Google+ La Natura che ci circonda: Ripostando sul blog il post di un altro blog...

martedì 20 gennaio 2015

Ripostando sul blog il post di un altro blog...

Oggi faccio una cosa che mi ero ripromessa di non fare mai, ma che veramente questa volta merita. Copio ed incollo, esattamente com'è scritto (cambio solo la formattazione per adeguarlo al mio blog, ma lascio foto, link e fonti esattamente come sono), un post di Donatello Sandroni e per l'esattezza "Latte: quante idiozie in rete...". Secondo me merita molto, soprattutto visto il dilagante allarmismo/complottismo che si sta espandendo sempre di più e sempre più velocemente sul web a proposito di questo nobile alimento. Questo post tratta solo uno degli attacchi che sono stati fatti al latte... altri li avevo già trattati io (per l'esattezza il pus ed i numerini sulle confezioni) , in breve, nel periodo iniziale della mia attività di blogger (che poi sono stati uno dei motivi che mi hanno spinta ad aprire un blog). Ovviamente l'autore è stato informato e mi ha dato il permesso a ribloggare.
Vi lascio quindi a quanto scritto da Donatello; buona lettura.

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Posted on settembre 5, 2014 by donatello


Latte? Se vi piace e lo tollerate bevetelo pure con serenità, perché quanto di male è stato detto su questo alimento nel migliore dei casi è un’esagerazione, nel peggiore è una bufala vera e propria. Ovviamente, come ogni altro alimento anche il latte ha pregi e difetti, valori e limiti. Ma per favore, basta credere a ogni stupidaggine priva di fondamento…



L’esercito anti-zootecnia risulta schierato su più fronti, tutti uniti però da un unico denominatore comune: la disinformazione. Se da un lato ci sono i pasdaran che premono per il bando delle carni, dall’altro vi sono i pasionari della messa all’indice di latte e derivati. Le accuse sono sempre le medesime, ovvero l’ambiente, l’etica, la salute e perfino l’antropologia.

Vi sono diversi articoli che fanno da contro altare alle loro argomentazioni e quindi lancio un invito a leggerli, ora o in un secondo momento: sono una stringata selezione fra le molteplici fonti citabili, soprattutto pensando ai ponderosi libri di testo universitari di fisiologia, anatomia, antropologia, etologia, morfologia, biochimica e citologia. Per questi ci vorrebbe però qualche anno di tempo per leggerseli tutti e, soprattutto, per capirne i contenuti e farli propri. In attesa che questo tempo arrivi, i link elencati alla fine del pezzo potranno forse risultare utili comunque. Almeno si spera…

In questo, di articolo, si focalizzerà quindi solo su un punto, ovvero la fandonia per la quale l’Uomo sarebbe l’unico “animale” a cibarsi di latte di altre specie e per giunta lo farebbe in età adulta. Come se ciò fosse di per sé scandaloso e inconcepibile. Nei tempi in cui la gente viveva nel pieno del Boom economico post-bellico il latte era addirittura visto come status simbol, essendo ritenuto un alimento prezioso. Perfino la mano di Fellini diresse un cortometraggio in cui il latte era presentato come alimento principe, per i bambini ma non solo. La fame, si sa, evita spesso che nascano paturnie. E di fame all’epoca dello spot felliniano ce n’era parecchia. È semmai il benessere (e la noia ad esso collegata) a scatenare il virus della menzogna antiscientifica. Della bufala, per dirla in parole più moderne.

Una fra le baggianate più demenziali è quella che vorrebbe l’Uomo moderno come un Essere ormai “deviato” da stili di vita innaturali ove, orrore e raccapriccio, Egli si nutrirebbe anche da adulto di latte. E pure di altre specie, si aggiunge. Fa già sorridere a questo punto l’idea di andare al supermercato a cercare latte umano per fare colazione. Tali campagne anti-latte vengono propalate preferenzialmente su web, ovviamente. È soprattutto in rete, infatti, che è dilagata l’illusione che “uno valga uno” e quindi anche l’ultimo degli ignoranti pensa che le proprie opinioni in materia di scienza valgano quanto quelle di un docente universitario. Fra le molte bizzarrie che circolano su internet si è quindi deciso di citarne una che risultasse emblematica di quanto detto sopra, ovvero l’immagine sotto riportata. In essa si vede un uomo adulto travestito da poppante che sovrasta due affermazioni che già di per sé sono tutto un programma.




