Quante volte ho preso in giro una collega perché trovavo esagerato che vegliasse (nel vero senso della parola) i suoi gatti malati? Ma non perché non ritenessi giusto il fatto di preoccuparsi per i propri animali, ci mancherebbe, quanto perché ritenevo eccessivo restare sveglia quasi tutta la notte. "Non muoiono se li lasci soli 6 ore!".
Poi è capitato che Ciro decidesse di ammalarsi, esattamente il giorno prima di una mia partenza per Napoli in occasione di un matrimonio, con la cui scusa avevo deciso di prendermi due giorni di vacanza prima di rimettermi a studiare. Sembrava la solita zoppia da contusione e invece era molto di più. Ovviamente non mi sono presa i due giorni di vacanza e non ho manco cominciato a studiare.
Al matrimonio sono andata, partendo il sabato mattina e tornando la domenica sera, convinta che al mio ritorno avrei già trovato la situazione migliorata dall'antibiotico (aveva anche un po' di febbre) e l'antinfiammatorio. Ebbene, sono partita l'8 settembre e in questo momento sto aspettando che passi abbastanza tempo per imboccare il cane di nuovo, senza rischiare che vomiti l'antibiotico.
Cos'ha Ciro? Non si sa. L'unica cosa certa è che ha delle masse sulla milza e che ha preso una malattia infettiva. Quale non si capisce, visto che nessuna delle numerose analisi fatte ha dato risultati che possano portare ad una diagnosi precisa.
Sicuramente ha avuto dieci giorni di febbre oltre i 40, una gastrite, un blocco renale, una splenomegalia (aumento di dimensioni della milza) e tutt'ora ha i reni di dimensioni nettamente superiori al dovuto. Ultima scoperta di stasera è che non riesce a masticare il cibo, ma il motivo è tutto da approfondire. All'inizio si pensava ad inappetenza per la febbre, poi per la gastrite e la nausea, alla fine ho pensato che facesse solo il viziato e così stasera, dopo un'intera giornata di assaggini e rifiuti in cui ha scacciato i gatti dalla ciotola ma ha mangiato solo 3 bocconi, sono passata alle maniere forti: fegatini e tacchino in padella. A questi non può resistere! Peccato che abbia finalmente realizzato che per qualche oscuro motivo non riesce a masticare e quindi l'espressione supplicante di oggi ha finalmente trovato un significato: "per favore, imboccami come hai fatto ieri e nei giorni scorsi. Ho fame, ma solo non riesco a mangiare!"
Il risultato? A parte sentirmi in colpa perché oggi l'ho praticamente lasciato digiuno sperando che la piantasse di fare storie, è che mi tocca stare sveglia fino a notte fonda e poi svegliare lui. Non che negli ultimi 15 giorni abbia dormito molto: ogni mugolio del mio vecchietto peloso saltavo per controllare come stava... pure quando lui non era a casa e i mugulii erano quelli dell'altro cane che sognava di rincorrere qualcosa.
La cosa più fastidiosa è non capire cosa abbia esattamente e soprattutto questo continuo progredire dei sintomi. La terapia è quella giusta, la febbre è passata e lui sta decisamente meglio, ma ancora siamo qui a combattere e quei piccoli vizi che prima cercavo di correggere (saltarmi addosso per farmi le feste, poggiarmi il muso sulle gambe mentre sto mangiando, ecc.) adesso mi mancano da morire.
Sono certa che si riprenderà, anche se ancora sarà lunga, ma ho capito che sicuramente non prenderò più in giro la mia collega quando veglierà i suoi animali. Io non sono stata da meno. In questi giorni ho pensato spesso ad un post letto qualche tempo fa su un social, che recitava più o meno così: "vizialo, [il tuo cane] vizialo sempre, perché quando non ci sarà più ti mancherà".
Effettivamente nell'ultimo periodo non ho avuto tempo di dedicarmici come prima, con gli esercizi e i giochini e, sebbene mi stia preparando psicologicamente da due anni all'idea che i miei pelosi stiano invecchiando, questa malattia è arrivata come una mazzata sulla nuca, perché un cane è un cane, ma per chi lo ha è praticamente un membro della famiglia.
