutti i superstiti insieme, una volta in salvo oltre il fiume, guardano la foresta andare a fuoco. Molto delicatamente i disegnatori ci fanno capire l'impatto di tutto ciò sullè popolazioni di fauna. Ma la vita deve andare avanti e, alla Primavera successiva, scopriamo i cuccioli di Faline e Bambi, il quale, ormai grande, raggiunge il padre nel suo "punto di guardia". Qui la storia si conclude con il maschio adulto che lascia il proprio posto al figlio. </div>
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<br /></div>
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Ora, credo che non sia un mistero perché adoro questo cartone animato. A parte la perfezione tecnica, il mio spirito ambientalista non può non essere sensibile alla descrizione di una natura così bella, martoriata dalle attività umane; non tanto la caccia in sé e per sé, sebbene ne mostri il lato peggiore e il punto di vista animale, quanto l'incendio, la distruzione dell'habitat e la conseguente perdita di individui delle specie animali. Credo che faccia riflettere e credo che sia importante mostrarlo anche tramite un evento tragico come la morte della madre, tanto demonizzato dagli psicologi infantili. Non credo che nessuno di noi sia cresciuto traumatizzato dalla visione di questo film, ma forse ha potuto aiutarci a riflettere un po'. Certo, sperando di non ottenere l'effetto "tutti animalisti con la concezione Disney della Natura", perché quello non va bene. No, no!<br />
Nella scena della prateria, poi, Bambi viene lasciato indietro e nascosto nell'erba alta dalla madre in esplorazione. Vi ricorda qualche cosa tutto ciò? Un <a href="https://naturachecicirconda.blogspot.com/2014/04/cuccioli-di-capriolo-e-cervo-questi.html?m=1" target="_blank">aiutino lo trovate qui</a>. Ovviamente sì, colgo l'occasione per ricordarlo: i cuccioli di cervo, daino e capriolo nascosti nell'erba non vanno toccati! No, no e ancora no. Nella vita reale non c'è il Principe della foresta a riprendersi il cucciolo, quindi se lo tocchiamo li condanniamo a morte.<br />
<br />
Comunque, tornando a noi, se parliamo di fare riflettere, allora il compito lo lascio al secondo cartone animato che ho menzionato.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC3lIq3BaVMQtkttUSw3L-ASxVbV_fFsVN7WDu5G9bJa1ul3VotGRPsAeahPJbClCsZ2eXpX_t1XtF9pcuKm38g_1Bu5HsZTwTxpn_sNsdls-o0BBieWWeEcjZ-hSwj1BNt9L7CimDSsU/s1600/PrincessMonoBluCover_1024x1024-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="913" data-original-width="725" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC3lIq3BaVMQtkttUSw3L-ASxVbV_fFsVN7WDu5G9bJa1ul3VotGRPsAeahPJbClCsZ2eXpX_t1XtF9pcuKm38g_1Bu5HsZTwTxpn_sNsdls-o0BBieWWeEcjZ-hSwj1BNt9L7CimDSsU/s320/PrincessMonoBluCover_1024x1024-1.jpg" width="254" /></a></div>
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Me lo fece vedere quasi per forza il mio ex ragazzo, dicendomi che io ero fissata con la Disney ma Hayao Miyazaki era sicuramente meglio. Orrore e raccapriccio, come poteva dire una cosa simile? Proprio a me, poi? Sarà per questo che la prima volta che l'ho visto l'ho trovato "mmmh, sì, carino!". In seguito ho provato a riguardarlo mettendo da parte l'orgoglio disneyano ferito e con lo spirito ambientalista attivato e devo dire che è andata molto meglio. Non lo ritengo assolutamente un film per bambini, anche perché, al contrario dei cartoni animati Disney, il sangue si vede, pure parecchio, e le scene un po' traumatizzanti pure. Io sarò sensibile, ma, la prima volta che l'ho visto, un paio di punti hanno inquietato anche me, allora ventenne. C'è da dire, però, che non sapevo assolutamente che stile di animazione andavo a vedere.<br />
Questo è un cartone ambientalista, che più ambientalista non si può e parla di come gli spiriti della foresta si scontrino con gli uomini, che stanno distruggendo la montagna e la foresta per trarne le risorse per costruire armi in una ferriera, spingendosi anche in luoghi proibiti. La follia e la sfrontatezza umana alla fine portano a scontri, distruzione e morti. Per fortuna ci sono i buoni che fanno sempre la loro parte e alla fine risolvono turto.<br />
<br />
<b><br /></b>
<b>*Spoiler mode on*</b><br />
<b><br /></b>
(N.B. Una parte della trama è allegramente scopiazzata da <a href="https://it.m.wikipedia.org/wiki/Princess_Mononoke" target="_blank">Wikipedia</a>, perché questa è veramente complicata da raccontare e sintetizzare e inoltre non lo vedo da un po'. Mi perdonate?)<br />
<b><br /></b>
<b><br /></b>
Il tutto inizia in un villaggio, Emishi, dove il principe Ashitaka si scontra con un demone che assale l'insediamento. Per proteggere sé stesso e la sua gente il giovane principe deve suo malgrado uccidere l'essere demoniaco, ma nello scontro viene toccato e colpito da una maledizione. Nei resti del demone ucciso viene trovata una sfera di metallo. Si scopre quindi che è stato il dolore causato da quel proiettile a trasformare lo spirito cinghiale in un demone. Consultata la sciamana che lo avverte che il maleficio lo condurrà alla morte, Ashitaka monta sul suo stambecco e lascia Emishi per dirigersi verso ovest, alla ricerca di una cura.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/M/MV5BM2VjZjlkMmQtYWU4YS00YzZmLWIxYjQtNTRlMmU2ODI3MWExXkEyXkFqcGdeQXVyNzU1NzE3NTg@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="240" src="https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/M/MV5BM2VjZjlkMmQtYWU4YS00YzZmLWIxYjQtNTRlMmU2ODI3MWExXkEyXkFqcGdeQXVyNzU1NzE3NTg@._V1_.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Durante il viaggio si imbatte nell'attacco di un villaggio da parte di alcuni samurai e, riuscendo a fuggire, incontra successivamente un monaco errante, Jiko, che gli spiega che ad ovest (da dove arrivava il demone cinghiale) vive un dio della foresta che potrebbe aiutarlo. Ashitaka riparte quindi alla ricerca del dio e si imbatte in due uomini feriti da tre lupi giganteschi, anch'essi, come il demone cinghiale dell'inizio della storia, spiriti animali. I feriti facevano parte di un convoglio diretto alla Città del ferro, dove si producono nuove armi; per fare ciò, gli uomini estraggono enormi quantità di ferro dalla montagna vicina. È proprio attraversando la foresta per dirigersi verso la città che il principe vede per la prima volta la "ragazza-lupo" San, cosiddetta "Mononoke". La ragazza è stata trovata e cresciuta da Mau, lo Spirito-lupa, protettrice del bosco e quindi in conflitto con gli esseri umani.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://static.mfah.com/app/images/ad251252-5c4d-4942-8bae-9c472fa8cff2.jpg?maxWidth=1600&maxHeight=1600&format=jpg&quality=90" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="467" data-original-width="800" height="186" src="https://static.mfah.com/app/images/ad251252-5c4d-4942-8bae-9c472fa8cff2.jpg?maxWidth=1600&maxHeight=1600&format=jpg&quality=90" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Una volta arrivato alla città del ferro, Ashitaka conosce la signora Eboshi, padrona della città, dalla quale apprende della lotta tra gli abitanti e gli dei-animali, che ha causato la ferita dello spirito cinghiale Nago, trasformandolo in demone. Tuttavia la città è anche rifugio per tanti bisognosi, quindi il principe di rende conto che per quanto , la donna non può essere biasimata completamente.<br />
Durante la notte "Mononoke" si introduce nella città cercando di uccidere Eboshi, ma Ashitaka, dopo avere scoperto che la maledizione gli ha conferito una forza sovrumana, pone fine allo scontro, tramortendo le due donne e ammonendo gli abitanti della città sui risultati delle loro azioni (ovvero la maledizione).<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRi7hPxFNhoeikNaDvt2sttp_vVvkPOhkORKbHBuipd9Fb9xJb3" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="170" data-original-width="297" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRi7hPxFNhoeikNaDvt2sttp_vVvkPOhkORKbHBuipd9Fb9xJb3" /></a></div>
<br />
Lasciata Eboshi alle cure degli abitanti, Ashitaka porta via San, ma rimane ferito accidentalmente e, una volta fuori dalle mura, sviene. Mononoke, ripresasi, lo soccorre lasciandolo allo stagno frequentato dal dio della Foresta Shishigami, che lo guarisce dalla ferita ma non dalla maledizione.<br />
<br />
<i>"Puzzo di umano!"</i><br />
<br />
Nel frattempo lo spirito cinghiale Okoto, insieme a tutta la sua stirpe, decide di attaccare in massa gli umani per mettere fine ai loro soprusi; a nulla serve il tentativo di Mau di fargli comprendere che un attacco frontale sarebbe una carneficina.<br />
Nel frattempo si apprende che il monaco errante è in realtà un inviato dell'imperatore che ha il compito di recidere la testa del dio Shishigami, in quanto parrebbe avere il potere di donare la vita eterna al possessore.<br />
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: none; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-stretch: inherit; margin-bottom: 1em; margin-top: 0.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Intanto Ashitaka, condannato a morte dalla maledizione, decide di lasciare la foresta e San, ma nell'allontanarsi sente i rumori dell'assedio alla Città del ferro da parte dei samurai del Principe Asano, reclamante dei diritti sull'area e quindi una percentuale di ferro. Avvicinandosi alle mura Ashitaka scopre la missione di Jiko, partito alla ricerca del Dio insieme a Eboshi e la maggior parte dei soldati. Decide quindi di informare dell'attacco la signora, allo scopo di distoglierla dalla missione, salvando<br />
così il Dio della Foresta, San e l'intera città. Nel cercare Eboshi, giunge al campo dove si sono scontrati gli umani e i cinghiali: l'unico sopravvissuto del clan, ma gravemente ferito, è lo spirito-cinghiale Okoto, che sta cercando di raggiungere il Dio della Foresta insieme a Mononoke e i suoi fratelli lupi per chiedergli guarigione; sopraffatto dal rancore verso gli umani, tuttavia, comincia a mutarsi in un demone, inglobando Mononoke.<br />
Giunti allo stagno del Dio della Foresta, la dea-lupa Mau, anch'essa gravemente ferita da un'arma da fuoco, con le ultime forze strappa San a Okoto e la consegna ad Ashitaka, che si getta nel lago tenendola tra le braccia per eliminare il fluido demoniaco di cui è ricoperta.<br />
<br />
<i>"Conservavo le ultime forze per quella donna. Libera mia figlia, demone!"</i><br />
<br />
Il Dio fa la sua apparizione e dà una morte serena a Okoto e Mau, terminando le loro agonie.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://cdn-images-1.medium.com/max/1920/1*lnp8pTubl9rGCwnSKN-0BQ.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="180" src="https://cdn-images-1.medium.com/max/1920/1*lnp8pTubl9rGCwnSKN-0BQ.jpeg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
La signora Eboshi, arrivata sul posto, riesce a mozzare la testa del dio con un colpo di archibugio e Jiko la fa mettere al sicuro dai suoi uomini in un contenitore; il resto del corpo del dio inizia a espandersi e nella ricerca della sua testa uccide ogni forma di vita che tocca. La testa della dea-lupa Mau, staccatasi dal corpo, riesce con un ultimo impeto di furia a mozzare il braccio destro di Eboshi, ottenendo finalmente la sua vendetta sulla donna.<br />
<br />
<br />
<i>"La testa del lupo morde anche se mozzata!"</i><br />
<br />
<br />
Dopo aver bendato la ferita della signora, Ashitaka convince San ad aiutarlo nel tentativo di recuperare la testa del Dio, il cui corpo nel frattempo raggiunge la Città del Ferro. I samurai accampati fuori si danno alla fuga e una parte dei cittadini riesce a salvarsi rifugiandosi in mezzo al lago, dove il Dio sembra non poter arrivare. Dopo aver convinto Jiko a rendere loro la testa, lui e San la alzano al cielo insieme rendendola al Dio (con questo movimento la maledizione di Ashitaka inizia ad espandersi con una grande velocità, infettando anche Mononoke), ed esso cade in acqua apparentemente senza vita. Il male che aveva invaso la valle svanisce e nelle zone colpite dalla distruzione ricresce la vegetazione; anche il maleficio che aveva colpito Ashitaka e Mononke scompare dai loro corpi.<br />
