Google+ La Natura che ci circonda: Chi ha paura del bruco cattivo?

venerdì 6 marzo 2015

Chi ha paura del bruco cattivo?

Rieccomi qui! Credevate di esservi liberati di me, vero? Invece no! Sono ancora qua a scocciare; di nuovo in pista, si fa per dire, perché la sessione d'esame non è ancora finita. Tuttavia mi prendo il tempo necessario per scrivere questo post, in quanto proprio oggi mi è arrivato un messaggio che mi ha fatto tornare in mente un argomento importante. L'sms diceva: "Buongiorno  cugi, occhio se porti i cani in villa perchè c'è  la processionaria". In realtà lo sapevo già, ma per qualche motivo non avevo pensato alla comunicazione per via informatica. Sono quindi ripartita con le mie ricerchine e non vi dico che felicità nel rendermi conto che quella bellissima falena che quest'estate ho trovato morta a casa a mare era, con ogni probabilità, un adulto di processionaria, che credevamo di aver eliminato negli anni passati...

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c8/Traumatocampa_pityocampa01.jpg


Perché, piuttosto, la mia cuginetta si è presa la briga di avvertirmi che c'è la processionaria? E cosa c'entrano i cani? Ma soprattutto, che cos'è la processionaria e perché va eliminata?
Mi verrebbe voglia di rispondere "a queste ed altre domande risponderemo nella prossima puntata", ma in realtà l'articolo è appena cominciato, quindi dovrò dilungarmi ancora un po'.
Ma andiamo con ordine rispondendo prima di tutto alla terza domanda. 
La Processionaria è un lepidottero con abitudini crepuscolari-notturne, non particolarmente colorato o appariscente, ma che io trovo ugualmente molto bello. Deve il suo nome all'abitudine dei bruchi di muoversi in fila indiana. L'adulto è piuttosto grande (3-4 cm), con una breve vita di 1 o 2 giorni ed è una falena innocua, se non per la capacità di secernere, se disturbata, un liquido urticante come protezione. I problemi più seri si hanno con la sua forma larvale: il bruco. Questo non è né poco appariscente né, tanto meno, innocuo. I bruchi delle processionarie, infatti, sono "pelosi" e si muovono formando "processioni" anche abbastanza lunghe, che li rendono molto ben identificabili su un terreno spoglio. Le setole che le ricoprono, sono altamente urticanti e possono causare lesioni fastidiose poco o molto gravi, pericolose soprattutto se a contatto con le mucose.
Ricordo che una volta, all'università, un signore che lavorava lì pensò bene di bruciare un nido di processionaria; l'idea era giusta, nel senso che è un'operazione che in effetti si attua, soprattutto in relazione al fatto che c'è l'obbligo di intervento nei confronti di questo insetto, ma il signore lo fece in orario accademico, mentre eravamo ancora tutti in giro. Io ero fuori insieme a dei colleghi ad aspettare la lezione successiva e, per tre giorni consecutivi, portai addosso i risultati del "falò": i "peletti" dei bruchi vennero portati via con il vento, finendo addosso a chi era nelle vicinanze, dando come conseguenza un fastidioso eritema, fortunatamente non grave, almeno nel mio caso.

Certo, normalmente non sono d'accordo con il bruciare dei nidi, ma in questo caso, come già detto, la legge obbliga ad intervenire per distruggere i lepidotteri (Decreto Ministeriale 30.10.2007, pubbl. in G.U. 16 febbraio 2008, n. 40.). Questa necessità nasce dal fatto che le processionarie sono parassiti!
In Italia le specie più comuni di processionaria sono quella del pino (Thaumetopoea pityocampa) e quella della quercia (T. processionea). Il ciclo biologico e la struttura degli adulti e delle larve sono simili in entrambe le specie, motivo per cui mi dilungherò solo sulla prima.

La processionaria del pino è considerata una delle principali cause di impedimento all'estensione delle pinete mediterranee, nonché uno degli insetti più distruttivi per esse. Non colpisce unicamente i pini, per quanto essi siano gli ospiti d'elezione, ma si trova occasionalmente anche su larici e cedri o ancora su noccioli, castagni, ciliegi, faggi, e betulle. Attacca preferibilmente alberi giovani o comunque di età media.
Durante i mesi estivi, la processionaria si trova sottoterra, nello stadio di crisalide (che normalmente dura circa un mese, ma può protrarsi anche per qualche anno), per emergere dal suolo al termine dello sviluppo sotto forma di falena e cominciare la ricerca del luogo adatto per la deposizione delle uova (fino a 300). Dopo non meno di un mese dalla deposizione, le uova si schiudono e ne fuoriescono le larve, che fin da subito possono cominciare a cibarsi degli aghi della pianta ospite. Le larve causano defogliamenti dei rametti e, una volta "spogliato" completamente quello su cui si trovano, si spostano in fila indiana su quello successivo, continuando il loro errare fino al periodo invernale. Per affrontare i mesi freddi, poi, i bruchi formano un nido stabile, dal quale fuoriusciranno a primavera per continuare il loro ciclo, o occasionalmente anche durante lo stesso inverno se la temperatura si innalza oltre un certo livello. Al risveglio gli insetti sono molto voraci, incrementando i danni causati alle piante. Una volta pronti, di solito a fine maggio, ricercano il luogo giusto per interrarsi e tessere il loro bozzolo, dal quale riemergeranno come falene per ricominciare il ciclo.