Ha vissuto tutta la mia vita universitaria, mi ha fatto da cavia per le iniezioni, per imparare a dare le pillole, per i prelievi di sangue e le flebo (nel senso che, finendo dal veterinario un giorno sì e l'altro pure, mi ha costretta a imparare); ci ha permesso di usarlo per il tirocinio, restando pazientemente a farsi esaminare da tutti gli studenti (che poi era sano come un pesce ma ci serviva un cane da visitare); ha accolto pazientemente qualsiasi cucciolo gli abbia portato a casa; ha fatto anche da ostetrica per il parto di Tempesta (stava lì, con il muso poggiato sul divano, a controllare attentamente cosa stesse succedendo, fin quando non ha capito che non c'erano pericoli); ha difeso i miei nipoti dai "terribili mostri" proiettati sul muro dalla lampada per bambini. Ora sta lì, accucciato a lato del mio letto (non capisco perché regolarmente mezzo fuori dal cuscino), con gli occhi persi nel vuoto e lo stomaco che brontola, dolorante e debilitato dalla malattia. Ha fame, non riesce a mangiare e non sa come farmelo capire, ma sa che sto cercando di curarlo.
Effettivamente nell'ultimo periodo non ho avuto tempo di dedicarmici come prima, con gli esercizi e i giochini e, sebbene mi stia preparando psicologicamente da due anni all'idea che i miei pelosi stiano invecchiando, questa malattia è arrivata come una mazzata sulla nuca, perché un cane è un cane, ma per chi lo ha è praticamente un membro della famiglia.
Ha vissuto tutta la mia vita universitaria, mi ha fatto da cavia per le iniezioni, per imparare a dare le pillole, per i prelievi di sangue e le flebo (nel senso che, finendo dal veterinario un giorno sì e l'altro pure, mi ha costretta a imparare); ci ha permesso di usarlo per il tirocinio, restando pazientemente a farsi esaminare da tutti gli studenti (che poi era sano come un pesce ma ci serviva un cane da visitare); ha accolto pazientemente qualsiasi cucciolo gli abbia portato a casa; ha fatto anche da ostetrica per il parto di Tempesta (stava lì, con il muso poggiato sul divano, a controllare attentamente cosa stesse succedendo, fin quando non ha capito che non c'erano pericoli); ha difeso i miei nipoti dai "terribili mostri" proiettati sul muro dalla lampada per bambini. Ora sta lì, accucciato a lato del mio letto (non capisco perché regolarmente mezzo fuori dal cuscino), con gli occhi persi nel vuoto e lo stomaco che brontola, dolorante e debilitato dalla malattia. Ha fame, non riesce a mangiare e non sa come farmelo capire, ma sa che sto cercando di curarlo.
Ora vado prima che i "ruggiti" dello stomaco del pelosetto sveglino tutta la famiglia.
Voglio ringraziare tutti i miei amici veterinari che ancora mi sopportano senza mandarmi dove meglio credono, anche se in queste situazioni divento più insopportabile di una zanzara che ronza nell'orecchio notte tempo.
Buona notte!
Mi dispiace per Ciro, spero si riprenda.
RispondiEliminaAnche il mio gatto ha grossi problemi con milza e fegato e una malattia infettiva incurabile che non si sa come sia arrivata e che potrebbe aver contagiato anche l'altra mia gattina.. sono giorni davvero difficili.. ;_;
In bocca al lupo Ciro! Spero che almeno tu potrai guarire da questo male misterioso!
Ciao Mauro, grazie. In realtà dopo che ieri sera l'ho imboccato (e fame ne aveva perché mi ha aperto la bocca senza fare storie fin quando non ho finito di ingollargli una scatoletta da 405 g), è rinato. Dopo due ore mi ha svegliata per uscire a fare pipì (ovviamente mi ero addormentata da mezz'ora) e si è messo ad annusare mezzo giardino. Evidentemente era passato qualche animale. Stamattina siamo andati dal veterinario e non voleva più tornare a casa, ma non ho potuto farlo passeggiare troppo per non farlo stancare.