San, quindi, dichiara che non potendo perdonare gli umani continuerà a vivere nella foresta, insieme ai lupi; Ashitaka le dichiara a sua volta che lui le rimarrà comunque accanto, vivendo nella Città del Ferro, e che i due si incontreranno di nuovo in futuro, nella foresta. La signora Eboshi chiede di vedere Ashitaka per ringraziarlo e afferma di voler costruire una città migliore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/8wcipAPAOtY/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/8wcipAPAOtY?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<b><br /><br />*Spoiler mode off*</b>E va be', che vi devo dire? È sicuramente più articolato e incasinato dei Classici, in autentico e puro stile giapponese, ma è un capolavoro. Devo dire che lo stile di Miyazaki è molto sparaflashante o almeno così ho notato anche in "La città incantata", ma per i giapponesofili come sono anche io, va benissimo. Certo, a mio padre, disneyano incallito ancora più di me, non è piaciuto per niente, ma d'altronde è uno stile a cui non siamo abituati e, appunto, non ha la poesia che hanno i grandi Classici e che sempre di più si sta perdendo anche negli stessi film d'animazione Disney. </div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: none; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-stretch: inherit; margin-bottom: 1em; margin-top: 0.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Sicuramente la rappresentazione dello scontro fra il progresso dell'uomo e la natura è resa in modo impeccabile e il messaggio che lancia è potente e prepotente.</div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: none; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-stretch: inherit; margin-bottom: 1em; margin-top: 0.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Alla fine, quando Mononoke, disperata, constata che il dio della Foresta Shishigami è morto, Ashitaka risponde che la foresta stessa è Shishigami e che non è possibile ucciderlo. La Natura si riprende tutto ciò che le era stato portato via, con l'erba che ricopre tutto il campo di battaglia e i resti della città. Anche nella vita reale è così e laddove l'uomo distrugge la Natura ritorna prepotentemente a riprendersi ciò che le è stato portato via, anche se lentamente e in modo impercettibile. La speranza è che, alla fine, gli uomini imparino dai propri errori e imparino a convivere con "gli spiriti della foresta", senza spingersi oltre certi limiti, perché quando la Natura viene uccisa ne deriva solo morte, per tutti.</div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: none; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-stretch: inherit; margin-bottom: 1em; margin-top: 0.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: none; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-stretch: inherit; margin-bottom: 1em; margin-top: 0.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: none; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-stretch: inherit; margin-bottom: 1em; margin-top: 0.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Con questo post partecipo a:</div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: none; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-stretch: inherit; margin-bottom: 1em; margin-top: 0.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzNMa5lkoeOJyDWMXwYpYwiHJbTD1Fs-oYu0d3S7kxLiAdTOelqzGc1TcpIBBcS72VRk7NC2nA09QBFLcpL-f88EQ-CIuhSmuX9eMkqpAC3_7MRpdx02IXPSqzAq6EqXOUhinYc4WIh10/s1600/ISPIRAZIONI+2018+.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="203" data-original-width="360" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzNMa5lkoeOJyDWMXwYpYwiHJbTD1Fs-oYu0d3S7kxLiAdTOelqzGc1TcpIBBcS72VRk7NC2nA09QBFLcpL-f88EQ-CIuhSmuX9eMkqpAC3_7MRpdx02IXPSqzAq6EqXOUhinYc4WIh10/s320/ISPIRAZIONI+2018+.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: none; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-stretch: inherit; margin-bottom: 1em; margin-top: 0.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiE7GgoAQBQEuxPDcqtwkf_lXxDq_r_coEOxtINuALTa3e90rL5vW9ZNjnxt8gbEXfLNRD57vcgyUxL6Ht2eM8-2po1BxuZFJW8I-4v8gq7FqnXiH6AJVC53MkpMFmp7S6JbvGcMWoM-QM/s1600/01+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="412" data-original-width="900" height="146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiE7GgoAQBQEuxPDcqtwkf_lXxDq_r_coEOxtINuALTa3e90rL5vW9ZNjnxt8gbEXfLNRD57vcgyUxL6Ht2eM8-2po1BxuZFJW8I-4v8gq7FqnXiH6AJVC53MkpMFmp7S6JbvGcMWoM-QM/s320/01+%25281%2529.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: none; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-stretch: inherit; margin-bottom: 1em; margin-top: 0.5em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-16342025956629329072018-05-21T12:31:00.001+02:002018-05-21T12:31:13.318+02:00Nuove norme sulla privacy. Help me!<div style="text-align: justify;">
Cari amici che io sia una informatico-negata non dovrebbe essere una novità, ma la novità è che sono cambiate le normative sulla privacy, che bisogna adeguarsi entro il 25 maggio, che devo adeguare tre blog (i miei più quello di mio padre) e un sito e che non solo non ho idea di come si faccia, ma non ho proprio la più pallida nozione in materia, per cui non so proprio di cosa si parla. </div>
<div style="text-align: justify;">
Siccome, anche se ci sono poco, mi dispiacerebbe da morire chiudere i blog, ma se non li sistemo non ho molte altre alternative, chiedo agli amici più informatici di me (ed esserlo non è difficile) se esiste una "guida per analfabeti" che spieghi passo dopo passo cosa fare o come posso fare per sistemare il tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa è un'autentica richiesta di aiuto! Help me, please!!!</div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-49953965835935367892018-04-14T10:45:00.003+02:002018-04-14T15:22:30.019+02:00Crogiolandomi al sole<div style="text-align: justify;">
Non credo che esista peggior nemico dello studio di una bella giornata di sole, con il venticello fresco che accarezza il viso e il profumo di fiori di campo. Sono qui seduta in giardino (che attualmente sembra più una prateria, non avendo tagliato l'erba) nella pace più assoluta, rilassata, a mezze maniche, con una voglia indefinibile di sdraiarmi sull'erba e dormire. La primavera mi porta una pigrizia indescrivibile, ma sebbene la campagna sia immersa nel silenzio, in realtà intorno a me è tutta frenesia lavorativa. Non ci credete? Ve lo dimostro subito, ecco qui:</div>
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Eccole qui, le piccole instancabili lavoratrici. La società delle api andrebbe presa a esempio da quella umana: si lavora insieme per il bene comune e le decisioni si prendono all'unisono. </div>
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Sapete come funziona un alveare? In breve c'è un'<b>ape regina</b> che viene accudita dalle altre api, le operaie, tutte femmine. L'ape regina è l'unica che depone le uova, mantenendo sterili le altre api tramite feromoni. Le operaie non sono tutte uguali. Per i primi 21 giorni dalla nascita lavorano intensamente all'interno dell'alveare. Appena nate si mettono subito a lavoro, così troviamo le api <b>pulitrici</b>, che mantengono pulito l'alveare; le <b>nutrici</b>, che sviluppano le ghiandole per la produzione di pappa reale; le <b>produttrici di cera</b>; le immagazzinatrici, che ricevono il cibo dalle <b>bottinatrici</b>, tramite la trofallassi; le <b>guardiane</b>, che volano davanti all'alveare per proteggerlo da incursioni esterne di altre api (saccheggio) o di altri insetti potenzialmente pericolosi, come ad esempio i calabroni; le <b>ventilatrici</b>, che battendo le loro ali deidratano il miele e mantengono stabile la temperatura all'interno dell'alveare. In questa stagione vengono allevati i <b>fuchi</b>, ovvero i maschi, che nascono da uova aploidi e hanno il compito di fecondare la regina (e tralascierei quanto è complicato l'accoppiamento), che così depone uova per allevare altre operaie, fino a quando l'alveare diventa "troppo affollato" e la regina si prepara a sciamare. Per fare ciò lascia tutto pronto affinché la famiglia possa continuare senza di lei. Le api allevano nuove regine per sciamare e creare nuovi nuclei fino a quando, diciamo così, la famiglia di partenza ha di nuovo abbastanza spazio. E quelle che hanno sciamato cosa fanno? Cariche di miele, si piazzano su un ramo o un punto che le aggrada e in ogni direzione partono le <b>esploratrici</b>, che quando trovano un posto idoneo per costruire il nuovo alveare tornano a chiamare le colleghe, così che altre esploratrici possano esaminarlo. Se piace la famiglia si trasferisce lì e se non piace si ricomincia finché non trovano un posto che piaccia a tutte o optino per restare nel punto in cui hanno sciamato. Io trovo che sia una cosa bellissima! E un'emozione indescrivibile è trovarsi nel bel mezzo di uno sciame di 10.000 o 20.000 api in volo. Niente paura! Le api che sciamano non sono aggressive, perché sono cariche di scorte alimentari. </div>
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Allo stesso modo trovo incredibile che anche dei piccoli insetti come le api possano insegnarci ad avere cura dei più piccoli. Cosa voglio dire? Faccio un esempio:</div>
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Qualche giorno fa mia sorella mi ha chiesto aiuto per recuperare tre sciami delle sue api. Due li abbiamo presi senza problemi, mentre il terzo, che si era posato sul tronco principale di un pero selvatico, ci ha fatte impazzire. </div>
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Non riuscivamo a prenderlo in nessun modo finché, dopo alcuni tentativi in cui le api tornavano imperterrite sul tronco, le è venuta in mente una cosa. Ha preso un telaino con covata fresca da un'altra famiglia e l'ha avvicinato agli insetti adulti che, dal tronco, hanno cominciato a trasferirsi sul telaino. Spostato questo nel portasciami, lo ha posizionato in modo accessibile allo sciame e in poco tempo tutte le api sono entrate iniziando ad accudire la covata. Nemmeno le api abbandonano i cuccioli, anche se sono di un'altra famiglia. </div>
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Certo, nella società delle api ci sono anche lati molto meno romantici, come il fatto di smettere di nutrire e lasciar morire di fame la regina quando non la ritengono più adeguata o il fatto che, al di fuori del periodo della sciamatura, la prima regina che nasce uccida tutte le altre (infatti questa è l'unica tipologia di ape ad avere il pungiglione liscio, come quello delle vespe), ma anche questo gli occorre per mantenere in piedi le loro famiglie, con le quali sono praticamente un unico organismo. In ogni caso si tratta di insetti importantissimi, poiché sono fra i principali impollinatori delle piante e l'impollinazione è alla base della riproduzione vegetale. Circa il 75% della produzione agricola necessaria per l'alimentazione dipende in parte da questo delicato processo (fonte <a href="http://www.today.it/scienze/api-rischio-estinzione-cause-conseguenze.html">todai.it</a>). In pratica i vegetali che coltiviamo esistono anche grazie alle api, che ne favoriscono la riproduzione, trasportando il polline di fiore in fiore, imbrattando con questo la loro soffice peluria e passando da uno all'altro. E voi dovreste vedere quanto sono buffe le api <b>bottinatrici</b> quando svolazzano con le "sacche" che hanno nelle zampe posteriori (corbicula) carichi di polline e miele, che poi vanno a depositare ordinatamente nelle cellette dei favi (il polline) o consegnano a altre api per farci il miele (il nettare). Le bottinatrici però raccolgono anche propoli e acqua. Osservando le api nell'arnia si potranno notare alcune api che "ballano", muovendo il posteriore in modo ben preciso. Quel movimento serve a comunicare alle altre bottinatrici, a che distanza e in che direzione possano trovare grandi scorte di polline, nettare, propoli o l'acqua.<br />
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Le api ci forniscono miele, propoli, pappa reale e cera, ma la loro importanza principale, per l'uomo e non solo, dipende da ben altro: la campagna, la montagna, la collina, le dune costiere sono ricche di flora che non potrebbe esistere senza gli impollinatori e senza le piante non potrebbero esistere nemmeno gli animali, uomo compreso. In alcune aree del mondo, dove a causa dell'impatto umano (pesticidi, agricoltura intensiva, cambiamenti climatici, importazione accidentale di parassiti e malattie, ecc.) gli insetti impollinatori sono scomparsi o quasi, gli uomini devono effettuare <b>l'impollinazione artificiale</b>, poiché la mancanza di queste creature vuol dire carenza di cibo. Personalmente mi auguro di cuore che non diventi il mestiere del futuro.<br />
Purtroppo l'uomo (volutamente scritto in piccolo) ha l'abitudine di chiudere il recinto solo dopo la fuga dei buoi, tuttavia, una volta fatto il danno non è detto che sia sempre possibile rimediare.<br />
Le piante ci danno ossigeno, assorbono anidride carbonica, ci danno cibo, abbassano la temperatura, trattengono il terreno evitando il dilavamento e rendono più bello e colorato il mondo (e anche un po' pruriginoso per gli allergici, ma dai, possiamo farcela); le api e gli altri impollinatori permettono che le piante proliferino, e con esse la vita, al prezzo di un po' di nettare. In fondo non mi pare uno scambio disonesto.<br />
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-79675944190813860322018-03-23T17:18:00.002+01:002018-03-23T18:34:38.691+01:00Riciclo creativo: lanternine con vasetti di vetro<div style="text-align: justify;">
Che io sia masochista non è una novità, ma a questo si è aggiunto il sadismo degli altri volontari WWF che in quanto a idee autolesioniste, devo dire, non scherzano. Il tema di Earth hour quest'anno era la pedalata ecologica ma, come ho già detto qui, Catanzaro è tutta salita e discesa e le biciclette probabilmente ce le avrebbero servite per cena. Dovendo trovare un'idea alternativa ho chiesto al gruppo di spremere le meningi per farsi venire in mente qualcosa e di proporre qualsiasi cosa gli venisse in mente. Boccaccia mia!</div>
