Google+ La Natura che ci circonda: Petardi e fuochi d'artificio? No grazie!

sabato 1 novembre 2014

Petardi e fuochi d'artificio? No grazie!

Quanto sono belli i fuochi d'artificio! Sono bellissimi da ammirare, soprattutto quando li fanno sul mare, l'estate; è affascinante e romantico osservarli dalla spiaggia. Fino a qualche anno fa anche io li guardavo volentieri, ma poi ho cominciato ad acquisire consapevolezza sugli effetti che essi hanno sugli animali. I "botti di Capodanno", come i petardi sono una tragedia per chiunque abbia un cane, un gatto, un coniglio o altro animale che non sia un campione di coraggio. Persino i cani da caccia ne hanno paura. Ed i selvatici ancora di più.


Qualche anno fa, dopo una processione sul mare, ero con amici ad osservare i fuochi d'artificio, praticamente ipnotizzata perché eravamo alla distanza minima permessa, per cui era come esserci d'entro: uno spettacolo meraviglioso! D'un tratto, però, la mia attenzione è stata distolta dai fuochi ed attirata da qualcosa di piccolo che volava sfrecciando in mezzo alla folla; questo qualcosa ha interrotto il suo volo schiantandosi su una delle persone che era lì, come me, ad osservare lo spettacolo pirotecnico. Era un uccellino, che terrorizzato dai botti, aveva cominciato a scappare in preda al panico, senza nemmeno rendersi conto di dove andasse, tanto da prendere in pieno quella persona, che purtroppo non ha realizzato cosa fosse successo in tempo per bloccare la sua fuga; in quello stato non credo sia riuscito a sopravvivere a lungo. Quell'episodio mi ha fatto riflettere molto: conoscevo già gli effetti del forte rumore di queste splendide esplosioni sugli animali domestici, ma non lo avevo mai messo in relazione ai selvatici, che non hanno nemmeno accanto a loro un amico bipede a rassicurarli. Be', da allora ho dichiarato guerra a petardi, bombette e fuochi d'artificio, sperando che li aboliscano il più rapidamente possibile (speranza vana, ovviamente).


 A questi rumorosi intrattenimenti, che ogni anno causano la morte per infarto di centinaia di animali, sto cominciando a preferire di gran lunga la musica classica! E voi direte: "cosa c'entrano fra loro le due cose?" Normalmente assolutamente nulla, ma sono correlate dal fatto che ho due cani in casa, di cui uno in particolare, affetto da Sindrome da Privazione Sensoriale.
Il mio Otto ha vissuto i primi due mesi della sua vita in mezzo alla campagna, probabilmente isolato da tutti quei rumori tipici dell'ambiente cittadino, così quando è arrivato in città non era certamente un cuor di leone; la sua situazione già non molto semplice è stata poi peggiorata dall'atteggiamento da deficiente di un medico veterinario dai dubbi valori morali che ha finito di traumatizzarmelo, per cui al minimo rumore il mio "piccolo" peloso di 30 kg comincia a tremare come una foglia, piangere e sbavare, correndo da una parte all'altra in preda al panico. Se già questo non renda facile le passeggiate, il momento critico arriva nel periodo di Capodanno, quando la "guerriglia" non trova pace, né di giorno né di notte, ed il povero cagnone non riesce a rilassarsi. Ricordo che il mio gatto si nascondeva terrorizzato dietro il frigorifero e non c'era modo di farlo uscire, ed anche che qualche anno fa il coniglio di una mia amica morì d'infarto ed il cavallo di un collega si aprì il ventre cercando di saltare fuori dal recinto per scappare (fortunatamente lui è stato salvato, anche se l'intervento per rimettere tutto a posto è durato diverse ore della prima notte dell'anno).
Un giorno, vedendolo in preda ad una crisi di panico per dei fuochi d'artificio, ho deciso di chiamare il mio (nuovo) veterinario, chiedendogli di aiutarmi a trovare una soluzione, poiché il mio timore che Otto morisse d'infarto durante la notte di Capodanno aumentava sempre di più. Lui mi ha suggerito di rivolgermi ad un comportamentista per cercare di risolvere il problema insieme. 
Ora, all'idea di chiamare uno "psicologo di cani e gatti", come lo definisco affettuosamente, rimasi un po' perplessa, anche perché non ci credevo minimamente, ma alla fine provare sarebbe stato un semplice gesto d'amore per i miei cani, così gli ho telefonato. Scoprire che il mio cane è "malato" mi ha demoralizzata abbastanza, perché ho pensato di non avere alcuna possibilità di fargli passare questa paura tremenda per qualsiasi cosa faccia rumore; all'inizio aveva anche il terrore della macchina e soffriva di ansia da separazione. Comunque, seguendo i consigli del comportamentista (il cui geniale slogan è: "il tuo umano è problematico? Parliamone!"), ho scoperto che la maggior parte dei suoi problemi erano dovuti a me, o meglio, alla mia incapacità di gestire la situazione. Uscire con Otto era diventato uno stress, poiché lui non voleva nemmeno arrivare all'angolo della strada, ma subito tirava per tornare a casa, per cui puntualmente uscivo già nervosa e finivo per sgridarlo, tornare indietro, lasciarlo e continuare la passeggiata solo con Ciro. Grazie a Paolo (lo "psicologo"), i giochi che mi ha suggerito di fare con Otto, gli esercizi per fargli prendere fiducia in sé stesso, lo Xanax (prescritto perché eravamo troppo vicini a capodanno ma abbandonato subito), i fiori di Bach (che ormai uso solo in caso di assoluta emergenza), la Tundershirt, il contare fino a diecimila prima di "sbroccare" con il cane che mi stacca il braccio a suon di strattoni, e poi ancora grazie a taaanta, taaaaanta, taaaaaaaaaaaaaaaaaanta pazienza e ad un lavoro che dura da due anni, Otto sta finalmente migliorando e riusciamo a stare fuori anche per un'ora quando ho il tempo a disposizione, anche se ogni tanto ancora il panico ha la meglio e ricomincia a strattonare. Ora, tuttavia, so come comportarmi e questi attacchi non durano molto; inoltre il mio rapporto con lui è decisamente migliorato ed ha contribuito a farlo diventare più ubbidiente nei miei confronti. Chi lo conosce, il veterinario ed il comportamentista, hanno tutti detto che è diventato "un altro cane".
Ottimo, ma voi starete sempre pensando "in tutta questa storia, si può sapere cosa c'entra la musica?" Semplice, il diavoletto sta diventando bravo e siamo passati alla musico-terapia (come se già in città non mi considerassero pazza perché vado in giro saltellando e chiacchierando con il cane a suon di "braaaaavo", "truppi-truppi", "ci sono io, non avere paura!", ecc. ecc.) e devo dire che, a parte il lato positivo di farmi una cultura di musica classica, Otto sta apprezzando la cosa :)
Ho scritto questo post, sia perché oggi ho battuto un record, beccando in venti minuti di passeggiata, prima i petardi (con minaccia di "liberare i cani" contro sei ragazzini, che devo dire ha sortito il suo effetto), poi le bombette, ancora i fuochi d'artificio e per finire di nuovo i petardi ed avevo bisogno di scaricarmi per non scendere in strada a far ingoiare a qualcuno quei dannati aggeggi, sia perché oggi stesso, Otto e Ciro si sono calmati ascoltando la musica, messa appositamente per coprire il rumore dei botti.
So che, come me, ci sono tanti proprietari che non sanno dove sbattere la testa perché il loro cane è "ingestibile" e spesso e volentieri finiscono per arrendersi e liberarsene. Vi voglio solo suggerire di non mollare ma di dedicargli un po' di tempo ed informarvi bene; cercate un bravo comportamentista ed imparate come comportarvi con il vostro peloso, perché spesso non è questione di addestrare il cane, ma di capire noi stessi dove sbagliamo e come agire e, vi assicuro, che il vostro animaletto, cane o gatto che sia, vi ripagherà degli sforzi fatti! Diventiamo noi stessi i migliori addestratori dei nostri animali.
Chiudo con un "in bocca al lupo" e mandando un grattino dietro l'orecchio a tutti i vostri pelosi ;)