Prima però di spiegare perché queste frasi sono del tutto farlocche, ho ritenuto utile caricare nell’articolo alcune prove fotografiche di quanto l’Uomo sia tutt’altro che l’unico “animale” a gradire il latte, anche da adulto, perfino quando esso provenga dalle mammelle di altre specie.



L’Uomo è l’unico “animale” a bere latte di altre specie? Non su questo Pianeta


L’esordio spetta a una fotografia molto famosa, non certo unica nel suo genere, in cui dei gatti adulti sembrano in fila per bersi il latte tiepido direttamente dalle mammelle della bovina





Per par condicio, anche i cani sembrano gradire il latte bovino, anch’essi da adulti…


... e ciò succede in Occidente come in Oriente…




Nulla di strano quindi che un gatto possa attingere latte perfino da una cagna, sfatando in tal modo due miti in una volta sola…


La generosità dei cani, del resto, è risaputa da tempo


E dopo aver parlato di cani e di gatti, potevano forse mancare dei ratti? Anche i roditori a quanto pare non disprezzano nutrirsi di latte. E sembrano tutto tranne che cuccioli


Anche fra erbivori pare esservi una certa solidarietà interspecifica…


… e la benevolenza bovina pare essere riservata anche ai cuccioli d’Uomo


A onor del vero, pare che questa benevolenza non sia esclusiva degli animali, vista la disponibilità di questa donna ad allattare un maiale


In questo caso, il latte di un onnivoro finisce addirittura nella bocca di un erbivoro

Quando perciò vedrete circolare messaggi fuorvianti e demenziali sul rapporto Uomo-latte, magari ricordatevi di questa piccola fotogallery. Perché per capire che la prima immagine caricata è priva di senso non serve essere professori di fisiologia o dei nutrizionisti: basta fare una navigata su Google…



Bere latte in età adulta è normale



Contrariamente a quanto sostengono alcuni suoi detrattori, il latte è un alimento ricco. Non a caso viene utilizzato dai mammiferi per sfamare i propri piccoli e accelerarne lo sviluppo rafforzando al contempo le loro difese immunitarie. Poi però fra i 5 e i 10 anni una gran parte delle persone tende a perdere la capacità di digerirlo. Alcune di esse possono stare proprio male se lo bevono. Una percentuale variabile della popolazione umana può invece continuare tranquillamente a goderselo, se gli va, ovviamente. Prima lezione quindi da imparare: non siamo tutti uguali e ogni generalizzazione risulta pertanto insensata. Ma perché si osserva tale disparità?

Come riassunto egregiamente da Dario Bressanini nel suo libro “Le bugie nel carrello”, edito da Chiarelettere, la capacità di produrre l’enzima lattasi, e quindi di digerire il lattosio, è conferita dall’attività di un singolo gene posto sul nostro secondo cromosoma. In alcuni di noi esso si spegne con l’età, fino a non funzionare più. Quindi, se il vostro gene per la lattasi si è addormentato, niente latte per voi. È meglio. Ma questo fenomeno si presenta in modo alquanto difforme sul Globo. Nei Paesi nordici come quelli scandinavi, per esempio, vi è una percentuale di adulti capaci di produrre lattasi compresa fra l’89 e il 96%. Non solo la latitudine influisce, però, dato che in Africa si può osservare come il 92% dell’etnia Tutsi produca lattasi, mentre solo il 2% del popolo Bashi può fare altrettanto. I primi possono quindi bere allegramente tutto il latte che vogliono, i secondi no.