EliminaHa perso un altro chilo, ma a parte questo si sta riprendendo.
Ciao e buona giornata
Mi dispiace tanto Poiana!!!!
RispondiEliminaSo cosa significa sentirsi impotenti. Essere disponibili a rivoltare il mondo e accorgersi che in quel momento non serve.
Pippo... Myrtilla.... Jerry... e quanti altri se ne sono andati seguiti e curati come bimbi. E te ne dio una? Non mi è mai importato se qualcuno mi prendeva in giro. Affaraci loro! A noi andava bene così.
Spero proprio che trovino una cura valida. Coraggio
Dai Ciro.... forza!!!!! bauuuuu
Ciao Patrizia,
EliminaFortunatamente pare che la terapia stia facendo effetto e che Ciro sia quasi guarito, a parte il fatto che dobbiamo fargli riprendere due kg (e a questo scopo ho un bel brodo di tacchino pronto per lui 😆), solo che è il cane più sfigato della terra e mo s'è buscato anche la gengivite da tartaro, perché ovviamente mangiando umido nell'ultimo periodo gli è aumentato a dismisura. Per questo ieri sera sembrava di nuovo moribondo: probabilmente aveva la glicemia sotto i piedi.
Comunque il veterinario ha constatato che sta molto meglio ora: dobbiamo risolvere questa cosa delle gengive (anche se pure lui in parte pensa che sia anche un po' viziato - chissà come mai 😅) e finire la terapia antibiotica, ma mi ha fatto interrompere anche i fluidi.
Poi dovremo valutare se rimuovere la milza o meno, anche se ti dirò che fare un intervento simile su un cane di quasi 11 anni mi sembra eccessivo.
Guarda, con i miei amici facciamo a gara a chi è più matto con gli animali e c'è uno sfottò reciproco sempre bonario. Io sono quella "cinica" del gruppo, pensa te!
Ciaoooooooo
Viziato??? Che vuol dire? Io non conosco animali viziati.... spostati di corsa che il mio naso si allunga come quello di Pinocchio 😂😂😂😂
EliminaUn momento fa io ero seduta per terra in cortile con Papaya, figurati! 😉
Sono contenta per Ciro e per te. Poco per volta vedrai che si riprende. Guardato come è guardato..... 😄
Dagli un baciotto da parte mia e di Papaya.
Un abbraccio!
Mi dispiace per quanto successo, spero che davvero le cose possano migliorare.
RispondiEliminaUltimamente ho perso il gatto, dopo 18 anni assieme, e sì... sno state fatte le notti da mia madre e mia sorella che erano con lui. Non c'è niente di male, anzi io eviterei di garantirle a certe persone stronze piuttosto che agli animali che ci hanno amato :)
Un abbraccione!
Moz-
Ciao Moz-
Eliminaoggi siamo stati dal veterinario per avere conferma della mia diagnosi sull'inappetenza.
Siccome non riesce a masticare oggi l'ho imboccato tre volte e domani tocca iniziare l'antinfiammatorio (siccome negli ultimi 20 giorni non ha fatto abbastanza farmaci).
Mi dispiace molto per il tuo gatto... é giusto che ci sia almeno un membro della famiglia vicino a loro quando stanno male; loro non ci abbandonano mai, sia che siano cani sia che siano gatti.
Buonanotte
... curalo, amalo, coccolalo, vizialo ...
RispondiElimina... ora ne ha tanto bisogno ...
Ciao Semola,
EliminaLui non è un cane particolarmente coccolone, ma sicuramente adesso un po' di vizi se li gode. Stamattina brodo di tacchino e tutto il dolore è passato :)
Buona giornata e grazie
Io sono tornata di corsa da Parigi, perché il mio cane stava male. Ho attraversato mezza Europa in camper, viaggiando di notte in pieno inverno, su strade ghiacciate, rischiando di volare fuori strada, pur di arrivare in tempo e salutarlo.
RispondiEliminaQuindi, ecco, io non mi stupisco di nulla.
