Google+ La Natura che ci circonda: Insieme raccontiamo.... in ritardo.

lunedì 8 agosto 2016

Insieme raccontiamo.... in ritardo.

Be', sono in ritardissimo, ma una promessa è una promessa e stavolta partecipo "da esterna". La puntata di "Insieme raccontiamo" di luglio non mi ha vista partecipare, ma recupero in ritardo.
Le regole ormai le sapete, d'altronde siamo all'undicesimo appuntamento, quindi non sto a ripetervele (e comunque le trovate qui, mentre qui c'è il post di riepilogo). L'incipit di Patricia in verde e il mio in blu.
Pronti? Andiamo! :)


Odore di muschio. Di foglie in decomposizione.
Nel bosco, sotto a quel guazzabuglio di querce olmi e acacie, alte da sembrare volerlo solleticare e spesso da oscurarlo, il cielo era sparito.
Si chinò ad annusare lo stesso odore di allora quando....


sì, quando? Quanto tempo era passato? 200.000 anni o forse più, e quell'odore pungente era ancora ben impresso nelle sue narici. 
Si guardò intorno. Molte cose sembravano essere cambiate da allora, ma non il bosco, non gli alberi. Quelli erano ancora lì, guardiani senza tempo di un mondo che aveva protetto con coraggio, fino all'ultimo respiro. Adesso i quattro lo avevano richiamato; la minaccia che secoli prima aveva attanagliato il suo regno, era tornata più forte ed agguerrita che mai.
Si sollevò, scrollò le ali infuocate e volse lo sguardo acuto intorno a lui alla ricerca di qualcosa. Eccolo lì! Sorrise. Si avvicinò e lo vide. Il ragazzo era accasciato al suolo, riverso a terra senza vita, immerso in una pozza di sangue. Scosse la testa con aria di disapprovazione.
- Sempre delicato Ippogrifo! Povero ragazzo, che gli avrà mai fatto? -
Una voce alle sue spalle rispose.
- Nulla, ma sono stanco di fare il baby-sitter, Fenix! Mettitelo bene in testa: basta con i mocciosi! -
I quattro guardiani lo osservavano, seduti sulle rocce. Lui li guardò con la coda dell'occhio, con un sorrisetto strafottente impresso sul viso.
- Mi dispiace deluderti, Ippogrifo, ma dovrai continuare ancora a lungo a fare il baby-sitter. -
Così dicendo si avviò verso il corpo del giovane e vi si chinò sopra. 
- Su giovanotto, torna fra noi! Diamo ancora un po' di lavoro a quello sfaticato. -
Sfiorò la salma e questa fu avvolta dalle fiamme, ma non ne venne corrosa. Pochi istanti dopo, al contrario, cominciò a muoversi e si rimise in piedi, uscendo dal fuoco. Nessuna ferita sul corpo.
Frastornato, confuso, il ragazzo cadde svenuto, ma fu afferrato da Fenice, sorridente, che lo pose delicatamente al suolo.
- Riposa piccolo, recupera le forze. Ne avrai bisogno! Avremo parecchio da fare nei prossimi giorni... -

5 commenti:

  1. E brava Poiana!!!!!
    Tra una torta e una brioche... ahhahahaahahhah chissà qunato lavoro avete ora! Sei perdonata per il ritardo.
    Metto tutto a posto subito
    Bacio!

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    1. Ciao Patricia, grazie. Ho appena sfornato un dolce perché quello di stamattina, non so perché, è lievitato in maniera molto improbabile.
      Eh sì, di lavoro ora ce n'è tanto. Dal 10 siamo pieni (per fortuna), ma sono solo pochi giorni così. Meglio di niente comunque :)
      Ora vado a nanna. Buonanotte :*

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  2. Wawww!!! Tu lo sai Valentina che questo genere di racconto mi colpisce e piace molto, sono stata assente per un po' ma recupero, vado a vedere di là se mi sono persa il seguito della tua storia.
    Baci

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    1. Ciao Anna Maria,
      Purtroppo non ho avuto il tempo di andare avanti con la storia; per andare avanti sia con questo che con l'altro blog dovrò aspettare che la situazione all'agriturismo si calmi un po'. Comunque non so dove ti eri fermata a leggere.
      Spero di poter andare presto avanti. Non mi piace il fatto di aver troncato così il racconto.
      Un bacione

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    2. Ho visto, avevo già letto tutto, buon lavoro Valentina e armati di pazienza.

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