Digerire latte è perciò un fatto in buona parte genetico-evolutivo. La mutazione che impedì al gene in questione di spegnersi con l’età, del resto, è solo di poche migliaia di anni fa. Chi porta il gene mutato possiede quindi la capacità di digerire latte a vita. E bene anche. Chi invece possiede il gene non mutato, pace? Forse, ma anche no: alcuni studi avrebbero dimostrato che pure la flora intestinale può selezionarsi in modo da permettere all’organismo di digerire lattosio anche in assenza di lattasi endogene. In altre parole, a digerire per noi ci pensano a volte dei batteri. Questo consente a molte persone di bere latte in età adulta anche se il loro gene specifico per la lattasi non funziona più. Non sapranno quindi mai se il loro gene funzioni o meno. Meraviglie della genetica e delle lezioni di Charles Darwin in materia di evoluzione.

Ecco perché bere latte da adulti non è affatto strano, né tantomeno innaturale. A meno di considerare innaturali i batteri e i nostri stessi geni, oppure di considerare innaturali le mutazioni spontanee su cui si è poggiato il cammino che dagli ominidi ha condotto all’Uomo moderno.

Che poi l’Uomo abbia fatto del latte un alimento di tipo “industriale”, mentre gli altri animali no, beh, ciò non deriva certo dalla tanto vagheggiata corruzione morale e intellettuale cui l’Umanità sarebbe andata incontro in tempi recenti. La capacità dell’Uomo di ottenere dagli animali il latte di cui nutrirsi dipende solo dalla sua intelligenza, la quale gli ha permesso di ingegnarsi fino a sfruttare ogni tipo di risorsa presente sul Pianeta. A volte magari esagerando pure, con lo sfruttamento. Ma questo è un altro discorso.

Se quindi non ritenete normale che un uomo adulto beva latte, non dovreste trovare naturale nemmeno che coltivi gli alberi da frutto anziché viverci sopra come facevano i suoi antenati ominidi. Nemmeno dovrebbe apparire naturale quel bel paio di jeans che gli coprono le natiche, o quel cappello di lana o di pile che lo protegge dal freddo d’inverno. Anche i condizionatori per l’aria non sembrano essere particolarmente diffusi nel Regno animale al di fuori dell’Homo sapiens, come pure le automobili, le canne da pesca, i treni, gli ascensori, la pizza e la ratatouille di verdure. Già, perché anche la cottura dei cibi è una prerogativa tutta umana, dal momento che solo l’Uomo ha capito come soggiogare il fuoco per rendersi la vita più facile e comoda.

Accettate quindi il fatto di essere Uomini, con tutti i pro e i contro che ciò comporta. Poi fate pure le vostre scelte alimentari. Ma che la si pianti di raccontare baggianate prive di alcun senso storico, fisiologico, nutrizionale e perfino antropologico. Come già detto e ripetuto allo sfinimento, ognuno è infatti libero di scegliere come alimentarsi: motivi di gusto, di salute, ma anche etico-soggettivi. Ma per favore, se il latte vi sta antipatico non andate a raccontare stupidaggini su questo alimento, perché possedere il gene per la menzogna è molto peggio che possedere quello per la lattasi…



Bibliografia:



Per chi crede a “The China Study”https://giornalismocomunicazione.wordpress.com/2014/07/17/per-chi-crede-a-the-china-study/ (leggasi soprattutto il paragrafo sulle caseine)

Un’insalata salverà il Mondo? Spiacente: no.https://giornalismocomunicazione.wordpress.com/2014/06/29/uninsalata-salvera-il-mondo-spiacente-no/ (Se la zootecnia è il male dei mali anche per l’Effetto Serra, perché non vi è correlazione su base nazionale fra emissioni pro-capite di CO2 e capi di allevamento allevati pro-capite?)

Favole fra i tulipanihttps://giornalismocomunicazione.wordpress.com/2014/06/29/favole-fra-i-tulipani/(Perché le speculazioni retoriche su cibo e acqua per tutti, se diventassimo vegani, sono da considerare solo sterili “conti della serva”)

Latte e autismo: ultima frontierahttp://agronotizie.imagelinenetwork.com/zootecnia/2014/06/16/latte-e-autismo-ultima-frontiera-per-ora/38587 (Siamo certi che al cervello non sia la carenza di latte a fare male?)