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La trovata giusta ce l'ha avuta una new entry del gruppo, giovane e (ringraziando il Signore grande) entusiasta e attiva: "facciamo una fiaccolata e facciamo noi le lanterne riciclando i vasetti di vetro". Andata! L'idea mi è piaciuta da morire, in fin dei conti di vasetti vuoti ne avevo un sacco (non li ho contati, ma penso che fossero almeno una sessantina) e altri li avremmo potuti recuperare dagli amici. Il risultato? Sono le 2:47 del 23 marzo, mi è passato il sonno è fino a un quarto d'ora fa cercavo di inventarmi qualcosa per utilizzare i pochi materiali rimasti dopo aver riciclato praticamente di tutto, a partire dai legacci delle provole (il mistero del motivo per cui mia madre li abbia conservati non avrà mai una risposta certa) ai pendagli dei cuscini del salotto staccati dai nipotini nel corso degli anni (non sto scherzando). </div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZGdZYgNsitd3ALK4jBTx8XvlgBXTvNY3n-06s1pATpynnpotDlxFZgnRT4Bs4mBkWrrVZ73etrfK9tL5BI7k_jBOM93O9SQSHLpaWNabVHzNWmPjKQR8TZoRsQ6AqVNBnwFi_enUVFF4/s1600/IMG-20180323-WA0000.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-size: xx-small;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1196" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZGdZYgNsitd3ALK4jBTx8XvlgBXTvNY3n-06s1pATpynnpotDlxFZgnRT4Bs4mBkWrrVZ73etrfK9tL5BI7k_jBOM93O9SQSHLpaWNabVHzNWmPjKQR8TZoRsQ6AqVNBnwFi_enUVFF4/s320/IMG-20180323-WA0000.jpeg" width="239" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: xx-small;">Se qualcuno avesse ancora dubbi sulla mia pazzia, alle 2:20 del mattino mettevo cravatte ai vasetti.</span></td></tr>
</tbody></table>
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Come avrete capito, in casa mia non si butta nulla, salvo quando ci vengono i raptus da mancanza di spazio. Sono quattro anni che riciclo gli stessi nastri da regalo (ovviamente fra parenti) e quando ci riesco anche la carta stessa, eppure nella maggior parte dei casi conserviamo tutto e resta lì nei secoli a venire in attesa che il bisnonno dello zio d'America ci venga in sogno per indirizzarci sul corretto modo di riutilizzare questo e quello; peccato che noi non abbiamo nessuno zio d'America.</div>
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Be', in questo caso l'ispirazione è arrivata, non in sogno ma tramite Whatsapp.</div>
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Ciò che ora sto cercando di fare è incentivare chi è interessato a partecipare all'Earth hour a costruirsi le lanterne da solo, in modo da incentivare il riciclo. Non è difficile, ci vuole solo un pochino di manualità, nemmeno tanta, e gli attrezzi giusti; qualche minuto di tempo e potremo godere dello spettacolo del cielo notturno, illuminati solo dalla tenue luce delle candele.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_8TzfpdS1VeTUhWEwidxDPeZgZt_0_cj5bsQC3oRC3-yclTkAlLp3DJKdJ9exiNGLPrvBKqw2tuiH_L27J2jGAfSnAElEtlOXG9WYMq_dihsMZpJ5bF24LLl-cvsfJZIiiqsBHqoJFvA/s1600/2018-03-22-19-36-56.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_8TzfpdS1VeTUhWEwidxDPeZgZt_0_cj5bsQC3oRC3-yclTkAlLp3DJKdJ9exiNGLPrvBKqw2tuiH_L27J2jGAfSnAElEtlOXG9WYMq_dihsMZpJ5bF24LLl-cvsfJZIiiqsBHqoJFvA/s320/2018-03-22-19-36-56.jpg" width="180" /></a></div>
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Ci sono due metodi possibili: con l'impalcatura in fil di ferro o solo con i lacci. Io uso il primo.<br />
Prima di tutto prendo le misure del fil di ferro lungo la circonferenza del margine superiore del vasetto, tagliandolo un centimetro più lungo. Poi taglio il secondo pezzo di fil di ferro, più lungo, per fare il manico della lanterna. Con l'aiuto di una pinza piego le due estremità del filo e le "avvito" per formare l'occhiello in cui far passare il sostegno da agganciare al vasetto.<br />
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Una volta pronti entrambi, faccio passare all'interno di uno dei due ganci un'estremità dello spago o del nastro con cui voglio decorare il manico e, fermandolo, attorciglio il materiale per tutta la lunghezza del fil di ferro, fino a inserire l'altra estremità nel secondo occhiello.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0LgKTH627PJusT-_nHrVDGRrMqUWuhq5i9Zd9tXsjFKah69LTw2QXzBepbYxYPdRUoGbueLB-FX7XCbiC8X2f-cTLYpJRd4oo5JzejJb-EAKJCQVny4MVkOcXAfrxfJ_ZAXQLEZ8nQyU/s1600/20180323_155257.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0LgKTH627PJusT-_nHrVDGRrMqUWuhq5i9Zd9tXsjFKah69LTw2QXzBepbYxYPdRUoGbueLB-FX7XCbiC8X2f-cTLYpJRd4oo5JzejJb-EAKJCQVny4MVkOcXAfrxfJ_ZAXQLEZ8nQyU/s320/20180323_155257.jpg" width="180" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlwyxcBZxz3nsQMRzNfFyoNJVJ0KSUdgLzBE_HYhUex7n_-zmxCki5wedMPwDE9Cvi6kUHJ78I2OtXhDcZDkKy-vtvf63YAOn2Z-CUouDm_xr3y2LppxGrrNaW0YGN1uPC9TlrCpPrCo0/s1600/20180323_155441.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlwyxcBZxz3nsQMRzNfFyoNJVJ0KSUdgLzBE_HYhUex7n_-zmxCki5wedMPwDE9Cvi6kUHJ78I2OtXhDcZDkKy-vtvf63YAOn2Z-CUouDm_xr3y2LppxGrrNaW0YGN1uPC9TlrCpPrCo0/s320/20180323_155441.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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Fatto ciò, prendo il primo pezzo di fil di ferro che ho tagliato, quello che voglio usare come sostegno intorno al vasetto, e lo inserisco nelle due estremità del manico. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVq9b8hKKjJQAKALw7YuHPfIMZHsdd_LR39_4jQ0dmz_Jmp4Fn2ohOvknJEgElS82mLkIt7iXgPhfFef3a0kvebQb0aOD0ONEgAh5RErEkYT3FrokHtMrwDv91VcDa6DBfidP3myX3BTk/s1600/20180323_155545.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVq9b8hKKjJQAKALw7YuHPfIMZHsdd_LR39_4jQ0dmz_Jmp4Fn2ohOvknJEgElS82mLkIt7iXgPhfFef3a0kvebQb0aOD0ONEgAh5RErEkYT3FrokHtMrwDv91VcDa6DBfidP3myX3BTk/s320/20180323_155545.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Una volta preparata l'impalcatura, la applico al vasetto di vetro, sempre con l'ausilio della pinza, stringendo quanto basta perché il tutto sia ben fermo e tagliando il fil di ferro in eccesso.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRyYRUxG3RmmTQ2EK5JNnfdfekIuAMFsHuDHztuaxxVimzMvgR0WiTsxIR8pBAS9SiLBrgU9FXyrZgxYlCRfHir9Hg9slPTXgiFp6TMSRf1EBuS4syRlh2O1Tkwi8n1-H0Q04etj8gMLg/s1600/20180323_155949.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRyYRUxG3RmmTQ2EK5JNnfdfekIuAMFsHuDHztuaxxVimzMvgR0WiTsxIR8pBAS9SiLBrgU9FXyrZgxYlCRfHir9Hg9slPTXgiFp6TMSRf1EBuS4syRlh2O1Tkwi8n1-H0Q04etj8gMLg/s320/20180323_155949.jpg" width="180" /></a></div>
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<br />
A questo punto prendo il nastro, lo spago o il tessuto con cui ho deciso di decorare il vasetto e lo applico intorno al bordo superiore, fissandolo in modo da coprire l'impalcatura.<br />
Trattandosi di riciclo creativo cerco di adattarmi con quello che ho a disposizione a casa, in questo caso un nastro di stoffa, per niente facile da fissare (e infatti è venuto una porcheria, ma ve lo faccio vedere ugualmente, così saprete da subito cosa non fare).<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEichcnxW_zFdz4hPMPP-E5pIA6Ko1TsH87GaDQMzjPa36xOb3uo3QY_ypEwE1vd_Tk1O7WfGXHpDEueOfUs9CL1FTqMIq8jMXmrhYLPnUSBIc7Owq1KJvnyA62GWnIrW3yNG3dtoD0wZso/s1600/20180323_161724.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEichcnxW_zFdz4hPMPP-E5pIA6Ko1TsH87GaDQMzjPa36xOb3uo3QY_ypEwE1vd_Tk1O7WfGXHpDEueOfUs9CL1FTqMIq8jMXmrhYLPnUSBIc7Owq1KJvnyA62GWnIrW3yNG3dtoD0wZso/s320/20180323_161724.jpg" width="180" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giuro che dal vivo non è così brutto!</td></tr>
</tbody></table>
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Se il risultato è soddisfacente non resta che inserire la candela e il gioco è fatto.<br />
Per decorare questi vasetti l'unico limite è la fantasia. Se si hanno i materiali e il tempo a disposizione si possono fare davvero cose carine. Io ne ho fatti di vario tipo, alcuni secondo me ben riusciti, altri un po' meno. Ho provato anche con la carta di un vecchio "Panda", la rivista del WWF, che conservavo in attesa di riciclarlo. Il risultato non è entusiasmante, ma secondo me lavorandoci e applicandocisi un pochino, anche in questo caso possono venir fuori cose carine.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7-RkE3g8lweJU8ZufDCIbhE8PI6JR7qvfNBu4axJGMuR85SaxK6-Kc1AR4esYMkrKA7dOKvkJUYAFjwTkeVaJhZ1zGY_pM-roGnmqa-_t5BoXrVq3nCAOSyW0Gmh-m3YFErTsV29CExA/s1600/20180322_172650.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7-RkE3g8lweJU8ZufDCIbhE8PI6JR7qvfNBu4axJGMuR85SaxK6-Kc1AR4esYMkrKA7dOKvkJUYAFjwTkeVaJhZ1zGY_pM-roGnmqa-_t5BoXrVq3nCAOSyW0Gmh-m3YFErTsV29CExA/s320/20180322_172650.jpg" width="180" /></a></div>
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Se aderite a qualche Earth hour in giro, perché non portare la vostra lanternina fai da te? Aspetto di vederle, ma nel frattempo, spegnete le luci.<br />
#connect2earth</div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-78064762902160983302018-03-15T23:13:00.000+01:002018-03-15T23:13:21.814+01:00Earth hour 2018<div style="text-align: justify;">
Sapete cos'è <a href="http://www.oradellaterra.org/" target="_blank">l'Earth hour</a>? Letteralmente è "l'ora della terra", ovvero un evento a livello mondiale che si svolge in tutto il mondo e, laddove sia possibile, nello stesso preciso momento. Consiste nello spegnimento, per 60 minuti esatti (ma se poi uno vuole prolungare ben venga) di tutte le luci di case, giardini, piazze e monumenti importanti in tutto il pianeta, ma soprattutto consiste in un segnale. È un gesto simbolico per la lotta ai cambiamenti climatici e per la riduzione dei gas serra; lo scopo è quello di accentuare l'attenzione sull'importanza di affrontare questi temi. C'è chi dice che effettivamente funzioni, abbassando notevolmente le emissioni prodotte in quell'ora, c'è chi dice che non funzioni, fattosta che il gesto è importante e che pur se riducesse le emissioni di anidride carbonica solo del 2% in quell'ora, comunque sarebbe sempre più di niente.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAEvpQdYNAiWlkYjVfq4frw3QgwvXVO4-h2QtQWjJh5zwTXmdodEaKjKQk0_Y3ovAHgHqUaeeLfcf8RkOZwoam1zCly5nTTcJ-XyKN-opC0eEsUE5ra49Txj9MsfGFUbSkZvJKokH1w_U/s1600/DRolrb4W0AA4hYB.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="710" data-original-width="851" height="332" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAEvpQdYNAiWlkYjVfq4frw3QgwvXVO4-h2QtQWjJh5zwTXmdodEaKjKQk0_Y3ovAHgHqUaeeLfcf8RkOZwoam1zCly5nTTcJ-XyKN-opC0eEsUE5ra49Txj9MsfGFUbSkZvJKokH1w_U/s400/DRolrb4W0AA4hYB.png" width="400" /></a></div>
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<b><u>Quest'anno in Italia si svolgerà sabato 24 marzo dalle 20:30 alle 21:30</u></b>. In quell'orario siete tutti a cena? Meglio! Una bella cenetta a lume di candela con tutta la famiglia o, dove fa freddo (quindi qui decisamente no visto che siamo già in maniche corte), davanti al caminetto. Ma, ancora meglio, invece di stare in casa partecipate alle manifestazioni nella vostra città: nella <a href="http://www.oradellaterra.org/mappa-eventi/" target="_blank">sezione apposita del sito dell'Earth hour</a> trovate la mappa con gli eventi in Italia.<br />
L'evento principale, quello organizzato a Roma, sarà una biciclettata; gli altri Comuni possono aderire al tema o meno. A me sarebbe piaciuto molto, ma Catanzaro è tutta salite e discese e le biciclette ce le avrebbero tirate in testa, per cui abbiamo ripiegato su visite guidate a piedi della fauna e della flora del parco, un breve intervento sui cambiamenti climatici (che tocca a me), un gruppo storico che si esibirà con sbandieratori, giocolieri e mangiafuoco e una fiaccolata nel parco con le lanterne fatte utilizzando vasetti di vetro (di marmellate, conserve, ecc.) riciclati, il che farà sì che le lanterne siano diverse fra loro, ma almeno evitiamo che vengano buttati i recipienti. Dovremmo allestire anche un banchetto con qualche gadget (chi mi segue su G+ forse ha visto le foto di qualche esperimento).<br />
Grazie all'interesse dell'Amministrazione Provinciale, che già in passato ha aderito all'iniziativa, alle 20:30 tutte le luci del Parco della Biodiversità mediterranea verranno spente e accenderemo le candele. È il primo evento che organizzo per il WWF e sono terrorizzata ed eccitata allo stesso tempo. Il tutto dovrebbe essere molto suggestivo e non vedo l'ora di vederlo in atto. E voi, non siete curiosi? Noi "del panda" vi aspettiamo in tutta Italia per spegnere le luci insieme, per il nostro pianeta; non mancate! #connect2earth</div>
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-57889779478220223892018-03-05T11:40:00.000+01:002018-03-05T12:24:16.814+01:00Medicina veterinaria che non c'è<div style="text-align: justify;">
In attesa dei risultati elettorali riprendo in mano il blog per spiegarvi quella famosa crisi universitaria che vi ho accennato. Ora, premetto che se sono fuori corso la colpa non è tutta di questa situazione assurda, ma anche della mia scarsa voglia di studiare, di varie situazioni personali, nonché dell'anno perso durante il servizio civile. Quell'anno smisi di seguire i corsi e sostenni pochissimi esami. Ero già all'università da tre anni e con un cambio di facoltà alle spalle, ma non aveva senso seguire i corsi a metà, visto che medicina veterinaria ha l'obbligo di frequenza; "recupererò l'anno prossimo", mi dissi. Non potevo certo immaginare che al mio ritorno <a href="http://www.infooggi.it/articolo/universita-di-catanzaro-spenta-la-facolta-di-veterinaria-ricorso-al-tar/4241/" target="_blank">non avrei più trovato il CDL</a>, sospeso perché l'ateneo non aveva voluto mettersi in regola con alcune condizioni previste per Medicina Veterinaria (dicono). Comunque non è del tutto vero che la questione passò nell'indifferenza generale, come scritto qui sotto, <a href="http://www.infooggi.it/articolo/traversa-sulla-facolta-di-veterinaria/5146/" target="_blank">qualcuno disse la sua</a>. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiUixtq2tpqMJCPTu6yeutQZRyvOnH-deG3gvCwCrRAKUWitmGzpcwRjlGwIVWcBByHMu5Q7ql7X7qkk8KFhnwRDHgmOvTVJ40W7_uNjdjRq726yLyRtLCr9QKqkibWBuUbyuv1nimavQ/s1600/Screenshot_2018-03-04-15-16-09-1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="866" data-original-width="526" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiUixtq2tpqMJCPTu6yeutQZRyvOnH-deG3gvCwCrRAKUWitmGzpcwRjlGwIVWcBByHMu5Q7ql7X7qkk8KFhnwRDHgmOvTVJ40W7_uNjdjRq726yLyRtLCr9QKqkibWBuUbyuv1nimavQ/s320/Screenshot_2018-03-04-15-16-09-1.png" width="194" /></a></div>
