Google+ La Natura che ci circonda: Un pescatore alato

venerdì 3 ottobre 2014

Un pescatore alato

Oggi ripensavo alla Festa delle Oasi WWF di quest'anno, in cui abbiamo passato diverso tempo ad ammirare con i binocoli un Falco pescatore poggiato su un pezzo di legno in mezzo al lago, in fase di riposo dopo un spuntino a base di pesce. Questa specie non è particolarmente comune dalle nostre parti, quindi è stato davvero bellissimo poterlo osservare, anche se, per me che ero senza l'ausilio di un ottimo strumento ottico, è stato più che altro bello da immaginare. Questi sono i momenti in cui sento la mancanza degli amici ornitologi e, soprattutto, della loro attrezzatura ;)
Conosciamo meglio questo grosso accipitride, sfruttando un pezzetto della tesina che preparai per l'esame di etologia all'università; le fonti, purtroppo, non me le ricordo con precisione, ma il 90% era Danilo Mainardi.

Il Falco Pescatore è l’unico rappresentante della famiglia Pandionidae. È un rapace con ali e zampe lunghe che di solito si trova in prossimità dell’acqua, dalla quale si allontana unicamente durante il periodo della migrazione. I sessi sono simili nel piumaggio, ma le femmine mediamente sono un po’ più grandi del maschio.
Come si evince dal nome comune, è un pescatore eccezionale: cattura la preda con le zampe protese in avanti al termine di una picchiata, di solito effettuata dopo lo "Spirito Santo" (ho spiegato di cosa si tratta in questo post) o, a volte, anche dopo una planata. Generalmente entra interamente nell'acqua, dalla cui superficie è in grado di ripartire  direttamente in volo.
Trasporta il pesce catturato sempre con la testa in avanti. Ha delle spicole sulle zampe, che gli permettono di afferrare e non lasciarsi sfuggire anche i pesci più viscidi; allo stesso scopo, gli artigli sono estremamente lunghi e ricurvi e si vanno a conficcare nel corpo del pesce; questa, tuttavia, è un'arma a doppio taglio, perchè se da un lato permette all'animale di tenere ben salda la preda, dall'altro, se il falco cattura un pesce troppo grosso e pesante, non riesce a lasciarlo e finisce con l’annegare. Le narici non sono tonde, come quelle di molti altri rapaci, ma sono fessuriformi e l'animale può "tapparle" quando si immerge nell'acqua, per evitare che questa penetri al loro interno.
Benché si nutra quasi esclusivamente di pesce, nella dieta sono presenti anche altre prede come uccelli, testuggini e piccoli mammiferi.
A volte gli adulti scendono in picchiata e passano le zampe sulla superficie dell’acqua, pratica che sembra occorrere a rinfrescare o pulire le zampe.
I voli di corteggiamento del maschio consistono in una serie di picchiate e di risalite, di solito effettuate portando un pesce e chiamando costantemente la femmina. Nidifica sulla cima di alberi morti., ma con l’intervento sempre più massiccio dell’uomo, l’espandersi delle città e delle strade e la distruzione dei tronchi su cui questi animali costruiscono il nido, i Falchi Pescatori sono costretti ad adattarsi, nidificando su strutture artificiali come tralicci elettrici, fari galleggianti e banchine di legno.
Gli adulti difendono strenuamente il loro nido, ma solo raramente attaccano l’uomo.

Non essendo un rapace molto comune dalle nostre parti, non ho fotografie che lo rappresentino, ma ho trovato un bellissimo servizio e qualche informazione in più, su questo sito della LIPU. Buona visione e a presto :)

2 commenti:

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