P.S. se potete, cercate di evitare petardi e fuochi d'artificio... ci sono tanti altri bei modi per festeggiare!

6 commenti:

  1. Dalle mie parti (Campania) i fuochi d'artificio vengono "sparati" praticamente ogni giorno

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    1. Buongiorno Antonio, grazie per il commento. Allora forse sarà una cosa che accomuna il sud?! Immagino la felicità di chi ha un animale domestico "coraggioso" come il mio.... xD

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  2. Buongiorno cara! Ho trovato il tuo blog per caso, vagando senza meta nei meandri di blogspot... ti devo fare i complimenti, davvero interessante! Riguardo a quello che scrivi dei botti, ammetto che abitando nella campagna veneziana i miei adorati gatti non ne sentono poi molto. Ma per una qualche ragione, quei pochi che sentono non sembrano dar loro fastidio. Capodanno scorso, gatta e gattini stavano tranquillamente acciambellati a dormire mentre il cielo si illuminava alla mezzanotte... So di essere molto fortunata!
    P.S. se hai voglia di vedere cosa faccio io, mi trovi qui: http://langolodellacasalinga.blogspot.it/

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    1. Buon giorno a te Monica e grazie del commento e dei complimenti, cerco di fare del mio meglio. Fortunatamente non tutti risentono dei botti, in effetti, anche i cani del mio ragazzo non fanno una piega ed anche loro vivono in campagna, anche se vicino al centro abitato. Chissà, forse quelli casalinghi sono più "mammoni" o forse è solo una coincidenza :)
      Ma certo, andrò molto volentieri a vedere il tuo blog, anzi, vado subito.

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  3. Sono d' accordissimo con te: i fuochi d'artificio sono molto belli e pittoreschi, ma meglio evitarli pensando al male che fanno ai poveri animali. La mia gatta la notte di Capodanno si nascondeva per ore, spaventata dai botti e non c' era modo di tranquillizzarla. Sono contenta che il tuo cane stia meglio grazie al bravo veterinario psicologo. A presto :-)

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    1. Ciao Daniela, grazie anche a te per il commento. Lo so, tranquillizzarli è un'impresa, ma alla fine quelli di casa, con tante tante coccole (ed un po' di "arruffianamento", diciamocelo) si riprendono. Se poi ci scappa anche il bocconcino appetitoso passa proprio tutto ;) però personalmente lo trovo uno stress...
      Buona serata e grazie ancora :-)

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