Un abbraccio, Valentina!
Buongiorno cara.
EliminaIo per ora sono solo alle notti in bianco e lo studio evaporato. Oggi per la prima volta in 20 giorni ho dormito quasi per l'intera notte di fila.
Stamattina si sente meglio, tant'è che quando ha sentito l'odore del brodo ha rifatto quella cosa che non gli vedevo fare da giorni. Musetto poggiato sulle mie gambe e occhietti supplicanti. E finalmente ha mangiato di gusto. Il problema è che devo dargli l'alimentazione per i reni e quella non gli piace tanto.
Spero che dopo aver rischiato di ammazzarti tu almeno sia arrivata in tempo.
Buona giornata e un abbraccio a te
Buongiorno cara.
EliminaIo per ora sono solo alle notti in bianco e lo studio evaporato. Oggi per la prima volta in 20 giorni ho dormito quasi per l'intera notte di fila.
Stamattina si sente meglio, tant'è che quando ha sentito l'odore del brodo ha rifatto quella cosa che non gli vedevo fare da giorni. Musetto poggiato sulle mie gambe e occhietti supplicanti. E finalmente ha mangiato di gusto. Il problema è che devo dargli l'alimentazione per i reni e quella non gli piace tanto.
Spero che dopo aver rischiato di ammazzarti tu almeno sia arrivata in tempo.
Buona giornata e un abbraccio a te
Sono arrivata in tempo per salutarlo. Sì.
RispondiEliminaC'è stato un blocco renale e non c'era più nulla da fare.
Quando sono partita, ovviamente, stava benissimo, sennò non mi sarei mossa.
Ho ricevuto la telefonata da mio fratello.
E' stato un viaggio da incubo.
Ciao Poiana... un saluto al tuo affezionato amico: speriamo si riprenda. Quanti anni ha? Tempo fa persi la mia gattina, aveva 15 anni e... vabbè speriamo in buone notizie per te. Un abbraccio!
RispondiEliminaCiao cara, non ho capito perché non è partita la risposta di ieri, quindi torno a rispondere oggi.
EliminaCiro ha 10 anni e mezzo. Fortunatamente da ieri ha ripreso a mangiare, anche se va invogliato perché il mangiare per i reni non gli piace proprio. Stamattina ha anche ricominciato ad abbaiare in giardino e sono due mattine che viene a svegliarmi. Sono abbastanza ottimista, anche se non abbiamo ancora capito con precisione cosa sia stato. A tempo debito faremo altre analisi, ora preferiamo lasciarlo tranquillo.
Un abbraccio cara e grazie
Fa piacere sapere che sta meglio. Preoccupati pure senza sensi di colpa ;) non è "solo un cane" è il "TUO cane"
RispondiEliminaQuest'anno ho avuto un bel da fare anche io con i miei due mici la piccola che già pesa poco di suo era arrivata a pesare 2,3 kg ancora un po' e sparivia il fratello partiva avvantaggiato ma era calato un bel po' anche lui. Vomito, diarrea, debolezza... Tra l'uno e l'altro siamo andati a vanti un paio di mesi tra iniezioni e pasiglie (che dare le pillole ai gatti è un'impresa non da poco)
Infine pare che la malefica Giardia sia stata sconfitta, ma che fatica farli tornare a mangiare normalmente!
Ciao Vera, sta meglio ed è un gran para... ci siamo capite. Mi ha appena fatto gli occhi dolci per salire sul letto (cosa che non aveva mai fatto) ed ovviamente è stato accontentato.
EliminaSo cosa vuol dire dar farmaci ai gatti. Per sverminare burrasca ci siamo dovuti mettere in due ed io ho beccato un morso -_-" alla fine l'abbiamo dovuta bloccare con una pezza e darle la pillola spingendola in bocca con una penna. È la gatta più dolce che esista, ma quando vuole sa essere una strega.
Coraggio, con pazienza ricominceranno a mangiare come si deve. Anche per me sarà un'impresa dopo il brodo di tacchino e le altre cose buone per invogliarlo a mangiare...
Buona serata e grazie del commento.