A differenza della processionaria del pino, quella della quercia conduce lo stadio di crisalide in bozzoli formati lungo il tronco della pianta, ma i danni causati agli ospiti sono equivalenti.

Ora, che sappiamo cosa sono le processionarie è il caso di capire cosa c'entrano i cani e perché la loro presenza causa tanto trambusto.
Come avrete compreso, le processionarie sono estremamente urticanti, non solo per le piante, ma anche per gli animali; non sono rari, purtroppo, casi in cui i cani, incuriositi da questi "bruchi in processione", vadano ad annusarli, a leccarli o, peggio, ad "assaggiarli". Se i danni sulle piante non sono da poco, potete immaginare benissimo da soli cosa può capitare al tartufo o alla bocca di un cane che venga a contatto con quei peletti. Nel cane la sintomatologia, spesso grave, è costituita in primo luogo da un'improvvisa e intensa salivazione, seguito poi da infiammazione grave della bocca, dell'esofago e dello stomaco e dall'ingrossamento della lingua che, nei casi più gravi, può causare necrosi di porzioni di questa o problemi di respirazione all'animale fino, addirittura, ad arrivare al soffocamento (che può avvenire anche per edema della glottide). Se già questo non bastasse, a causa della grave infiammazione non sono da escludere febbre, vomito e diarrea emorragici, anoressia e perdita di vivacità.
Anche il cavallo non è libero dal pericolo, in quanto può accidentalmente entrare in contatto con i bruchi sul terreno mentre è intento a brucare l'erba.

Dal mese di marzo in poi, quindi, attenzione ai nostri amici pelosi, perché, sebbene non siano sempre mortali, i contatti con le processionarie sono sempre dolorosi, dannosi e pericolosi. Se possibile cercate, quindi, di evitare le zone a rischio e se invece le avete in giardino, be'....è brutto da dire, anche perché io sono sempre quella che ritiene che se un animale in Natura c'è una funzione evidentemente ce l'avrà, ma cercate il modo per eliminarle, sia per le vostre piante che per i vostri animali (e per la legge, che comunque a tal proposito è molto chiara).
Su Wikipedia trovate una serie di interventi, biologici e non, che possono essere effettuati in caso di processionarie, magari con l'aiuto di un esperto (si, la foto degli adulti l'ho presa da lì).



8 commenti:

  1. Non ne sapevo nulla :O In effetti l'eliminazione è capibile visti i danni invasivi causati alle piante in questione. E poveri cani e cavalli :P Ignoravo anche la normativa!
    Ricordo di averne viste, decenni fa, "pascolare" in fila indiana nella pineta cittadina: mi fecero piuttosto impressione, non amo vermi, bruchi & Co. :P
    Ciao, buona domenica e a presto! ^_^

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    1. Ciao Glò, come stai? Io invece non avevo idea di come fosse fatta la forma adulta; devo dire che è stato interessante fare una ricerca a tal proposito, anche se per questioni di tempo non ho potuto approfondire più di tanto. In effetti anche per me non sono i miei animali preferiti, anche se vermi e bruchi mi fanno meno senso di blatte e famiglia :S
      Buona domenica e buona festa delle donne :)

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  2. Che piacere risentirti! Passando a vedere di tanto in tanto il tuo blog, era così brutto vederlo sempre fermo allo stesso punto... grazie per le informazioni su questa """adorabile""" bestiola!

    L’angolo della casalinga, ricette veloci e facili

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    1. Ciao cara Monica, anche per me è un piacere rileggerti :) purtroppo questa sessione d'esame è un po' un casotto, per cui non mi sto potendo dedicare molto al blog. Comunque cerco spunti per quando sarò più libera ;)
      A proposito della processionaria, non ne be parlare. In città è pieno, sta dilagando come non mai, infatti pare che il Comune si stia organizzando per le disinfestazioni, anche perché nella Villa comunale ci sono alberi secolari e non sembra proprio il caso di farli "tirare giù" al simpatico bruco...

      A presto ^_^

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  3. Mi eri mancata, bentrovata! La processionaria invece non mi mancava per niente. ;)

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    1. Ciao Niiiick :) non sono ancora tornata in realtà. Fino a fine marzo sono impegnata con gli esami e poi ho da fare fino al 18 aprile, ma quest'ultimo è un impegno che dovrebbe lasciarmi più tempo per il blog, nonché darmi un po' di idee.
      Intanto penso a che argomento potrei trattare per annoiarvi un po' :)
      E comunque non nego che anche voi mi siete mancati... :(

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  4. Epperò.... carina ma.... poi carina....mica tanto eh!
    Controllorò bene sui miei pini allora,
    Grazie Poiana

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    1. Ciao Patricia :)
      Se posso dirti la verità, a me sta simpatica sia la falena che il bruco. Trovo carinissimo il fatto che le larve camminino in fila indiana; peccato che siano così dannosi.
      Per il fatto degli effetti sulle piante... be' forse ho capito la loro utilità guardando uno dei documentari sui meccanismi della Natura che vi ho segnalato qualche post fa. Non parlava della processionaria, ma di un insetto con effetti analoghi e... be' il loro compito ce l'hanno anche loro, in quegli ecosistemi in cui l'uomo si fa i fatti suoi ;)
      Baci bella, buona serata

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