Google+ La Natura che ci circonda: Ode all'allocco

lunedì 26 gennaio 2015

Ode all'allocco

Dedicata all'allocco che vive vicino casa mia e che si diverte a svegliarmi notte tempo. Come potrete capire da soli non mi intendo minimamente di poesia e filastrocche, però è stato divertente :D


Oh tu, caro allocco cittadino, 
che vieni a cenar nel mio giardino,
cerchi ristoro sul tetto accanto,
ed io non ho nulla contro il tuo notturno canto;
ma, mio caro amico, ti dico in vero, 
sperando che non ti offenda questo messaggio sincero,
che è assai lugubre, per chi sogna,
udir lo stridio tuo, che la preda agogna.
D'estate  si,  le civette, dal tetto sopra la finestra, 
cantano forte e chiaro volando da sinistra a destra,
andando di ramo in ramo a cercare il grillo,
che chiama la femmina con il suo allegro trillo. 
Ma quei piccoli rapaci, dico davvero, 
non hanno lo strillio tuo cupo e fiero,
che di notte mi arreca spavento, 
specie accompagnato dal sibilar del vento. 
Quindi, mio forte e caparbio predatore, 
vorrei col cuore chiederti un favore:
quando la preda attento attento aspetti,
potresti, ti prego, volare su altri tetti?

10 commenti:

  1. Un mio amico ha allevato per alcuni mesi un piccolo allocco che però aveva battezzato Gianni Barba perché all'inizio pensava fosse un barbagianni. Peccato che una volta la nonna di casa gli abbia dato da mangiare carne presa direttamente dal frigo e lui sia morto di congestione. Una storia purtroppo non a lieto fine. L'allocco era simpaticissimo.

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    1. Ciao Ivano, grazie del commento. Povero allocco, che brutta fine... e chissà come dev'essersi sentita in colpa la signora. Che poi basta riscaldarla appena con dell'acqua tiepida...
      Purtroppo anche queste sono cose che succedono...
      Buona giornata :)

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  2. Ahaha, divertente però :)
    Chissà se ti ascolta e si allontana :)

    Moz-

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    1. Ciao Moz :D be' lo scopo era quello di farvi sorridere, quindi evidentemente funziona ;)
      Speriamo di si, sia pure per non sentire più le mie orribili rime =) (fra l'altro non sono nemmeno stata capace di trovarne una con "finestra" xD)

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  3. Sono adorabili gli allocchi :3 E un po' rumorosi, sì! ^^ Ma che bello addormentarsi coi rumori della natura! *__* Io sono circondata da traffico, garage, ambulanze, maleducazione :P
    Carina la tua filastrocca! ^^
    Ciao a presto! ^_^

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    1. Ciao Glò, in realtà anche io sono circondata dai tuoi stessi rumori quando sono in città, ogni tanto, però, questo allocco si mette a cantare proprio dietro la mia finestra ed io mi sveglio di soprassalto perché è un suono che qui non mi aspetto e poi mi concentro per capire quale norturno sia. Quando sono in campagna mi addormento con civette, assioli, grilli, ecc e non mi "disturbano" i loro versi, perché sono esattamente quelli che mi aspetto di sentire :) (non che l'allocco mi disturbi, anzi, mi fa piacere sapere che c'è).
      Grazie per l'apprezzamento, mi sono divertita a scriverla e pensavo che potesse essere simpatico condividerla con voi :)
      A presto =)

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  4. Ciao Poiana. Proprio carina carina la tua filastrocca. Comunque l'allocco abita anche vicino a casa mia e all'inizio abbiamo pensato fosse un allarme con quel suo "Chiu" cosi forte e ripetitivo con tempi così uguali che non avavamo capito che era un uccello(e sei stata tu a svelare l'arcano mettendo tempo fa il suo verso in un post, altrimenti manco sapevo che si chiamava allocco). Baci

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    1. Ciao Anna Maria, grazie anche a te del commento, come stai?
      A dire il vero il "chiù" è dell'assiolo (quello piccolo ma con stile), l'allocco è molto più grande ed il verso non è altrettanto ritmico. Ancora non ho scritto un post sull'allocco; appena avrò tempo lo farò ;)
      Un abbraccio

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  5. Bella poesia, comunque se posso dire la mia...meglio il canto dell'allocco piuttosto di un gatto famelico che sveglia il proprietario alle 03:30 di notte perché ha fame nonostante il proprietario (io nel caso ) l'abbia già fatta mangiare un paio di ore prima. :(

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    1. Ciao Nick :)
      ahahahhahahah lo faceva anche il mio e siccome cercavo di non dargli retta saltava sul letto e mi leccava le palpebre, che era una cosa che odiavo... aaaah che pesti :D

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