Google+ La Natura che ci circonda: Riciclo per fumatori

venerdì 23 maggio 2014

Riciclo per fumatori

Ormai ovunque andiamo troviamo a terra mozziconi di sigarette e la cosa ci sembra assolutamente normale; per qualche astruso motivo, il gesto più naturale per la maggior parte dei fumatori, terminata la sigaretta, è quello di gettarne la parte rimanente, ancora accesa, al suolo, senza nemmeno preoccuparsi di chi stia passando o meno in quel momento (spesso e volentieri devo essere più veloce dei miei cani a metterci il piede sopra, per evitare che loro si brucino le zampe). Io mi chiedo se questi signori, molti dei quali sono animalisti ed ambientalisti, siano a conoscenza delle possibili conseguenze di questo gesto.
La "cicca" lasciata a terra, oltre a non essere un bel vedere soprattutto in spiaggia o nel verde, impiega diversi anni a degradarsi e comunque parte delle sue componenti, pur polverizzandosi, permangono nel terreno; le stesse possono, inoltre, essere ingerite dagli animali, che non sanno di che cosa si tratta, andando a causare avvelenamenti.
I miei amici fumatori non mi sopportano più, visto che li inseguo ovunque con bustine, bicchieri o altro, imponendogli di buttare i loro mozziconi in quei contenitori piuttosto che a terra; alcuni mi prendono in giro, altri apprezzano il gesto ed ormai stanno prendendo l'abitudine di farlo da soli (con mia enorme soddisfazione).
Non c'è strada, parco o spiaggia che non sia disseminata di tracce di fumatori incalliti; durante le pulizie delle spiagge risultano i rifiuti raccolti in maggiore quantità. Di sicuro la cosa migliore, anche per la salute, sarebbe smettere di fumare, ma siccome è difficile e molti non hanno nessuna intenzione di provare, quanto meno tentiamo di rendere meno inquinante questa malsana abitudine.
Un amico qualche tempo fa, mi ha fatto vedere dei "porta pillole" fatti con i tappi della bottiglia (l'idea quindi non è merito mio) e lì, con un po' di fantasia, mi è venuta l'ispirazione di creare dei posacenere portatili a partire dalle bottiglie vuote del latte; si impiegano pochi minuti, si ricicla la plastica ed in più non si buttano i mozziconi di sigarette a terra. Quando si rompe si può tranquillamente buttare, anche se cambiando la base può durare un po' di tempo, ma almeno nel frattempo si è inquinato un po' di meno.
Considerando che un mozzicone di sigaretta impiega dai 2 ai 5 anni per degradarsi e la plastica può impiegarne più di 100, forse vale la pena perdere un pochino di tempo.
Cominciamo (mi sento molto "ArtAttack")!

Non ci vuole niente, basta procurarsi:

  • 1 bottiglia di plastica vuota (preferibilmente del latte poichè il tappo è più largo);
  • 1 tappo di una bottiglia uguale alla precedente;
  • 1 foglio di carta stagnola lungo una quindicina di cm;
  • 1 uniposca colorato (facoltativo);
  • 1 taglierino o un paio di forbici.



Fatto?! "L'abbondante colla vinilica" per questa volta non serve, ma armiamoci comunque di un po' di impegno (non ne serve nemmeno tanto) e via!
Si prende la bottiglia e con l'uniposca si disegna una linea intorno alla circonferenza del collo a circa 1 cm dal tappo. Questo passaggio serve unicamente ad andare più dritti quando si taglia, ma non è necessario (se avete la mano ferma come la mia siete rovinati in ogni caso). 
Con il taglierino o le forbici, si taglia lungo la linea fino a staccare il tappo dal resto.



Disegnare una linea intorno al collo della bottiglia a circa 1 cm
dal tappo.

Con le forbici o il taglierino tagliare lungo la linea.

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Una volta fatto ciò, si prende il foglio di carta stagnola e si prendono le misure utilizzando il collo del nostro "posacenere" in maniera tale da ripiegarlo su se stesso, sia in lunghezza che in larghezza, per ottenere un quadrato di stagnola poco più largo del diametro del tappo; il foglio va ripiegato almeno 4-5 volte, per avere uno spessore tale da isolare la plastica dal calore della sigaretta ed impedirne lo scioglimento.


Prendere le misure per ripiegare la stagnola

Ripiegare il foglio d'alluminio almeno 4-5 volte per ottenere
uno spessore abbastanza alto.


Dopo aver ripiegato la stagnola, la si poggia sulla parte liscia (quella senza la chiusura a vite) e si ripiega sulle pareti; dopodichè si fa aderire uno dei tappi alla carta d'alluminio, per poi incastrarlo sfruttando anche lo spessore ottenuto dai diversi strati (bisogna fare un po' di forza, ma ci si riesce). Se, una volta inserito fino in fondo il secondo tappo, fuoriesce un po' del foglio, si può incidere con il taglierino o tagliare con le forbici e togliere la parte in eccesso.


Fare aderire la stagnola all'estremità senza chiusura.

Fare pressione con il secondo tappo sulla stagnola,
inserendo ed incastrando al suo interno il resto
della struttura.

Rimuovere la carta stagnola in eccesso



Una volta fatto ciò, si è ottenuto un posacenere portatile, utilizzabile sia per la cenere che per spegnere e conservare i mozziconi di sigaretta, in attesa di trovare un contenitore dove buttarli. L'apertura è, ovviamente, dal lato a vite; se si vuole si possono utilizzare tappi di colore differente per il fondo e l'apertura, oppure decorare in qualche modo uno dei due lati.

La stagnola consente di spegnere i mozziconi e la chiusura a
vite permette di conservarli fino a quando ce n'è la necessità. 

Una decorazione o due tappi di colore diverso, consentono di
distinguere rapidamente il lato di apertura da quello fisso.


Et voilà! Potete fumare in santa pace, senza nessuno che vi insegua per non farvi buttare i resti delle vostre sigarette a terra ed in più mostrando un segno di civiltà e di rispetto verso l'ambiente.
Colleghi, amici e parenti all'inizio ridevano, ma adesso stranamente tutti quelli che avevo fatto e portato in giro sono spariti.... per ricomparire nelle loro borse o tasche.
Con la parte che avanza della bottiglia, solitamente faccio dei portapenne, ma si possono fare anche dei vasetti o qualsiasi cosa vi ispiri la vostra fantasia.

Ora sapete come si fa; il prossimo passo è... smettere di fumare! ;)

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