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Da quel momento in poi, in ogni caso, è stato un crescendo di situazioni assurde e paradossali.</div>
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Medicina Veterinaria, che da noi era un Corso di laurea e non una Facoltà, come già detto ha l'obbligo di frequenza, ma i corsi iniziarono ad essere soppressi dal primo all'ultimo, anno per anno (il primo un anno, il secondo il successivo e via discorrendo). E chi non riuscì a superare quello a cui era iscritto? Per non perdere i corsi seguì comunque quelli degli anni avanti, pur non potendo burocraticamente e non avendo le basi necessarie per capirci qualcosa (pensate che vuol dire seguire le lezioni di anatomia patologica senza aver prima studiato anatomia e patologia generale).</div>
<div style="text-align: justify;">
Per non rischiare di trovarci nei guai dopo, alcuni di noi inviarono una richiesta scritta perché venissero convalidate le frequenze in ogni caso e per poter successivamente sostenere gli esami e il tirocinio; in caso contrario chiedevamo che ci venissero riattivati i corsi (ahahah). Tutto tacque. Due anni dopo venimmo a sapere, per via ufficiosa, manco ufficiale, che eravamo stati autorizzati, con una delibera mai comunicata, anche a seguire il tirocinio del V anno. E chi non aveva scritto e aveva frequentato i corsi mentre era ancora iscritto al IV? Secondo loro avrebbe anche potuto attaccarsi al tram, ma fortunatamente, con l'intercessione di un docente in particolare e il movimento di alcune studentesse particolarmente arrabbiate, la cosa si risolse diversamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa, però, è solo una delle assurdità; una delle ultime. </div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto c'è da dire che, per buona parte, la colpa di ciò che si è verificato è di noi studenti che siamo stati a guardare per troppo tempo. Qualcuno si mosse all'inizio, quando io ero impegnata con il servizio civile, in modo poco convinto, ma siamo sempre stati quattro gatti all'università (considerate che quando i posti erano "tanti" si entrava in 25; l'anno che ho superato i test io, se non ricordo male, c'erano 11 posti, o forse 15, ma sempre pochissimi). Alla fine, quando rimanemmo senza corsi, senza tutorati, senza docenti e senza esami, ci girarono un po' i "crediti formativi" e decidemmo di cominciare a muoverci in modo un pochino più convinto. Sì, sì, avete capito benissimo: senza docenti e senza esami. I primi, siccome il nostro corso di laurea dipendeva da Napoli e la maggior parte venivano da lì, ad un certo punto si videro scadere i contratti e buona parte smise di venire dall'ateneo campano (se non come gentile concessione verso noi studenti disperati, per pietà, per senso di responsabilità o per non vedersi più la casella email intasata); i secondi, non essendoci i docenti, o venivano fissati tardissimo con commissioni di altri professori (tipo esami fissati per la settimana successiva, quando la sessione era già iniziata da giorni) o, se non c'erano sostituiti, non venivano proprio fissati. Ovviamente lo scadere dei contratti dei docenti non creava solo problemi per gli esami, ma anche per la tesi di laurea: io, per esempio, vorrei tanto farla con il professore di patologia aviare come relatore, ma non posso perché gli è scaduto il contratto.<br />
Ah, dimenticavo: fra le cose che non avevamo più c'erano pure le aule. Non posso scordare un episodio che tutt'oggi mi fa salire il sangue al cervello: un bel giorno, mentre facevamo lezione di fisiologia veterinaria, iniziata da mezz'ora, bussarono alla porta dell'aula. Era un professore di medicina, con la sua classe, che ci chiese per quanto ne avessimo. Il nostro docente gli rispose che non avremmo finito prima di un paio d'ore e quell'altro, non so dire se arrogante o imbarazzato, disse che l'aula gli serviva perché era stata assegnata a loro, perché quella di medicina era stata occupata per una conferenza e quindi gli avevano dato la nostra. Io non mi sarei mossa nemmeno sotto tortura, ma decidemmo di andare in massa dall'allora manager didattica (che dire "segretaria" suona brutto). Questa brava donna ci disse che non si trattava di discriminazione, ma se a medicina serviva la nostra aula dovevamo alzarci e lasciargliela. Ho ancora impressa la faccia attonita del Professore, che rimase interdetto, senza avere la forza di rispondere. Io, dal canto mio, non so come mi sono trattenuta, verbalmente e fisicamente; probabilmente fu perché non ero all'interno del suo ufficio, ma ancora oggi, pensandoci, mi prudono le mani. Purtroppo il docente era troppo buono, un pezzo di pane che non meritava assolutamente questo trattamento. Fosse stato un altro che ho in mente, la signorina starebbe ancora scappando, piangendo; ma probabilmente con lui non avrebbe osato.<br />
Tralasciando questo episodio e tornando alla situazione del corso di laurea, che come avrete capito non era delle migliori, gli studenti, ovviamente, cominciarono a non essere esattamente felici della situazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come succede sempre, si mosse attivamente solo una manciata di ragazzi e, in particolare, io e una mia collega che viviamo più vicine all'università e che avevamo deciso che se non ci fossimo laureate sarebbe stato solo perché ce l'avrebbero fatta pagare ("tanto non mi laureo lo stesso, tanto vale non farlo per aver creato problemi"); abbiamo rotto l'anima all'universo creato (dal manager al preside di facoltà; il rettore non ci ha mai ricevuti, né ha mai mostrato un particolare interesse per la situazione), tanto che ad un certo punto iniziarono strani suggerimenti da parte di alcuni docenti ad alcuni colleghi, che si spaventarono e smisero di agire. Già ci muovevamo in pochi, visto che gli altri, forse per paura, forse per pigrizia, "non erano interessati" (e ammetto che a questa risposta la voglia di sbatterli con la faccia al muro fu forte visto che poi si lamentavano per la situazione), poi rimanemmo in quattro gatti; quei quattro gatti da cui, quando qualche professore tentava l'approccio del consiglio "intimidatorio" e/o di farci ragionare e smettere di fare casino ("vi parlo come un padre"), si sentiva rispondere regolarmente a tono ("ce l'ho già un padre e vuole che mi laurei!").<br />
Provai a spiegare in tutti i modi ai colleghi che se avessimo fatto casino avrebbero fatto di tutto per farci togliere dai piedi in fretta, ma il discorso lo recepirono solo in cinque, per cui ci muovemmo in sette (di cui una poi si è pure trasferita). Il risultato però fu che per un anno abbiamo avuto esami tutti i mesi, perché c'eravamo sempre noi a fare richieste per le sessioni straordinarie, tant'è che in 12 mesi, da giugno a giugno, riuscì a fare 10 esami. Come ci siamo stancate noi si è ritornati a fare solo le sessioni ordinarie (ma mica si può pensare di far fare casino per un intero corso di laurea a sei persone) e considerando che adesso siamo tutti in crisi, non ho nessuna intenzione di richiedere altre sessioni straordinarie, almeno per il momento.<br />
Ad onore del vero, però, devo dire che non siamo state completamente sole, anzi: un'amica avvocato (e politica) ci aiutò a scrivere e ci mise in contatto con l'associazione studentesca dell'Ateneo di Reggio Calabria, i cui rappresentanti ci dimostrarono <a href="https://www.blogger.com/"><span id="goog_832508874"></span>la loro solidarietà</a>, e in seguito l'associazione degli studenti del nostro ateneo, i ragazzi della Rete universitaria nazionale (RUN), ci hanno veramente sostenuti e aiutati, mettendo in mezzo anche l'altra parte politica, con il consigliere regionale A. Bova, che si impegnò a cercare di risolvere la questione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mandammo decine di richieste scritte (all'ufficio protocollo ormai ci chiamano per nome), fatto una richiesta di accesso agli atti (caduta nel vuoto) e ci rendemmo anche disponibili a fare gli esami a Napoli, purché ce li facessero fare. Tutto tacque. Ogni tanto qualche docente cercava di tenerci buoni, ogni tanto il calendario degli esami sembrava uscire prima (sempre con aggiornamenti imbarazzanti), ma la situazione, in sostanza, restava sempre la stessa.<br />
Io e la mia collega più battagliera tentammo più e più volte di parlare con il Direttore Generale del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, senza mai riuscire a superare lo sbarramento della sua segretaria, dapprima gentilissima e in seguito alquanto ostile. Insomma, dai vertici dell'ateneo la voglia di collaborare sembrò pari allo zero, ma, prima che potessimo arrivare dalla zelante segretaria con avvocato e carabinieri (evidentemente sapendo che non ci sarebbe mancata la faccia per farlo), qualcuno mi telefonò per rassicurarci sul fatto che la situazione si sarebbe risolta a breve e dovevamo solo avere pazienza e pensare a studiare (frase che mi fa salire l'isteria). In realtà si mosse ben poco ancora per un bel pezzo; un bel giorno, però, qualcuno fece uscire un articolo di giornale, subito ce ne fu un secondo e due studentesse furono invitate a parlare della situazione di medicina veterinaria alla radio dell'università. Magicamente, un paio di giorni prima della trasmissione radiofonica, il gruppetto di guerrafondai fu convocato in università e, più o meno, la situazione si risolse. Diciamo che andrebbero sempre presi tutti a cazzotti, che i docenti non sono quelli con cui abbiamo seguito i corsi, che i tutorati e le lezioni continuano a non esserci, che avere un programma è un'utopia, ma almeno dovremmo riuscire a laurearci. Il problema è che nel frattempo ci siamo stancati, inimicati alcuni docenti, alcuni hanno messo su famiglia e tutti abbiamo i nostri problemi, per cui abbiamo rallentato tutti quanti. Ovviamente non perdono occasione per farcelo notare, ma a trent'anni ci sta pure che una persona, ormai, abbia sue questioni personali e familiari da gestire. Non ci avessero fatto perdere tanto tempo e sprecare tante energie magari ci saremmo anche sbrigati prima. Arrivare a portarsi un avvocato come testimone per un esame, penso sia la sintesi perfetta dello stato di stress e rabbia che ci hanno fatto raggiungere.<br />
La parte più bella è che oltre a pagare le tasse, che ovviamente aumentano e per i fuori corso sono maggiorate di una notevole percentuale, paghiamo pure 140€ di tassa per il diritto allo studio. A me questa pare sempre di più una presa in giro!</div>
<div style="text-align: justify;">
Qualcuno comunque <a href="http://www.catanzaroinforma.it/notizia107372/Veterinaria-chiusa-Incompetenza-politica-ai-danni-degli-studenti.html#.WpwNlhncnqB" target="_blank">continua a parlarne</a> e chissà che un giorno non si riesca a far riaprire la facoltà di medicina veterinaria in una regione a prevalente attività zootecnica come la nostra. Intanto è bene che questo scempio si sappia e non venga dimenticato, anche perché, chi di dovere, dovrebbe vergognarsi di guardarsi allo specchio.<br />
In ogni caso spero che i vertici non pensino che sia finita qui, perché non è così: ci stiamo solo riposando, pronti a ripartire se le cose dovessero peggiorare ulteriormente.</div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-46222696682831689622018-02-27T14:31:00.000+01:002018-02-27T14:31:26.161+01:00Breve considerazione felina<div style="text-align: justify;">
Eccomi qui, sono Tempesta, la gatta trovatella che teoricamente doveva restare in questa casa "solo il tempo delle cure". Effettivamente non vivo in casa, ma in giardino. In questo momento sono in braccio alla mia bipede, accoccolata, facendo le fusa, mentre lei, invece di ripetere per l'esame di dopodomani è in brodo di giuggiole per le mie dichiarazioni d'amore. Amore, sì! Voi umani siete convinti che solo i cani vi vogliano bene, ma non è così. Certo, noi gatti lo dimostriamo in modo diverso, spesso, ma se voi ci mostrate il vostro affetto sincero anche noi lo facciamo. Secondo voi non è affetto quando vi seguiamo dappertutto? Quando vi facciamo il pane addosso? O quando ci strusciamo contro di voi per marcarvi come nostra proprietà? O, ancora, quando vi portiamo la cena, anche se voi non sempre gradite? E quando vi mostriamo tutta la nostra fiducia, accettando le vostre coccole sul ventre, ponendoci a pancia in su? Anche i morsetti leggeri sono un segno del nostro affetto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi la mia bipede è tornata a trovarmi, dopo tanti giorni che, per via del maltempo, non ci vedevamo. Lei dice che è venuta a cercarmi anche domenica, ma io non l'ho vista. Pioveva tanto e mi stavo nascondendo al riparo. Come ho sentito arrivare la macchina le sono corsa incontro piena di felicità e le sono saltata addosso strusciandomi tutta contro di lei e chiamandola a gran voce. Ora ci stiamo facendo le coccole davanti alla stufa a gas, vicino ai cani che dormono e io non vorrei essere da nessuna altra parte (e secondo me nemmeno lei). </div>