Il latte http://www.dietcuriosity.it/latte/ (sintesi egregia sull’argomento latte)

Puntata di “Patti Chiari” (televisione svizzera) su intolleranze, naturopati etc.




Libri consigliati:



Dario Bressanini: “Le bugie nel carrello”. Ed. Chiarelettere. A pagina 142 sono riportati anche diversi riferimenti bibliografici a sostegno di quanto sopra esposto.





16 commenti:

  1. Ciao, non bevo il latte caldo perchè non mi piace, preferisco quello freddo. Se mi serve in cucina lo uso senza problemi.
    Chiusa questa piccola premessa, sono estremamente convinta che alla gente faccia molto più male l'estremismo del latte o della carne.
    Purtroppo ci sono persone che sono convinte di una cosa e nn accettano assolutamente che qualcun altro la pensi diversamente.
    Non vogliono bere il lattte? Liberi di farlo. Ma eprchè considerare delinquenti e assassini gli altri non capisco!!!
    Condivido quello che avete scritto.
    Patricia

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    1. Ciao cara, è bello sentirti :)
      A dire il vero la tua stessa domanda me la sono sempre posta anche io... non vedo che bisogno ci sia di rompere l'anima a tutto il mondo se non si condivide una scelta alimentare. Ognuno sarà pure libero di mangiare quello che gli pare senza necessità di convincere gli altri, no?
      Dal canto mio mangio tutto variando la dieta e non credo di dover convincere nessuno che il mio stile alimentare sia quello corretto.... io ne sono convinta, ma se poi un altro non è d'accordo saranno pure fatti suoi!
      Un abbraccio e a presto
      Vale

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    2. Ciao Vale,
      anche noi cerchiamo di mangiare di tutto un po' senza problemi perchè cci pare che l'alimentazione debba essere varia.
      Non rompiamo l'anima però a chi la pensa al contrario. Nn vedo perchè quindi debbano farmi sentire un'assassina solo perchè mangio una bistecca.
      Massima libertà per tutti, anche per me però!
      Ciao bella! Buona serata!

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    3. La prossima volta invitami che facciamo le "assassine" insieme ;) ad una bella bistecca non dico mai di no (salvo alla carne di maiale, perché l'ho mangiata fino alla nausea).
      Grazie, buona serata anche a te :*

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    4. Prossima braciolata affare fatto!!!
      Un bacione!

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  2. Io sono una folle! Dopo anni di rinunce, ho scoperto il latte di capra che non mi causa fastidi di alcun tipo! E lo bevoooo!
    Sono una brutta persona??? XD

    Molto interessante il post!
    Ciao ^^

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    1. Ciao Glò :)
      si, si, si, veramente una bruttissima persona :D il latte di capra non l'ho mai assaggiato, ma mi hanno detto che è buonissimo (oltre al fatto che dovrebbe essere più digeribile). In compenso ne abbiamo usati ettolitri per crescere il capriolo del post "storia di un capriolo", che senza di quello sarebbe allegramente passato a miglior vita. Noi siamo persone spregevoli, dunque, perché non solo beviamo (io raramente perché non mi piace) latte di altre specie ma lo diamo anche agli animali (come minimo avremmo dovuto mungere una femmina di capriolo :'D).
      A presto cara :)

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  3. La scena del maialino allattato mi pare tratta dal film Mondo Cane (che non parlava affatto del caso in questione, era una scena che descriveva tutt'altra situazione).
    In ogni caso, è vero che ultimamente si fa sempre del terrorismo verso gli alimenti.
    Io purtroppo non sono mai stato troppo tollerante al latte in sé (per fortuna non mi succede nulla coi derivati). Ogni tanto desidero una bella tazza di latte e biscotti, o cereali. Mi viene il mal di pancia una volta su tre. E' un rischio che amo correre.
    Però, latte di riso e di mandorla non mancano mai. Moda? No, semplicemente mi piacciono tantissimo^^

