Google+ La Natura che ci circonda: Strani incontri sotto il Sole

sabato 8 agosto 2015

Strani incontri sotto il Sole

Se è vero che chi tace acconsente è altrettanto vero che non rischia di dire fesserie. Nel dire ciò mi riferisceo ad un articolo di giornale letto su internet, in cui si cerca di tranquillizzare i bagnanti di una spiaggia riguardo ad un curioso incontro sul bagnasciuga Un po' di tempo fa, infatti, un ragazzo ha postato su un noto social una fotografia scattata dallo stesso mentre si godeva una tranquilla giornata di mare. Lo scatto in questione ritraeva un non meglio identificato serpente intento a strisciare fuori dall'acqua salata. Inutile dire che fra la gente si è scatenato il panico.
Ora, io sono venuta a sapere di questa strana immagine giorno 8 luglio, poiché una mia collega me l'ha inviata con la didascalia: "secondo te è possibile?". Ovviamente la domanda era dettata dal terrore di trovarsi davanti un serpente durante l'atto beato di una rilassante nuotata refrigerante, soprattutto in considerazione del fatto che lei ha la fobia dei rettili; forse si trattava di una domanda con una speranza di risposta rassicurante,  del tipo £nooo, tranquilla, è sicuramente un fotomontaggio", oppure "si, è possibile ma in altri continenti". Tuttavia, la mia sentenza dev'essere stata una doccia fredda: dalla tastiera del mio cellulare è comparsa una frase forse poco rassicurante per gli ofidiofobici "si, è possibile, sebbene non molto comune! Sai dirmi se nelle vicinanze c'è la foce di un fiume?". A risposta positiva non ho avuto dubbi e la mia conferma è arrivata precisa, puntuale e, probabilmente, non indolore per la collega: la foto è vera e può essere tranquillamente stata scattata dove è stato dichiarato, poiché il rettile in questione è una Natrix natrix o Biscia dal collare (anche detta Biscia d'acqua) e può essere giunta a mare trascinata dalla corrente del fiume mentre vi nuotava dentro; poi, appena trovato un punto in cui poter approdare, il sinuoso animale si è rifugiato sulla spiaggia, dalla quale spero e mi auguro sia andato via sano e salvo (seppure ho i miei dubbi).
La faccenda sembrava essere finita lì, ma dopo qualche tempo mi è capitato il suddetto articolo, che mi ha fatto sorgere un minimo dubbio, poiché questo signore si occupa di fauna selvatica da oltre vent'anni; dal canto mio, tuttavia, anche io non sono l'ultima degli sciocchi e della mia versione ero più che certa, anche perché, come insegnano a medicina veterinaria, per fare una diagnosi di malattia rara si devono prima di tutto escludere le soluzioni più semplici tramite le diagnosi differenziali. Ho rigirato la foto e l'articolo a chi ritengo fra i massimi esperti del settore nell'ambito delle mie conoscenze, chiedendo se si trattasse di un giovane cervone (l'adulto è totalmente diverso, seppure alla Natrix il giovane non ci assomiglia nemmeno da lontano) e questi amici mi hanno confermato la mia "diagnosi", cosa fatta indipendentemente anche da un altro amico che ha letto l'articolo che avevo condiviso sul social (questo giusto per sottolineare che prima di parlare cerco conferma). Ho anche confrontato foto di cervone, natrice e, già che c'ero, per non escludere nessuno,  anche di vipera con quella dell'articolo e ciò mi ha dato maggiore conferma.
Io credo che il signore in questione abbia volontariamente parlato di cervone per rassicurare i bagnanti, ma so che, per onore del vero, bisogna mettere al corrente le persone di come stanno realmente le cose e spiegare come comportarsi. Se si va a mare in vicinanza della foce di un fiume, quindi, sappiate che può capitare di fare questo genere di incontri, non tutti giorni per carità, ma è comunque possibile. Come comportarci se dovesse capitare? Niente di più facile!
Siccome, come sanno i miei magnifici lettori perché l'ho già spiegato abbondantemente qui, la Natrix natrix è un serpente totalmente innocuo e nemmeno mordace, le cose da fare sono due: allontanarsi e lasciarla in pace. Se poi, per un caso fortuito, si trova nelle vicinanze qualcuno a cui non fanno schifo i serpenti, questo può prenderla delicatamente e spostarla in zone meno "trafficate" e più idonee alla sua presenza, in modo che a nessun deficiente possa venire in mente di ucciderla. Questo comportamento è adeguato a qualsiasi specie di serpente nostrana ci troviamo davanti, con un'attenzione particolare per la vipera, che per quanto non sia mordace si difende e, come tutti sappiamo, è velenosa, per cui è meglio limitarsi a spostarsi e lasciarla allontanare in tranquillità, magari inducendola ad allontanarsi facendo un po' di rumore.
Ricordo nuovamente che in Italia tutta la fauna selvatica è protetta, con l'eccezione di rana esculenta, topi, ratti e similia (non mi pare di dimenticare nulla), motivo per cui uccidere un serpente, di qualsiasi specie si tratti, è reato, oltre ad essere una pratica sciocca e dannosa: i serpenti mangiano, fra le altre cose, topi e ratti, e sono più efficaci di qualsiasi gatto poiché possono inseguire i roditori in pertugi in cui i gatti non possono giungere. Occhio, dunque, a non ritrovarvi invasi da fastidiosi e dannosi micromammiferi per non dover tollerare degli innocui e discreti rettili....


2 commenti:

  1. Io sarei morta di terrore o_O
    Utile questo post informativo!

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    Risposte
    1. Ciao Glò.
      In questo caso ti sconsiglio di andare a mare in prossimità di fiumi o a passeggiare in campagna.
      Un abbraccio e buona serata

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