<div style="text-align: justify;">
Pensateci bene quando dite che noi gatti siamo opportunisti e non ci affezioniamo a voi bipedi. Siamo più indipendenti dei cani, ma ci fa tanto male quando andate via o ci lasciate. Ricordatelo sempre!</div>
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Miao miao.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwjslFCZtAR-KYN6a37os8kvjgqdXSSH_M2wWHr457hpQ-mXgreu7UCQ-4giaQWJocUUW9d6Gi-Rmi3mSQ8IIDzkBdz9kOWKh9N-sArSW1OfIvbpkPpgXGCLNtJx8ikQzYJc5c4v1NeQY/s1600/IMG-20180227-WA0004.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwjslFCZtAR-KYN6a37os8kvjgqdXSSH_M2wWHr457hpQ-mXgreu7UCQ-4giaQWJocUUW9d6Gi-Rmi3mSQ8IIDzkBdz9kOWKh9N-sArSW1OfIvbpkPpgXGCLNtJx8ikQzYJc5c4v1NeQY/s320/IMG-20180227-WA0004.jpeg" width="180" /></a></div>
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P.S. Tempesta si è spostata a dormire sul divano e io riprendo possesso del mio Blog. Questa micia mi ha aspettata il giorno in cui doveva partorire, non permettendomi di allontanarmi da lei e partorendomi in braccio. I gatti sanno essere affettuosi come e forse anche più dei cani e anche loro si legano incredibilmente al loro amico umano.</div>
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Un amico a quattro zampe, che scodinzoli o faccia le fusa, è il migliore amico che possiamo avere. Non tradite il suo affetto! Fra poco arriverà la prima vera e dopo l'estate. Cominciate ad organizzare le vostre ferie da ora, così da poter portare anche loro con voi. Ci sono posti che accettano di buon grado gli animali. Non li abbandonate mai! Fanno parte della vostra famiglia e voi siete per loro la cosa più importante che esista. </div>
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Con questo post, in vista delle vacanze estive, dico semplicemente: Io non ti abbandono! </div>
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Chiunque voglia condividere il messaggio è il benvenuto. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI6WGjt3zMQmo0G0Au9SG8U-LJKf8YTudcLQUMCFrmGVFsI5vgf9s8xMaDVEYS8uV4d7sf_VipQ6Cm4s3flJHp3k7u5RiyFBDmeR46bPyrRKHzRoW4gfoErjG6s30hsL5ZxOe4YTbyQVk/s1600/2018-02-27-14-24-13.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="700" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI6WGjt3zMQmo0G0Au9SG8U-LJKf8YTudcLQUMCFrmGVFsI5vgf9s8xMaDVEYS8uV4d7sf_VipQ6Cm4s3flJHp3k7u5RiyFBDmeR46bPyrRKHzRoW4gfoErjG6s30hsL5ZxOe4YTbyQVk/s320/2018-02-27-14-24-13.jpg" width="320" /></a></div>
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-62210815645065283992018-02-07T00:42:00.000+01:002018-02-07T00:42:35.768+01:00Il cane clinico (ovvero un caso ingarbugliato)<div style="text-align: justify;">
Sì, lo so che avevo detto che sarei entrata in pausa, ma tanto l'esame di domani è saltato e io ho bisogno di schiarirmi un po' le idee.</div>
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Io non ho un cane, ho una sfiga pelosa a quattro zampe! </div>
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Giorno 25 gli avevo finalmente finito l'infinita terapia antibiotica, ma non convinta gli ho fatto ripetere l'ematocrito. I globuli bianchi ancora alti, ma decisamente scesi, mi davano il desiderio di continuargli la terapia, cosa esclusa perché gliela avrei fatta troppo a lungo. Anche se non ero convinta, ho interrotto tutto e via, come detto dai medici, anche se stavolta non lo vedevo completamente ripreso (e l'esame del sangue era d'accordo con me). Dopo 5-6 giorni che sembrava andare più o meno bene, ha smesso di alzarsi per venire a mangiare e alla fine, dopo averlo forzato, ho optato per l'avvicinamento della ciotola (finito con il mangiare dalla mia mano e l'acqua con la siringa). </div>
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Negli ultimi giorni non c'è più stato verso nemmeno di fargli fare le scale da solo a salire (con grande felicità della mia schiena) e ieri mattina l'ho fermato in tempo prima che precipitasse per la scala mentre uscivamo. Siccome ha anche in parte rifiutato il cibo, gli ho misurato la temperatura e aveva di nuovo la febbre alta, 39.7 per la precisione. Nel pomeriggio, quindi, siamo di nuovo andati dal veterinario a fare le analisi e, ripetendo l'ematocrito, gli abbiamo trovato i globuli bianchi più che raddoppiati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, la veterinaria ha deciso di cambiare completamente terapia. In effetti dopo le iniezioni la temperatura è scesa a valori normali (fortunatamente), per ora, solo che in questo modo la situazione si è incasinata di nuovo e ho le idee più confuse che mai e un livello di stress indescrivibile. Le ipotesi sono tre:</div>
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<ol>
<li style="text-align: justify;">La patologia non è dovuta ad un'infezione da zecca come pensavamo, cosa che per logica escluderei visto che la Leishmaniosi è negativa e, in tutti gli altri casi di malattie infettive che rispondono alla terapia fatta fin'ora, avrebbe già infettato Otto (e, trattandosi di zoonosi, anche me). In tutta questa storia, però, di logico non c'è niente. </li>
<li style="text-align: justify;">C'è una concomitanza di due diverse problematiche, il che spiegherebbe perché la terapia fatta fino ad ora non ha riportato a posto i globuli bianchi. </li>
<li style="text-align: justify;">C'è un'antibiotico resistenza in corso e il quadro è sballato perché la malattia non ha ancora fatto in tempo a ripartire bene dopo la terapia appena terminata, ma con i globuli bianchi a quarantacinque mila e la febbre a 39.7, questa ipotesi non mi convince molto. </li>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In sostanza, nessuno ci capisce nulla, come al solito. Dovrei fare degli esami più approfonditi, ma senza sapere cosa cercare è difficile.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'unica cosa certa è che abbiamo escluso la neoplasia alla milza: le masse sono sparite con la terapia antibiotica. Già questa è una buona cosa.<br />
Sembra che stia rispondendo all'antibiotico generico, cosa che all'inizio della malattia non faceva, il che mi convince sempre di più che ci sia un problema multifattoriale. In tutto questo, per non farsi mancare nulla, ha una spondilosi, una displasia dell'anca e, per non farsi mancare nulla, forse c'è pure un crociato che non funziona come dovrebbe. La condizione ideale per una casa come la mia, con tre rampe di scale.<br />
<br />
Comunque sia pare che stia reagendo bene alla nuova terapia. Domani prima di andare ad assistere all'esame vedremo cosa diranno i veterinari. Speriamo bene!<br />
Buona notte.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhskdG4OvlWfRTISWT4Or1R7Sby-xw3seQZ6FW0u9RzC7eBpQb2DfdJ-oRG5VLy2GU_Kp6pGPRkG1uJO4BIpPV3UOiXyBRGNDEHkp4SoI7Wyj9sBjochLEXvKwjvyIEP-atIacZIJLVBVA/s1600/20180128_185931.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhskdG4OvlWfRTISWT4Or1R7Sby-xw3seQZ6FW0u9RzC7eBpQb2DfdJ-oRG5VLy2GU_Kp6pGPRkG1uJO4BIpPV3UOiXyBRGNDEHkp4SoI7Wyj9sBjochLEXvKwjvyIEP-atIacZIJLVBVA/s320/20180128_185931.jpg" width="180" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Maronn' che stress!</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-26356297214927173832018-01-23T18:31:00.000+01:002018-01-23T18:31:46.786+01:00Metto in pausa<div style="text-align: justify;">
Cari amici followers, pochi ma buoni, io sono quasi guarita (spero) per cui è arrivata l'ora di rimettersi a studiare, visto che i primi di febbraio avrò un esame (tragedia e disperazione).</div>
<div style="text-align: justify;">
Riprendere dopo un (autodiagnosticato) esaurimento nervoso che mi ha portata a smettere quasi completamente con gli esami per un anno e più (sostanzialmente mi sono fritta i neuroni l'anno prima, facendo un esame dietro l'altro e arrivando a girare per casa piangendo e dicendo che non volevo fare l'esame di luglio e non riuscendo più a rimettermi a studiare) non è il massimo, ma fra i buoni propositi del 2018 c'è quello di dare un taglio netto alle vicende universitarie, quindi o riprendo bene o mollo del tutto. Preferirei la prima ipotesi, soprattutto dopo essermi inimicata tutti gli organi universitari possibili e immaginabili facendo la guerra per la <a href="http://www.catanzaroinforma.it/notizia107372/Veterinaria-chiusa-Incompetenza-politica-ai-danni-degli-studenti.html#.WmdqfBncnqA" target="_blank">nostra assurda situazione</a> (non avete idea di cosa comporti ciò che è scritto in quell'articolo). Almeno ora che siamo (più o meno) riusciti a sbloccarla, datemi la soddisfazione di finire. E poi all'ultimo esame che ho fatto, completamente contro voglia, preparato con un pellegrinaggio a Loreto di mezzo e in un tempo ridicolo, ho preso 30, il che dovrebbe essere un segnale che se mi ci metto d'impegno ce la posso fare. Perché buttare tutto all'aria a 11 esami dalla fine? (Il fatto che sia un anno e mezzo che dico 13, 12 o 11 mi prende veramente, ma veramente male). </div>
<div style="text-align: justify;">
In ogni caso, tocca rimettersi a studiare, almeno provarci. Fare il medico veterinario è il mio sogno fin da quando ero piccolina. Non mi sono mai lasciata scoraggiare nemmeno dai lati negativi sbandierati da chi questo mestiere già lo fa (tutti i lavori hanno un lato negativo, no? Persino quelli in cui guadagni 50.000 o più euro al mese, per quanto possa sembrare incredibile, ce l'hanno).</div>
<div style="text-align: justify;">
Siccome io questo sogno non lo voglio rinchiudere in un cassetto a tripla mandata e buttare la chiave, allora è arrivato il momento di darci di nuovo dentro e friggere quei due o tre neuroni che sono scampati alla precedente padellata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Metto tutto in stand by e mi butto di nuovo nella mischia.</div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU2hKkgO0kOQf2LTy7W0vJWXITRJb3vj_vAY0yjyplzPT5pVrYmh77NgZVriXND4f-54baansLf-yMWHZciCIH4whf7jnsvo3T5KK3-ZZpX4BhVmg-f_G_6zWCF3tKBVPeJrZaEKzuxBw/s1600/Non-rinunciare-mai-ai-tuoi-sogni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="403" data-original-width="403" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU2hKkgO0kOQf2LTy7W0vJWXITRJb3vj_vAY0yjyplzPT5pVrYmh77NgZVriXND4f-54baansLf-yMWHZciCIH4whf7jnsvo3T5KK3-ZZpX4BhVmg-f_G_6zWCF3tKBVPeJrZaEKzuxBw/s320/Non-rinunciare-mai-ai-tuoi-sogni.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Questa foto (che io adoro) è presa da <a href="http://www.inchiestaonline.it/economia/joseph-halevi-il-fascino-discreto-della-crisi-economica/attachment/non-rinunciare-mai-ai-tuoi-sogni/" target="_blank">qui</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non mi andava di continuare ad essere completamente assente, per cui ho programmato un po' di post su "<a href="http://spiritidellanatura.blogspot.it/" target="_blank">Spiriti delle Natura</a>", visto che la febbre di questi giorni mi ha ispirata particolarmente. Con "La Natura che ci circonda" sono momentaneamente in pausa (molto lunga, lo so e me ne scuso) per mancanza di argomenti e di concentrazione (che non si fa sentire solo nello studio, per questo l'exploit di Spiriti della Natura mi fa ben sperare) ma conto di tornare presto e tornare anche a visitare i vostri blog. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per chi proprio non sopporta il mio racconto a puntate mi scuso, per chi ancora non ha provato a leggerlo lo invito a provare cominciando dall'inizio (ovvero dalla <a href="https://spiritidellanatura.blogspot.it/2016/05/una-storia-nata-da-un-sogno.html?m=1" target="_blank">presentazione</a>) e di farmi sapere, sinceramente, cosa ne pensa (sono ben accetti anche gli insulti); per chi invece lo sta seguendo e gli piace, spero che apprezziate questa piccola carrellata di post. La storia non potrà andare avanti ancora molto, poiché essendo dedicata ai capostipite salta qualche decennio fra un avvenimento e l'altro, quindi inevitabilmente dovrò concluderla o spostarla sulla vita dei discendenti e poi intrecciare di nuovo tutte le storie (un gran casino, ma non impossibile). Vedremo. Dipenderà dal tempo a disposizione e dall'ispirazione.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto vi abbraccio e vi do appuntamento a dopo gli esami.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
P.S. probabilmente questo post sembrerà delirante e sarà pieno di errori. Abbiate pazienza: è scritto di getto e non l'ho riletto. Devo andare a studiare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciaoooooooooooo!!!!</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
P.P.S. ah, dimenticavo. Con questo post partecipo a:</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQX9NkxXdY2yGX0zJ8lVYZKoPyIz4gQ98mYn0gnRJDR9Nt47JgPNk9vXfhgAPWyYIswsbQwGE3rgjKZJwYA3vT57_u2EvHrI8fZTslvOHvSmi_qQhUE0Cpm49rtOUcdcfsbgONRZVBtfg/s1600/01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="810" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQX9NkxXdY2yGX0zJ8lVYZKoPyIz4gQ98mYn0gnRJDR9Nt47JgPNk9vXfhgAPWyYIswsbQwGE3rgjKZJwYA3vT57_u2EvHrI8fZTslvOHvSmi_qQhUE0Cpm49rtOUcdcfsbgONRZVBtfg/s320/01.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-13177484898062638172018-01-20T09:31:00.002+01:002018-01-20T11:22:27.388+01:00Insieme (a Patricia) raccontiamo 29<div style="text-align: justify;">