    Moz-

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    1. Ciao Moz :D non ho visto quel film, quindi non posso confermare o confutare la tua affermazione.
      Mi dispiace per la tua intolleranza al latte; hai provato quello di capra? Spesso chi è intollerante al vaccino può bere senza problemi quello caprino. Il latte di riso non l'ho mai assaggiato, mentre quello di mandorla mi piace un sacco.
      Buona serata ^_^

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    2. Sì, ho bevuto più volte quello di capra.
      Comunque no prob, preferisco godermi il latte poche volte ma sapere che mi piacerà :)
      Il latte di riso è molto buono, ma mai come quello di mandorla... **

      Moz-

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  4. Non capisco perchè chi non mangia carne e non beve latte per scelta etica debba trovare giustificazioni diverse da quelle morali. Non voglio mangiare carne perchè non voglio rendermi partecipe dell'uccisione di altri esseri viventi mi pare che basti ed avanzi, così lo stesso discorso vale per il latte, non voglio berlo perchè non voglio partecipare allo sfruttamento degli animali.
    Tra scie chimiche e regimi alimentari strani il web è pieno di disinformazione.
    Sono prevalentemente vegetariana, non cucino mai carne il latte lo uso ma non ne abuso, so che le vacche da latte sono estremamente "sfruttate" tanto da avere ormai una vita produttiva e riproduttiva estremamente più breve rispetto alle consorelle di un tempo, ma questo non giustifica il raccontar baggianate al fine di convincere qualcuno a rinunciare agli alimenti di origine animale.
    Bel blog Poiana.

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    1. Ciao Vera, ti ringrazio molto sia per il commento che per esserti iscritta al blog ed ancora per l'apprezzamento. Con questo commento ti sei meritata tutta la mia stima, perché la penso esattamente come te e per la schiettezza che dimostri. Basterebbe dire le cose come stanno e fare le proprie scelte in base alla propria etica, discutendone con chi la pensa diversamente, perché no, ma senza necessità di fare falsa informazione. Io non sono vegetariana, ma cerco di rifornirmi dai piccoli allevamenti allo stato semi brado, perché detesto gli allevamenti intensivi, mi danno proprio la nausea. Le uova le prendo dal mio piccolo pollaio con le galline allevate a terra e libere di razzolare ed il latte non lo bevo comunque, perché non mi piace, oltre a non apprezzare la mostruosa selezione fatta per queste bovine. Tuttavia non trovo corretto inventare storie come il pus, la ripastorizzazione o, questa è l'ultima che ho sentito, le mestruazioni come sistema del corpo per disintossicarsi, per giustificare le proprie scelte.
      A presto Vera e grazie ancora :)

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  5. Una volta a me è stato proprio fatto questo discorso che tu hai smentito e io non sapendo le questioni genetiche che vi stavano dietro e constatando solo che diverse persone non digeriscono il latte pensavo avesse un senso, ma ovviamente non mi sono votata alla causa perché a me questi discorsi preconfezionati solitamente non convincono mai sino in fondo... ed infatti ecco che oggi leggo questo post!! :D
    Mi è piaciuto molto!!
    Complimenti Poiana!

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    1. Ciao A.H.V. grazie infinite per icommento. A dire il vero i complimenti in questo caso non vanno a me ma a Donatello Sandroni; io per una volta mi sono limitata a fare un "copia-incolla" (autorizzato), proprio perché anche io ho apprezzato molto il post. Anche a me questo tipo di discorsi viene fatto in continuazione e finisce sempre che durano ore... ormai mi sono rassegnata.
      Spero di poter leggere presto un altro tuo apprezzatissimo commento; intanto ti auguro una buona notte


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  6. Grazie Vera! Finalmente una persona civile con la quale si può parlare e ragionare.
    Non ne posso più di leggere che sono un'assassina perchè mangio carne.
    Buon pomeriggio a te e alla padrona di casa!

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    1. Buon pomeriggio a te Patricia :D è bello rileggerti ^_^

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