Un puntino si libra alto nel cielo, poi ad un tratto richiude le ali e si butta giù in picchiata, come un missile; ha individuato uno stormo di colombacci e ci si scaglia dentro a 200... 210... 230... 300... la velocità aumenta a dismisura, poi l'uccello rallenta, vira e sale di quota per lanciarsi in un nuovo attacco. I colombi selvatici si difendono stando in gruppo e lui lo sa bene; si scaglia sullo stormo fino a quando uno degli sfortunati, spaventato e disorientato, non si stacca dagli altri e quella è la sua fine! Sul mal capitato, il rapace, scaglia il suo vero attacco, piombandogli addosso come un proiettile di penne e piume che lo uccide sul colpo. In seguito la spiumata ed il premio del cacciatore: il pasto!
È così che immagino la caccia del Falco pellegrino, il rapace più veloce al mondo nel volo in picchiata. Esso raggiunge l'incredibile velocità di 380 km/h; qualcuno pensa che possa anche superarla. Per il momento, a battere il nostro "proiettile", c'è un uccello un po' diverso, la Fregata, che scende in picchiata fino a 400 km/h. Come faccia l'uccello marino, non lo so sinceramente, ma so che anche il Pellegrino è stato selezionato per arrivare a questi numeri e per farlo, la Natura che non sbaglia mai, lo ha fornito di una serie di adattamenti: i suoi occhi sono protetti dalla membrana nittitante (o terza palpebra) trasparente, che l'animale richiude come schermo dall'aria e dal pulviscolo atmosferico, mentre il disseccamento di questi organi è evitato dalla lacrimazione densa; all'interno delle narici, invece, sono presenti dei tubercoli, che hanno la funzione di smorzare la velocità d'ingresso dell'aria, evitando che l'animale soffochi.
Madre Natura è grande e pensa proprio a tutto: siccome il rapace nidifica sulle pareti rocciose, lo ha provvisto di una livrea color ardesia, che gli permette di mimetizzarsi sulle rocce (anche se a vederlo non sembrerebbe); i giovani sono di colore rossiccio scuro. Il maschio e la femmina adulti si distinguono facilmente a causa delle dimensioni molto minori (fino ad un terzo) del primo rispetto alla seconda; nei rapaci, infatti, la femmina solitamente è più grande del maschio, anche se in alcune specie, come la Poiana, questa differenza non è significativa, né sempre presente.
Come detto, il nido viene costruito sulle pareti rocciose, ma scegliendo dei punti che possano essere raggiunti solo e soltanto da coloro che Dio (in qualsiasi modo vogliamo chiamarlo) ha voluto fornire di ali.
Come detto, il nido viene costruito sulle pareti rocciose, ma scegliendo dei punti che possano essere raggiunti solo e soltanto da coloro che Dio (in qualsiasi modo vogliamo chiamarlo) ha voluto fornire di ali.
Il Falco Pellegrino è monogamo e la coppia resta insieme tutta la vita. Entrambi si occupano della prole e quando i giovani sono abbastanza grandi per imparare a volare, i genitori gli impartiscono delle vere e proprie lezioni, insegnandogli poi a cacciare liberando una preda in volo ed invitando i figli all'azione (Danilo Mainardi docet).
P.S. Scusate la mancanza di fotografie, ma stranamente non me ne ritrovo. Rimedio con questi due bei video trovati su YouTube
P.S. Scusate la mancanza di fotografie, ma stranamente non me ne ritrovo. Rimedio con questi due bei video trovati su YouTube
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