È già arrivato il 20 del mese (e questo mi mette una notevole ansia per gli esami in arrivo e la totale e continua mancanza di concentrazione per lo studio) e, ovviamente, l'appuntamento con "Insieme raccontiamo" di Patricia Moll, del blog "<a href="https://hermioneat.blogspot.it/" target="_blank">Mirtylla's house</a>". Ho saltato quello di Dicembre, ma non potevo saltare il primo del nuovo anno. A proposito, ne approfitto per farvi gli auguri per il 2018 (stendiamo un velo pietoso sul mio inizio anno).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2oZ_U0ZTsOhrMhFxa3-ewOf8QgVMEIy-b-ME7kSX2eXrN5WCy8p9Swz6FdlK5exo2doAbIdffc4cwMTZq_EwaJ62Amuk-VuWGNYK-Zmn_YY7PhHL6bClH_ZVGvGTaVCb-6Bc1o6xTynua/s1600/nuovo+banner+IR+2018+giusto.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2oZ_U0ZTsOhrMhFxa3-ewOf8QgVMEIy-b-ME7kSX2eXrN5WCy8p9Swz6FdlK5exo2doAbIdffc4cwMTZq_EwaJ62Amuk-VuWGNYK-Zmn_YY7PhHL6bClH_ZVGvGTaVCb-6Bc1o6xTynua/s320/nuovo+banner+IR+2018+giusto.png" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le regole ormai le conoscete tutti, ma per un veloce ripasso le trovate <a href="https://hermioneat.blogspot.it/2018/01/insieme-raccontiamo-29.html?showComment=1516434251632&m=1#c3175161809685451350" target="_blank">qui</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Al solito, troverete l'incipit di Patricia in violetto e il mio finale in verde. Pronti? Ok, allora si comincia. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b>Quando si dorme </b><br />
<br />
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<b><span style="color: #674ea7;">Era sfinita. Stanchezza, stress, rompimento di scatole... non ne poteva più. Aveva solo voglia di riposarsi e dimenticare tutto e tutti almeno per un po'.</span></b></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<b><span style="color: #674ea7;">Si gettò sul letto al buio e fu allora che....</span></b></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<b><span style="color: #274e13;">sentì un rumore, come qualcosa che cadeva infrangendosi. Perfetto, ci mancava solo questa! Il gatto doveva aver fatto cadere qualcosa, forse un vaso.</span></b></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<b><span style="color: #274e13;">Cercò con la mano l'interruttore dell'abat jour, ma prima che potesse trovarlo, vide una piccola luce schizzare da una parte all'altra nella stanza. Ma cosa poteva essere? </span></b></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">Trovò l'interruttore e subito dopo sentì un nuovo "crash". Addio abat jour! Forse non era stato il gatto.</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">Prese il libro che aveva sul comodino e si mise in agguato. Appena la piccola sfera luminosa le passo di nuovo vicino a tutta velocità, sferrò un colpo secco con il libro. "Sbam!" Presa in pieno! </span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">Corse ad accendere la luce della stanza e si trovò davanti un esserino grande poco più di un pollice, con un grande cappello a punta sulla testa. </span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- Ohi, ohi! - esclamò lo gnomo. - Ma ti pare il modo? -</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- Ok, è ovvio che io stia facendo solo un buffo sogno. - disse lei fra sé e sé. </span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- I sogni non si prendono a librate, sai? -</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">Lei si scusò e fece notare all'esserino che lui, oltre ad averla spaventata, aveva rotto degli oggetti in casa sua. </span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- Ad ogni modo, chi sei? E cosa ci fai qui? -</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- Oggi hai salvato un cucciolo di cervo da una trappola, non è così? -</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- Sì, ma tu come lo sai? -</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- Semplice, noi gnomi siamo molto legati agli animali. Quello che hai aiutato oggi è un nuovo nato del mio gruppo familiare.-</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- Oh, capisco! - esclamò lei, sempre più convinta che si trattasse di un sogno. </span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- Ti siamo tutti molto riconoscenti. Hai un cuore buono, ma sei molto triste, per questo sono venuto ad offrirti la possibilità di venire con me. -</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">Le diede una piccola caramella colorata e sparì in un "puf" dicendo:</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- se vuoi fuggire da questo mondo così stressante, mangiala. Qualcuno verrà a prenderti. -</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">Si ritrovò sdraiata sul letto, ad occhi chiusi. Accese l'abat jour, che era ancora al suo posto, e si sedette sul letto a pensare. </span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">- Ma che razza di sogno...-</span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">Si guardò in mano e trovò la piccola caramella colorata. Rimase perplessa, per un momento, poi sentì bussare. Andò ad aprire e si ritrovò davanti un maestoso cervo maschio, dai grandi palchi. </span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<span style="color: #274e13;">Un attimo di esitazione e decise di farlo: prese il gatto con sé e mangiò quella strana caramella, pronta finalmente a fuggire da tutto e tutti. </span></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY559SdOTuvQtJBTO1_js8tI6lBtCjD1Ul1qR84oeUeBfsuFbISFdwWIMmiQYA5sdZgMIjKJiohJn-w94Id_g0xzIp3dlRLzn0a4KGg2d8CcMpK18cJyAUjlqX0Hu9bsXpaI65ecyi68I/s1600/20171230_144746-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1097" data-original-width="1600" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY559SdOTuvQtJBTO1_js8tI6lBtCjD1Ul1qR84oeUeBfsuFbISFdwWIMmiQYA5sdZgMIjKJiohJn-w94Id_g0xzIp3dlRLzn0a4KGg2d8CcMpK18cJyAUjlqX0Hu9bsXpaI65ecyi68I/s320/20171230_144746-1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ed eccoci qui, mi sa che questa volta ho superato un po' i limiti di parole. Mi perdonate? </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Io comunque, in attesa dello gnomo che venga a salvarmi, partecipo anche a:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjV3e5cjLJua7_l8UwxOcIqDhQMrGT8tOf9-oBGhoayW0MZux_AH4pKmxl6hKAOEgJBs1r5aCErbXYypiKuBqRVSdldVz1cMHfgLTdmsl4YdHcs8g2qrBaLl5WzrheEBo_DMKzngAQZsLU/s1600/01.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="810" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjV3e5cjLJua7_l8UwxOcIqDhQMrGT8tOf9-oBGhoayW0MZux_AH4pKmxl6hKAOEgJBs1r5aCErbXYypiKuBqRVSdldVz1cMHfgLTdmsl4YdHcs8g2qrBaLl5WzrheEBo_DMKzngAQZsLU/s320/01.png" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6FQBSqsbmyTQUco21VTwLDMDZbuoPx42EVBJpef-rXn6JGvwkEjkCZPFzzqMTk7EeQVJBK0ykxHskhM-7MTf7cE1LJJvZLfGA85Kd7BOvMK8ia9lCPSl9vXLPMCN1fI1lGyYUot8bWrA/s1600/FB_IMG_1516437902211.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="405" data-original-width="720" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6FQBSqsbmyTQUco21VTwLDMDZbuoPx42EVBJpef-rXn6JGvwkEjkCZPFzzqMTk7EeQVJBK0ykxHskhM-7MTf7cE1LJJvZLfGA85Kd7BOvMK8ia9lCPSl9vXLPMCN1fI1lGyYUot8bWrA/s320/FB_IMG_1516437902211.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-87719940272234985302017-12-10T16:30:00.000+01:002017-12-10T16:30:36.414+01:00Ospite inatteso <div style="text-align: justify;">
Il bello di un agriturismo in campagna è la possibilità di stare a contatto con la natura, animali compresi; meno bello è quando, controllando che nella struttura sia tutto a posto, si trova un pezzo di quella natura all'interno. Ben inteso, se andando in un agriturismo mi trovassi qualche bestiolina davanti, non mi scandalizzerei più di tanto, sapendo come funziona la vita in campagna, anzi, mi farebbe anche piacere, ma so bene che non tutti gli avventori la pensano come me. Per questo motivo, quando mio padre mi ha detto di aver trovato un "aspidello" (termine che usa, non ho capito perché, per identificare la biscia dal collare, tutt'altro animale) di una ventina di centimetri in una delle camere e non essere riuscito a farlo uscire, ho capito che era il caso di intervenire rapidamente, sia per il serpente, sia per gli eventuali avventori. </div>
<div style="text-align: justify;">
Già immaginavo cosa avrei trovato, ovvero un giovane biacco inferocito, che pensava di aver trovato un buon riparo per l'inverno. Così è stato. Ieri sono andata a cercare nella camera con un conoscente e lo abbiamo trovato ben nascosto in un angolo. Prenderlo non è stato possibile, perché il disgraziato, che appena disturbato ha fatto capire di non voler essere importunato, si era infilato mezzo dentro e mezzo fuori da un pozzetto elettrico. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrkhbw01s0jkRuKNna1qI6bK4aoIO1ysBqLjOR8nqFRTXjS1STfj-I58gfoCrymqdGqW75rdAUoE9FHhw0Pv0rmXftAzueWXLooAAe4Flu70jV1LCtV_74wrVOg_6Wm9cBBLujYcW-Z0w/s1600/20171210_155517.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="483" data-original-width="648" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrkhbw01s0jkRuKNna1qI6bK4aoIO1ysBqLjOR8nqFRTXjS1STfj-I58gfoCrymqdGqW75rdAUoE9FHhw0Pv0rmXftAzueWXLooAAe4Flu70jV1LCtV_74wrVOg_6Wm9cBBLujYcW-Z0w/s320/20171210_155517.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo aver tentato invano di prenderlo, con una discreta paura di fargli male, abbiamo rinunciato per ritentare stamattina, sperando che si spostasse in qualche punto meglio raggiungibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi l'ho trovato nel bagno, perfettamente allo scoperto, così sono riuscita a prenderlo immediatamente (e lui mi ha ricambiata con un bel morso, ma essendo così piccolo nemmeno si sente). Ci tengo a precisare che il biacco è aggressivo se disturbato, ma assolutamente non velenoso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjouGKQAst3ab767r3BMsjEYgY_0DZI6CDGjo7kc9zMrE3I5uAhcS_5zG67v6vXVL54Qf93wnqvEOYekaO9Tv4GruNrdh-1XZJr0Qaoo74kEWrYppLSqiDLCAbxDGuUIgVIkFdqYUANyAg/s1600/IMG-20171210-WA0013.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1196" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjouGKQAst3ab767r3BMsjEYgY_0DZI6CDGjo7kc9zMrE3I5uAhcS_5zG67v6vXVL54Qf93wnqvEOYekaO9Tv4GruNrdh-1XZJr0Qaoo74kEWrYppLSqiDLCAbxDGuUIgVIkFdqYUANyAg/s320/IMG-20171210-WA0013.jpeg" width="239" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bellissimo, vero? </div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque, l'ho messo in un cestino della carta per trasportarlo e assicurarmi che stesse bene e poi sono andata alla ricerca di un punto idoneo per liberarlo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWaxw36t83DM44h8Iw5DI0esMKvFD2C7oK0_fuYmm6IHDhw9k2SsUWS9ADlt4CRS-QLi7lbr-hYyGDSlvHGq-jCTkytuzFVgQKYqjN9_enz2L5FCvI-Hj2quKbJqs0SG8AfrXamIPlPCg/s1600/IMG-20171210-WA0015.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1196" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWaxw36t83DM44h8Iw5DI0esMKvFD2C7oK0_fuYmm6IHDhw9k2SsUWS9ADlt4CRS-QLi7lbr-hYyGDSlvHGq-jCTkytuzFVgQKYqjN9_enz2L5FCvI-Hj2quKbJqs0SG8AfrXamIPlPCg/s320/IMG-20171210-WA0015.jpeg" width="239" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pur non avendo gradito molto il mio intervento, devo dire che ha invece apprezzato la nuova casa scelta per lui. Spero che riesca a diventare un grosso biacco nero, divoratore di piccoli mammiferi, anfibi, sauri e altri serpenti (mangia anche le vipere, lo sapevate?), ma che d'ora in poi stia lontano dall'agriturismo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dove l'ho liberato? </div>
<div style="text-align: justify;">
Sotto un bell'ulivo, cercato e scelto fra tanti per le piccole cavità presenti, che possa fornirgli (almeno spero) un buon riparo dai predatori e un rifugio per il letargo invernale. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvVOC4423YW3b2Dm6kCl7YoTveOTO7kUV6rX7snHPOvxm2mYXG7x4oNwvqmXyGPE-qVwoRRPDpRVftJHCkj-LibqMoNN6Wdx5STkeCPk9g2_AFG53Y5F1USJgMXJ3eszltNT3YtuiTF04/s1600/Screenshot_2017-12-10-13-17-05.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvVOC4423YW3b2Dm6kCl7YoTveOTO7kUV6rX7snHPOvxm2mYXG7x4oNwvqmXyGPE-qVwoRRPDpRVftJHCkj-LibqMoNN6Wdx5STkeCPk9g2_AFG53Y5F1USJgMXJ3eszltNT3YtuiTF04/s320/Screenshot_2017-12-10-13-17-05.png" width="180" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiykk3AZsQu2T92_Mym2chfpN4uZwp45OUD1aKGqQuouJMyTirYArbwfGSrjXAWrFvomvm6tYDg8c0QewIzEGvxMd1uqORlsa8ZeNtMOxamazXQLL_A940QtZWBBd-fqX78yzgg3MJ-2OM/s1600/Screenshot_2017-12-10-16-24-05.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiykk3AZsQu2T92_Mym2chfpN4uZwp45OUD1aKGqQuouJMyTirYArbwfGSrjXAWrFvomvm6tYDg8c0QewIzEGvxMd1uqORlsa8ZeNtMOxamazXQLL_A940QtZWBBd-fqX78yzgg3MJ-2OM/s320/Screenshot_2017-12-10-16-24-05.png" width="180" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUT_bRwMNHfpmbPVBsNmH-XEdlR8bEgn6SJSesK-xrEmHRcUGo-3byFuyo394G2XbtQl854G7YCkmRcbyKHNjzXxS709sNspXhBJ1pwYQdym4kpwfJ9doLLCAcVBfd_wOxavATB19Yjqs/s1600/Screenshot_2017-12-10-16-24-17.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUT_bRwMNHfpmbPVBsNmH-XEdlR8bEgn6SJSesK-xrEmHRcUGo-3byFuyo394G2XbtQl854G7YCkmRcbyKHNjzXxS709sNspXhBJ1pwYQdym4kpwfJ9doLLCAcVBfd_wOxavATB19Yjqs/s320/Screenshot_2017-12-10-16-24-17.png" width="180" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-40249021543987694862017-11-29T20:37:00.002+01:002017-12-02T10:52:50.547+01:00Insieme (a Patricia) raccontiamo 27 - La scomparsa<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #274e13;">E ci risiamo: puntuale come le tasse (ma decisamente molto più piacevole) è tornato "<a href="https://hermioneat.blogspot.it/2017/11/insieme-raccontiamo-27.html?m=1" target="_blank">Insieme raccontiamo</a>" ed io me lo stavo perdendo, come al solito. </span></b><br />
