Il cane perde il pelo ma non il vizio

Questo post lo dedico a te, Ciro, il mio primo cane.

Signorino, cominci ad essere anzianotto, con i tuoi 8 anni e mezzo. Ti ho trovato una sera, mentre attraversavi la strada e per poco non finivi sotto una macchina; fortunatamente il guidatore è riuscito a fermarsi in tempo. Dopo aver accompagnato una mia collega ad un appuntamento, mentre mi accingevo a tornare all'auto, vidi la scena di te, piccolo e nero, che per un soffio non finisti "spiattellato" davanti ai miei occhi. Mi avvicinai per assicurarmi che stessi bene; eri tanto piccolo che in penombra ti avevo scambiato per un gatto,  e invece una volta vicina vidi il tuo musetto peloso che mi guardava con quello "sguardo da cane" (Cit.)

Fu un secondo e decisi che non potevi restare lì. Tornai dalla mia amica con te in braccio e lei non perse un secondo e venne ad aiutarmi; provammo a contattare amici e veterinari per trovarti una sistemazione, ma era già sera e nessuno era disponibile. Allora ci venne l'idea di portarti momentaneamente a casa mia, ma mamma non avrebbe mai permesso nemmeno uno stallo temporaneo (lo sai, non vuole animali in casa, uhauhauha); l'idea della collega: "ci vuole una storia lacrimevole!" e in un attimo,  da semplice trovatello in mezzo ad una strada, diventasti il cucciolo abbandonato in un sacchetto della spazzatura. Con papà non servì la scusa, sapevo benissimo che mi avrebbe dato appoggio; mamma ti diede 24 h di tempo... "24 h" che sono durate un po' e nelle quali sei stato accompagnato da una lunga serie di strambi animali (compreso il maiale), che tu hai curato e coccolato con estrema pazienza e con la dolcezza che ti caratterizza.

Sei il cane più pigro del mondo quando sei in città, ma in campagna ti riprendi e vai sempre in giro a fare danni. A volte fingi anche di stare male per attirare l'attenzione, per poi dimenticartene quando passeggiamo e ricominciare se ritieni che arrivino poche coccole.

Ora sei in compagnia di Otto, che di solito si unisce a te nelle baruffe ed essendo grosso e veloce normalmente riesce a difendere tutti e due. Ieri sera, però, lui di voglia di litigare non ne aveva e tu sei rimasto solo. Ti ho trovato sdraiato a terra a leccarti la zampa,  sulla strada davanti al cancello di casa, senza dare nessun segno di reazione all'arrivo della macchina. Ti ho lasciato venti minuti: quando sono uscita stavi benissimo, quando sono tornata eri in quello stato. Ti ho trovato conciato per le feste, con ferite tanto profonde che lì per lì ho pensato al cinghiale. Fortunatamente sono stati solo altri cani o ora tu, probabilmente, non staresti cercando la posizione comoda per dormire in camera mia. Ciruzzo, quante me ne hai combinate! Anche il veterinario, fra un "povero Ciro" e l'altro, ha detto che sei tremendo. Ieri poi mi ha confermato la leggera opacità dell'occhio sinistro, simbolo, insieme ai peli bianchi sul musetto, che stai diventando un arzillo vecchietto. E allora, patatino mio, lo sai che i vecchietti non devono andare a litigare con i giovanotti? Non c'è più rispetto per gli anziani e si finisce così. Certo, tu non ti aspettavi di trovarli liberi, di solito litigate attraverso la rete e nessuno si fa male. E poi, anche se vi riuscite ad incontrare, di solito c'è Otto e lo scontro è quasi alla pari, così al massimo torni a casa con un occhio pesto; ma stavolta eri da solo contro 3 e te le hanno date di santa ragione. Chissà se imparerete mai ad andare d'accordo con i vicini.

Ora sei sdraiato, dolorante e abbacchiato; abbiamo già fatto la prima disinfezione e fra poco uscirò a comprarti le medicine ('tacci tua, ti sei beccato una prescrizione di due pagine e 15 giorni!). Non hai molta voglia di uscire per ora, ma lo so che questa calma durerà poco. Appena i farmaci faranno effetto e starai meglio,  scapperai di nuovo insieme ad Otto per dirgliene quattro a quei giovinastri impertinenti. Lo so già, fai sempre così...

Il cane perde il pelo ma non il vizio!