<b><span style="color: #274e13;">Ormai conoscete le regole, per cui non le ripeterò. Vi lascio, invece, all'incipit di Patricia (in viola) e al mio finale. </span></b><br />
<b><span style="color: #274e13;">Buona lettura!</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><b>Si stava preparando il caffè pensando a cosa avrebbe dovuto fare per sistemare una determinata questione. La tivù era accesa come sempre, un sottofondo che ormai quasi non sentiva più.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><b>Improvvisamente il volume audio si alzò in maniera assordante. Si voltò. La tazzina le cadde dalle mani.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><b>C’era una sua foto sullo schermo. Una foto di tanti anni fa, quando ancora era una ragazza piena di speranze e carina.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><b>“Vi mostriamo la foto della ragazza scomparsa. Chiunque la vedesse è pregato di rivolgersi alle Forze dell’Ordine. Ricordiamo che è introvabile da ieri pomeriggio e che al momento della sparizione indossava blue jeans azzurri, felpa rossa con la scritta bianca my sweet love, scarpe da ginnastica blu. Risponde al nome di….”</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #38761d;">Il conduttore televisivo scandì bene il nome: "Daniela."</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #38761d;">Quella foto ritraeva certamente lei, non c'era dubbio, ma non ricordava affatto di averla scattata, né tanto meno di aver mai posseduto gli abiti descritti. E poi il nome era diverso, lei non si chiamava "Daniela".</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #38761d;">Tornò a fare attenzione alle parole dette in TV.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><b>"...un biglietto con sopra scritto: - </b><i>Colosseo 1974. 43 anni dopo, stessa ora.</i><b> -"</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><b>Quella scritta le fece balenare in mente un ricordo ormai assopito nel tempo, il pensiero di un sogno.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><b>30 novembre 1974, quarantatre anni dopo, ovvero l'indomani. Prese la giacca e corse in stazione. Comprò un biglietto per il treno notturno e partì, cercando di ricordare quel giorno di tanti anni prima.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><b>Il 30 novembre 2017, alle 9:45 in punto si trovava a Roma, davanti al Colosseo. Il punto esatto non lo sapeva, ma ricordava un centurione romano e si mise vicino ad un figurante. Il cuore le batteva forte in petto e si guardava intorno emozionata.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><b>"Ciao Elly!" Una voce alle sue spalle la salutò. "Ero certa che saresti arrivata".</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><b>Si girò e vide una donna identica a lei che le sorrideva. Teneva in mano una foto che rappresentava un uomo e una donna con in braccio due bambine identiche, Eleonora e Daniela, gemelle separate tanti anni prima, quando il 30 novembre una delle due era scomparsa vicino al Monumento senza lasciare traccia. Osservava attonita quella figura quando il suono di un clacson la fece sussultare.</b></span><br />
<span style="color: #38761d;"><b>"Abbiamo tante cose da raccontarci..." riuscì soltanto a dire.</b></span><br />
<span style="color: #38761d;"><b>La gemella annuì.</b></span><br />
<span style="color: #38761d;"><b>"Io non ho fatto colazione: prendiamo un tè da qualche parte, che ne dici?" </b></span><br />
<span style="color: #38761d;"><b>E si incamminarono insieme in mezzo alla folla.</b></span></div>
Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-41966774143921124312017-11-26T20:56:00.003+01:002017-11-26T20:56:53.613+01:00Quando l'ispirazione chiama<div style="text-align: justify;">
Quando l'ispirazione chiama, bisogna per forza rispondere. Per questo motivo l'altro ieri, dopo anni che fissavo un certo angolino del muro, ho deciso di tirare fuori colori e pennelli e cercare qualche bella immagine per prendere spunto. In questo modo ho trovato una foto di un assiolo con piumaggio intermedio fra il grigio e il rosso ed ho preso la matita per buttare giù la bozza.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNGH2CsVz5DKe7H_uMlT7oWLyqn-2K_MUCXmJz9RH8gZ1jFiGrxfKHUCnLnLOWN8Hg5Mg_7IGYh-hz_Q6sFXbOoQ29KFnklNylQRRsFu9wu7j1Ya8-qojqsWkreTWM4IZg-4bMBPrYDgo/s1600/20171122_152341.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNGH2CsVz5DKe7H_uMlT7oWLyqn-2K_MUCXmJz9RH8gZ1jFiGrxfKHUCnLnLOWN8Hg5Mg_7IGYh-hz_Q6sFXbOoQ29KFnklNylQRRsFu9wu7j1Ya8-qojqsWkreTWM4IZg-4bMBPrYDgo/s320/20171122_152341.jpg" width="180" /></a></div>
<br />
Peccato che sembrava decisamente più un gufo che un assiolo così ho provato a snellirlo un po'. Dopo la dieta dimagrante il risultato mi è sembrato decisamente più somigliante al piccolo strigiforme.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaKiDcl7dlCtby1B2BlJeUdWoFZtYGrHBOV-jL2rBwhZFoab1snxls0SlbnfG9gXRC0F9XR-aDuXNKg352iZs2RoUavkwS-R_FgqQFI87mhXkNm2E4zt5PIqv67hxZT_VgbnlvV-hU3AE/s1600/IMG-20171122-WA0021.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1196" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaKiDcl7dlCtby1B2BlJeUdWoFZtYGrHBOV-jL2rBwhZFoab1snxls0SlbnfG9gXRC0F9XR-aDuXNKg352iZs2RoUavkwS-R_FgqQFI87mhXkNm2E4zt5PIqv67hxZT_VgbnlvV-hU3AE/s320/IMG-20171122-WA0021.jpeg" width="239" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Essendo più o meno soddisfatta della sagoma, ho iniziato con i pennelli. Prima sono partita dalla cavalletta, poi sono passata ai particolari in nero e ai caratteristici occhi gialli. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMhZlE82G9qCiElmz6nSk_OBb-Yw4TEvR-GMxjURFSYce0oU0n1TBEcjKyGtLDOFnIXPEna1ag8nkBGc0bBHC55dTj1xXnKuz7eaQ1jsM8ETOXGBURds_MEXGFRu35zPtulPJuqPKROzg/s1600/20171122_164328.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMhZlE82G9qCiElmz6nSk_OBb-Yw4TEvR-GMxjURFSYce0oU0n1TBEcjKyGtLDOFnIXPEna1ag8nkBGc0bBHC55dTj1xXnKuz7eaQ1jsM8ETOXGBURds_MEXGFRu35zPtulPJuqPKROzg/s320/20171122_164328.jpg" width="180" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLnjL3J1MAkPNKF_ohlO0QT8oE5xOgAryOK6NF0S2qw4TmYD3IJmLcVP2kFkX77b5ZVhQrYcE1GO5o99hJfFlOG5unSlJuYcPKHcZBdfbmlM5PYlC2qKcPEEi31itH5xIC1FdsNie0J4E/s1600/IMG-20171122-WA0027.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1196" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLnjL3J1MAkPNKF_ohlO0QT8oE5xOgAryOK6NF0S2qw4TmYD3IJmLcVP2kFkX77b5ZVhQrYcE1GO5o99hJfFlOG5unSlJuYcPKHcZBdfbmlM5PYlC2qKcPEEi31itH5xIC1FdsNie0J4E/s320/IMG-20171122-WA0027.jpeg" width="239" /></a></div>
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L'effetto che ne deriva mi piaceva molto, ma ho preferito continuare con il piumaggio... E me ne sono pentita amaramente. Solo, quando sono passata al colore vero e proprio, mi sono resa conto di quanto sia effattivamente complessa la livrea di un assiolo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJSPe2XHHZP82c3-N2P_a89S6PlUTis3JWYTpy13wpdjZKthNI-F344miDYIS1vb6sys1KpkuG_Uz1dX0xXykmDSrDWeZh8eRDGviwaGaQKocCrAbzgYd3462GDAowjV2UJCkQ1H8LK5Q/s1600/20171122_200453.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJSPe2XHHZP82c3-N2P_a89S6PlUTis3JWYTpy13wpdjZKthNI-F344miDYIS1vb6sys1KpkuG_Uz1dX0xXykmDSrDWeZh8eRDGviwaGaQKocCrAbzgYd3462GDAowjV2UJCkQ1H8LK5Q/s320/20171122_200453.jpg" width="180" /></a></div>
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"Prima una base di grigio, poi il rosso, che non è tanto, o forse sì. Una pennellata qui, una lì, qui è più scuro, qui è più chiaro... oddio, che ho combinato??? Ah, no, giusto."</div>
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Più andavo avanti e più mi sembrava che non andasse bene. In fin dei conti sono un'auto didatta, non conosco le tecniche e nemmeno i colori. Mi tocca improvvisare.</div>
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Ecco, ancora un po' di rosso, poi passo alla coda e alle foglie.<br />
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Ma ho dimenticato un pezzo!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZzO8UWjOq_eff970tqUv25mEJQzp_oRcD-YGFf5C4ZE3pfMS2KZZiFQcY5OcwBxmpex9YoBlJyvzQNE-HeN2IDrat-j_VsRWaD-ckQRnFD0WNq9JaQO0kQaxMXyaGM3EZzPeiyHBa3XA/s1600/20171124_180217.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZzO8UWjOq_eff970tqUv25mEJQzp_oRcD-YGFf5C4ZE3pfMS2KZZiFQcY5OcwBxmpex9YoBlJyvzQNE-HeN2IDrat-j_VsRWaD-ckQRnFD0WNq9JaQO0kQaxMXyaGM3EZzPeiyHBa3XA/s320/20171124_180217.jpg" width="180" /></a></div>
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Ecco qui. Sostanzialmente è un gufo e non un assiolo ed è concettualmente sbagliato sia il pasto che il colore degli occhi. Mi sono inventata una nuova specie, l'assiufo, che mi guarda male appollaiato su un ramo di qualche pianta strana spuntata sul mio muro. </div>
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Diciamo la verità: ho il PC rotto ed ho dovuto guardare l'immagine dal cellulare, ingrandendo e rimpicciolendo l'immagine a seconda di ciò che guardavo. Probabilmente ho anche sbagliato pennelli e tecnica. Non l'ho ancora finito e sbaglierò ancora con le ombreggiature, comunque i risultati non mi sembrano tanto male per essere una principiante autodidatta, no?</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUuKbaL4nQVqVBLk8wpwsd5LxGlapVR_0ep72wzVbINveYpelVH963nloN6MdYfDmQX-CbuRqqjk-z3_urgoGTI1qDaS3bi8_bz9RQsmaKZgIwUzd-a7QRdq65v_HOlKpbhmrQDkwpsVg/s1600/20171126_205251.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUuKbaL4nQVqVBLk8wpwsd5LxGlapVR_0ep72wzVbINveYpelVH963nloN6MdYfDmQX-CbuRqqjk-z3_urgoGTI1qDaS3bi8_bz9RQsmaKZgIwUzd-a7QRdq65v_HOlKpbhmrQDkwpsVg/s320/20171126_205251.jpg" width="180" /></a></div>
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-86263342302510254262017-10-22T11:48:00.002+02:002017-10-22T11:48:15.423+02:00Il cane geloso e il cane attore <div style="text-align: justify;">
Avete mai avuto un cane che, quando ritiene che non gli stiate dando abbastanza attenzione, tira fuori acciacchi improbabili? La zampina che gli fa male senza una causa comprensibile, gli occhioni da cucciolo disperato che vi fissano, l'incapacità di alzarsi anche per fare la passeggiata, fino a quando non lo prendete di peso e lo mettete fuori di casa o magari, preoccupati, lo portate dal medico veterinario. Ecco che, nel preciso istante in cui ha la vostra attenzione (o quella del dottore) magicamente passa tutto. La zampa non gli fa più male e l'impossibilità tragica di mettersi in piedi scompare. Se poi in cambio c'è un biscottino, non ne parliamo proprio.</div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwDM18TQLtfxjIBiRtZG7AszHI4_Ljp3QT9zsOWVJdz8ZtIcPX1CrLFH3Kek6h2BdsQ8eXmBr4etm4jH0DtzNpAcxU5EPzRFKQnoncCBcq19YV_NpD0TlSjSMRAAKt1VKt0oWgSmssa2E/s1600/20171011_181237.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwDM18TQLtfxjIBiRtZG7AszHI4_Ljp3QT9zsOWVJdz8ZtIcPX1CrLFH3Kek6h2BdsQ8eXmBr4etm4jH0DtzNpAcxU5EPzRFKQnoncCBcq19YV_NpD0TlSjSMRAAKt1VKt0oWgSmssa2E/s400/20171011_181237.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">"USCIAMO?"</td></tr>
</tbody></table>
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<br /></div>
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In pratica non avete un cane, avete un drammaturgo greco pronto a interpretare la sua parte ogni volta che, per impegni o magari semplicemente perché siete stanchi e stressati e per un periodo vorreste solo rilassarvi leggendo a letto, il povero Fido decida che lo stiate trascurando troppo.</div>
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Ecco, questa è la descrizione di Ciro, il cane più paravento che esista. In realtà, il primo giorno in cui l'ho portato dal veterinario, questo me lo ha adocchiato in grande stile; mentre lo visitava l'ha detto! La frase fatidica per cui ora lo vorrei abbracciare forte, forte, forte, con lo stesso affetto di un boa con un topo, è uscita puntuale dalle sue labbra: "questi sono i cani che dal veterinario ci vengono solo per il vaccino!". Preciso come un cupo jettatore ha colpito il suo bersaglio, tant'è che il nuovo veterinario un giorno, l'ennesima volta che l'ho chiamato in poche settimane, mi ha chiesto perché il mio cane cercasse di suicidarsi. Ha avuto la rogna, l'otite e l'otite purulenta, un veterinario (sempre il signor fortuna della premonizione) gli ha beccato un nervo facendogli un'iniezione intramuscolo, ha sofferto di reni, in un giardino ha saltato un muretto facendo un volo di 4 metri, ha calpestato un'ape, è stato attaccato dalle vespe passando vicino a un nido, si è misteriosamente lesionato la cornea di un occhio, le ha prese svariate volte dai cani di alcuni parenti che fuggivano dal giardino (e una delle ultime volte gli è costata venti giorni di terapia), si è aperto un piede non ho mai capito come, ecc.</div>
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Ora, lo sapete perché <a href="https://naturachecicirconda.blogspot.it/2017/09/vegliando-il-cane-malato-non-si-sa-bene.html?m=1" target="_blank">ve l'ho raccontato in questo post</a>, il mio peloso partenopeo di nome, per non farsi mancare nulla, ultimamente è stato parecchio male per cause sconosciute (anche se alla fine ci siamo orientati su una Piroplasmosi), motivo per cui mi sono preoccupata a morte, già pensando a quale alberello piantare sulla sua tomba, anche perché pure il veterinario non era particolarmente ottimista. Fortunatamente, alla fine questa reincarnazione di sfiga canina, che nonostante tutto è il cane più buono del mondo, si è ripreso molto bene ed è tornato quello di prima. Il problema della malattia che sospettiamo (e per la quale al momento non posso fare il test sierologico per motivi di portafogli) è che c'è la possibilità di una recidiva, motivo per cui ovviamente siamo in allerta.</div>
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Inutile dire che il povero Otto, l'altro cane, ha ricominciato ad essere isterico. Il mio "diavolo rosso" è affetto da sindrome da privazione sensoriale, il che lo rende un fifone di prima categoria, tanto da diventare una pila elettrica sbavante e trenante anche se accendo la lampada delle zanzare (infatti l'ho appena dovuta spegnere, anche se mi stanno dissanguando). Per ovviare a questo fatto, abbiamo lavorato tanto con lo psicobaulogo (che sarebbe il veterinario comportamentalista, ma detto così non rende l'idea) per fargli superare la cosa cercando di fargli trovare in me la sua sicurezza, cosa che ha funzionato perfettamente. A dire il vero, anzi, ha funzionato pure troppo, tanto che alla fine sono finita dall'educatrice per cercare di renderlo più indipendente. Premetto che non ho potuto terminare le sedute, comunque in parte è andata bene, tanto che la sua collocazione spaziale preferita è passata da addosso a me a sempre addosso a me, ma con la differenza che almeno per un po' sono riuscita ad uscire lasciandolo in giardino senza dover giocare ad "1, 2, 3, stella" tutte le sante volte che metto il naso fuori di casa, situazione in cui lui mi segue ma appena si accorge che mi giro a guardarlo si blocca e fa finta di guardare da un'altra parte. Comunque il pianto greco appena provo ad uscire non glielo toglie nessuno.</div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9EKAm2t1YmWWsC8udNAYtc0BG4oKJsTiMAQRx5nkxuF53LvjBtAKwHkJ27bRSUQXU0AxlpOh0b9QoQoohWPcjtlzqCroANw5KsOdsXTLlISaaYQtjhAKOtBXZKuuvDCT9iim9hfs7Avo/s1600/20171016_172421.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9EKAm2t1YmWWsC8udNAYtc0BG4oKJsTiMAQRx5nkxuF53LvjBtAKwHkJ27bRSUQXU0AxlpOh0b9QoQoohWPcjtlzqCroANw5KsOdsXTLlISaaYQtjhAKOtBXZKuuvDCT9iim9hfs7Avo/s320/20171016_172421.jpg" width="180" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ferma su galline </td></tr>
</tbody></table>
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Per darvi un'idea di come Otto non sia assolutamente dipendente da me (leggasi "ironia"), vi faccio un esempio: quando ripasso una materia cammino e solitamente lo faccio intorno a un tavolo. Otto mi segue regolarmente passo passo per i primi 10 minuti, finché non capisce che non vado da nessuna parte e può rilassarsi sotto il tavolo, al centro, in modo da essere sempre equidistante da me senza mai però perdermi di vista. Se, per puro caso, cambio itinerario viaggiando avanti e indietro da una stanza all'altra, lui immediatamente si alza e ricomincia a seguirmi.</div>
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Ora, immaginate il legame patologico di Otto verso di me e traslatelo in una situazione in cui il 90% della mia attenzione è stata rivolta a Ciro per avere l'idea dello stato catastrofico in cui è andato a ritrovarsi lui, che normalmente non mi permette nemmeno di accarezzare gli altri animali perché si mette prepotentemente in mezzo. Nonostante questo è sopravvissuto allo stress, ma ha ripreso buona parte di quei comportamenti che eravamo riusciti a debellare, compreso il non farmi uscire di casa da sola. Attualmente, ha iniziato anche a zoppicare, motivo per cui è sotto stretta osservazione e, be', un po' più di coccole alla fine dei conti se le merita.</div>
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Ora, c'è da dire che tutti i miei animali mi sono particolarmente legati e tendono a seguirmi, tanto che mia madre mi ha soprannominata "San Francesco". Quando studio me li ritrovo tutti accoccolati vicino, ma Otto è quello che normalmente si becca anche il ripasso finale, guardandomi con quegli occhi fissi e la testa piegata di lato come a dire "ma che cose strane stai dicendo?". Normalmente comunque sono tutti svenuti nelle vicinanze ad aspettare che gli dia retta, anche se pure in quei periodi la mia mancanza la sentono.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhddzCS44kGOzLKcuVeJV83yw7qV_ptqiOj6H35pZI1jOLTzgedS_QEgNisvHOI3qatp1nVSR2UF2NQlPQE0cUc1KnnOhbKgjcLqo0i-j90pSKvIC7_rWWGDcRKE5A782EC3aBihOTuYrc/s1600/20170922_190949.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhddzCS44kGOzLKcuVeJV83yw7qV_ptqiOj6H35pZI1jOLTzgedS_QEgNisvHOI3qatp1nVSR2UF2NQlPQE0cUc1KnnOhbKgjcLqo0i-j90pSKvIC7_rWWGDcRKE5A782EC3aBihOTuYrc/s320/20170922_190949.jpg" width="320" /></a></div>
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Finisce tutto così? Manco per niente! </div>
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Caso ha voluto che per motivi di impegni e di stress cosmico, nell'ultimo periodo sia stata a casa poco e di conseguenza abbia dato poca confidenza ai miei pelosetti. Fra l'altro, con la stagione autunnale e sempre per gli impedimenti materiali di cui sopra, ho dovuto interrompere l'alimentazione umida per ricominciare con i croccantini, per cui Ciro si è ritrovato da iper coccolato e super viziato, con me che facevo la guardia perché gli altri animali non gli rubassero il cibo e una volta gli ho persino permesso di salire sul mio letto, a dover fare i conti con il ritorno ai croccantini e la condivisione delle attenzioni.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM5pjzzk7_7zovBhKSk1Lx4tuubUuXEj3rQuhAqtmji4tF3s8qpKZXTe-KcJVB0sOUFeTz20Iei_9s_rxJDvk7Hm0eqh2LUnEOVyIT6mcYNdm864LyxXhjVKO8k3YZO46X1rPOKSM4YBA/s1600/20170922_130237.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM5pjzzk7_7zovBhKSk1Lx4tuubUuXEj3rQuhAqtmji4tF3s8qpKZXTe-KcJVB0sOUFeTz20Iei_9s_rxJDvk7Hm0eqh2LUnEOVyIT6mcYNdm864LyxXhjVKO8k3YZO46X1rPOKSM4YBA/s400/20170922_130237.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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Dopo meno di una settimana di croccantini il commediante ha messo in pratica ciò che ha imparato in quasi 11 anni di infortuni: "Sto male = tante coccole e vizi". La zampa anteriore di Ciro, infatti, qualche giorno fa ha ricominciato a dargli fastidio... solo finché non si trattava di uscire fuori ad abbaiare contro qualche animale selvatico.</div>
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Ora, magicamente, dopo che ieri ho cominciato a massaggiare la zampa di Otto che invece zoppica da più giorni (e lui, di solito, non recita) e a stargli vicino per capire se ci siano altri sintomi, stamattina Ciro ha ricominciato a non poggiare la zampa posteriore, esattamente come faceva i primi giorni di malattia a settembre. L'unico problema è che lui zoppica SEMPRE da quella zampa o dall'anteriore destra quando cerca attenzione, per cui ora non si capisce se recita o se ha davvero dolore. Sicuramente per ora mangia e la temperatura è normale, inoltre non è improbabile che siano semplicemente acciacchi dell'età, ma nel frattempo qui si sta con il termometro a portata di mano ad assicurarsi che l'appetito non subisca diminuzioni e soprattutto a chiedersi se stia male davvero o meriti la nomination come miglior attore protagonista.</div>
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In ogni caso, lunedì una gita dal veterinario non gliela leva nessuno. </div>
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E voi avete mai avuto animali "attori" o super gelosi?</div>
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Poianahttp://www.blogger.com/profile/15719806795550558095noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4076839751690289006.post-84228617641652440452017-10-17T20:10:00.002+02:002017-10-17T20:10:22.479+02:00Dalla fantasia alla realtà: il Tasso <div style="text-align: justify;">
In "<a href="https://spiritidellanatura.blogspot.it/?m=1" target="_blank">Spiriti della Natura</a>", uno dei personaggi fino ad ora più nominati è la guardia reale Tasso. Ne ho fatto un ragazzo coraggioso, aggressivo e sfrontato, che non si tira mai indietro davanti al pericolo e che, anzi, quando ne ha l'occasione non manca di provocare l'avversario. Quanto c'è del vero tasso in questo? Ma soprattutto, cos'è il tasso?</div>
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Meles meles è un plantigrado abbastanza grosso e robusto, appartenente alla famiglia dei mustelidi, che per le sue dimensioni sembra essere uno dei più grandi rappresentanti della famiglia. Pur trattandosi di un animale piuttosto pacifico, se viene provocato può rivelarsi molto combattivo e aggressivo, tanto da essere incluso fra gli animali pericolosi.<br />
Il Tasso è un animale tozzo e pesante, con una testa piccola e allungata fornita di grossi denti aguzzi e decorata da una mascherina nera su fondo bianco, che parte dal labro superiore per raggiungere la base delle orecchie passando dagli occhi. Il corpo ha una lunghezza variabile fra i 60 ed i 90 cm (esclusa la coda che va dagli 11 ai 24 cm) ed è caratterizzato da un colore grigio, mentre gola, collo, petto e zampe sono neri. Le zampe sono corte e robuste e fornite di lunghi artigli ricurvi, atti a scavare ed utilissimi per la difesa e l'offesa. Il corpo è ricoperto da un mantello morbido, con fitto e caldo sottopelo; il pelo viene utilizzato per la produzione di pregiati pennelli da barba (mah!).<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_NDOJUUKfDJa_EGcMfFsscrp5uhk_yYMhgA5wKKGYUlvyWhsDLQjuPl6cgN5Mxef3oaUVHtI0HATqQBTN8cOTvlsJ_SCfLJvQXQIUnaWH4HHNeuBtAk9yolz9lRPEybiqQmlcF0bawn0/s1600/FB_IMG_1508263100069.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_NDOJUUKfDJa_EGcMfFsscrp5uhk_yYMhgA5wKKGYUlvyWhsDLQjuPl6cgN5Mxef3oaUVHtI0HATqQBTN8cOTvlsJ_SCfLJvQXQIUnaWH4HHNeuBtAk9yolz9lRPEybiqQmlcF0bawn0/s400/FB_IMG_1508263100069.jpg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tasso in attesa di essere liberato</td></tr>
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Il Tasso ha abitudini crepuscolari-notturne, mentre durante il giorno se ne sta tranquillo all'interno della sua tana, costituita da lunghe gallerie che collegano diverse camere all'interno delle quali stanno gli animali. La tana, che raramente può essere condivisa con animali di altra specie, come l'istrice o la volpe, presenta più sbocchi verso l'esterno, in modo da avere sempre un'uscita libera in caso di ostruzioni. In alcuni casi le diverse uscite possono essere utilizzate da più gruppi familiari che condividono la stessa tana. Le tane più vecchie possono avere anche estensioni ragguardevoli, con numerose camere collegate fra loro. Normalmente il gruppo familiare è costituito da 5 o 6 individui.<br />
Le abitudini alimentari del tasso sono onnivore e comprendono insetti, uova, piccoli mammiferi, nidiacei e carogne; la prevalenza dell'alimentazione, tuttavia, è costituita da vegetali, quali ghiande, frutta, cereali, tuberi, ecc.<br />
Nella mia regione, la tradizione vuole che la "melogna" (nome dialettale del tasso), si nutra quasi esclusivamente di mele, motivo per cui le carni sarebbero eccellenti. Sinceramente non tengo particolarmente a indagare sulle qualità organolettiche della specie, anche perché è annoverata fra quelle protette.<br />
Sicuramente è un animale dalle abitudini estremamente interessanti e che andrebbero approfondite. Io spero di avervi dato lo spunto per indagare un po' di più su questo simpatico e schivo animale.<br />
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Nella mia esperienza nel ho visti diversi e posso assicurare che non è fra gli animali che maneggio più volentieri (per non dire che mi fa proprio paura mettermici a contatto 😅). Ricordo che una volta mi hanno raccontato di un individuo che era caduto in una gebbia vuota o simili e quando è stato recuperato ha rotto il trasportino di metallo in cui era stato messo per il soccorso, liberandosene non appena tirato fuori. Il trasportino è ancora al cras e presenta le sbarre ripiegate.<br />
Quest'estate, invece, un individuo ferito è stato recuperato a San Vito sullo Ionio da un mio amico e gli ha spaccato la gabbia di metallo in cui lo aveva messo. Fortunatamente i segnalatori ne avevano un'altra. L'animale poi è stato portato al cras di Messina (perché quello dove sono volontaria io non lo ha preso per vari motivi sui quali sorvolerei) e da poco è stato liberato presso l'oasi WWF del lago Angitola, al sicuro dai bracconieri, si spera. È stata una bella soddisfazione, che condivido con voi tramite la foto del post. Purtroppo mi si è rotto il PC e non ho altro materiale fotografico a disposizione finché non riesco a recuperarlo dall'hard disk.<br />
In ogni caso, ora che avete conosciuto un po' l'animale che dite, il Tasso del mio racconto di fantasia gli assomiglia?<br />
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