Google+ La Natura che ci circonda: Vicini invadenti

venerdì 4 dicembre 2015

Vicini invadenti

Abbandoniamo per un po' il mondo della fantasia, tornando ad argomenti più concreti.
Premettendo il fatto che non sono né pro- né contro la caccia (se fatta seguendo tutte le regole, naturalmente), ma che ovviamente sono completamente contro il bracconaggio, mi voglio soffermare su un problema grosso che è nato proprio a causa dei ripopolamenti ad uso caccia. Il più grave, sicuramente, ma non l'unico, purtroppo.
Da alcuni decenni, dopo la quasi completa sparizione del cinghiale "appenninico" dal nostro paese, qualche genio dell'ecologia ha pensato che fosse una buona idea ripopolare il genere Sus scrofa. La cosa di per sé non darebbe nessun problema, se non fosse che questi furbacchioni, invece di utilizzare i suddetti cinghiali, hanno ripopolato con cinghiali provenienti dall'Est europeo. Questi animali, più robusti, più prolifici e, soprattutto più grossi, sono quindi stati importati in Italia e, in molti casi, ai ripopolamenti scriteriati si sono unite le liberazioni abusive da parte di allevatori poco corretti. Bene, considerando il fatto che i cinghiali d'importazione non hanno predatori naturali nel nostro paese se non l'uomo, che una forte pressione venatoria comporta un maggiore stimolo alla riproduzione e che si parla di animali che fanno anche 10-12 cuccioli a parto, possiamo affermare con assoluta certezza che siamo nei guai!

Cinghiale in uliveto

Ora, non vorrei scatenare l'ira degli animalisti estremisti (come si dice molto finemente dalle mie parti "come ti incazzi ti scazzi ti arrabbi ti calmi") dicendo che questi animali non dovrebbero trovarsi sul territorio nazionale e che si dovrebbe attuare un piano per la loro eradicazione, tuttavia è proprio il caso che si dica. Questo termine, "eradicazione", è sicuramente molto brutto, ma è ciò che bisogna fare e purtroppo va fatto anche in maniera violenta, sebbene le istituzioni non abbiano il coraggio di dirlo. L'idea della sterilizzazione o dello spostamento in altre aree, come vorrebbe qualcuno, non è possibile da attuare: intanto vorrei sapere come si dovrebbe fare, secondo gli animalisti, a sterilizzare TUTTI i cinghiali; in secondo luogo, è assolutamente vietato per legge liberare animali alloctoni sul territorio, in quanto grave pericolo per l'ecosistema, per cui, pur catturando questi animali e non volendo far loro del male, l'idea di liberarli in aree idonee ad accoglierli sul territorio nazionale è, per usare un eufemismo, ridicola. Se invece si volesse optare per il trasferimento nelle loro aree d'origine, bisognerebbe tenere in conto l'enorme squilibrio che si causerebbe in quei luoghi dalla liberazione di migliaia di individui. Parliamo di ecosistemi in equilibrio che dovrebbero improvvisamente andare a far fronte ad un'invasione di animali della stessa "distruttiva" specie. In pratica, per risolvere un problema causato dall'uomo e al quale l'uomo ha l'obbligo di porre rimedio, andremmo a causare un problema altrettanto grave in un'altra parte del globo. Una furbata!
C'è chi dice che il cinghiale non è specie alloctona perché ne esiste una sola specie, ovvero che come è Sus scrofa qui è tale anche nell'Est Europa; ciò è verissimo, ma non si tiene in considerazione, forse, che bisognerebbe andare a considerare non solo la specie ma anche le sottospecie, altrimenti sarebbe un po' come dire che, siccome sono tutti Canis lupus, possiamo ripopolare l'Italia con il lupo delle Grandi Pianure - Canis lupus nubilus -  (sottospecie originaria del Nordamerica) invece che con il lupo appenninico - Canis lupus italicus - (sottospecie appeninica). Non sarebbe male, in effetti, visto che parliamo di un canide che può avere un peso superiore a quello del "nostro" di anche 20 kg; magari sarebbe un buon predatore per i cinghiali attualmente in circolazione, ma forse non un bene per la salute del nostro lupo (e non so nemmeno quanto gradirebbero gli allevatori di bestiame). Ragionando allo stesso modo, quindi, lo Sciurus vulgaris fuscoater, lo Sciurus vulgaris italicus e lo Sciurus vulgaris meridionalis, quest'ultima specie di scoiattolo endemica della Calabria, sono la stessa cosa poiché appartengono allo stesso genere ed alla stessa specie. Tuttavia credo che se lo chiedessimo allo scoiattolo silano, la variante nera con la pettorina bianca dello scoiattolo comune, questo risponderebbe "uguali un par di ghiande!". In pratica ciò che voglio dire è che il Sus scrofa majori, ovvero il cinghiale italiano, non è la stessa cosa del Sus scrofa scrofa, che dovrebbe essere quello usato per i ripopolamenti ("dovrebbe" perchè pure su questo non si capisce niente).
Ma perché è così importante andare ad attuare l'eradicazione del cinghiale proveniente dall'est europeo? Non certo perché mi sta antipatico o per la tragedia di Cefalù, che, per quanto triste, rientra nell'ordine naturale delle cose. Il motivo per cui è fondamentale agire, e farlo in fretta, lo spiega egregiamente Fulco Pratesi, Presidente onorario del WWF Italia. Ovviamente lui spiega semplicemente il motivo per cui il cinghiale è, attualmente, l'unico vero animale nocivo, al contrario di orsi e lupi che sono additati come male assoluto dalle istituzioni. Il resto va da sé e chiunque abbia a cuore l'ecosistema e l'ambiente lo dice da anni. A dire il vero sono in disaccordo con Pratesi su un punto, ovvero sul fatto che il cinghiale sia "l'unico", cosa che ho spiegato in precedenza in questo post.
Ma ora, penserete voi, perché ti sei fissata con questa cosa? Sul fatto dell'eradicazione delle specie aliene non c'è nessuna novità: da quando sono venuta a conoscenza del problema in maniera seria, ho cominciato a comprendere l'importanza di questa azione; in passato, da piccolina, avevo semplicemente visto dei documentari sull'eradicazione di non so quale tipo di rospi in quale parte del mondo e ricordo che, nella mia ingenuità di bimba, la cosa mi era sembrata crudele e insensata; in seguito, studiando e approfondendo, ho compreso che, per quanto crudele, la pratica non era affatto insensata, ma anzi era più che giusta. Arriviamo poi al motivo della scrittura dell'articolo: a parte che del cinghiale non avevo ancora parlato, se non molto sommariamente, in passato ho trovato un articolo che non vi incollo, ma al quale sto rispondendo in questo post. Al contrario di quanto scritto lì, l'eradicazione è possibile: certo, non si attua dalla sera alla mattina e non basta dare il via ai selettori tre mesi all'anno. Quella è solo una presa per i fondelli e per di più un regalo agli "sparatori", quelli che non si capisce per quale motivo non vanno al tiro al piattello, visto che il loro unico gusto è sparare a qualsiasi cosa si muova.
Certo è anche che se migliaia di cinghiali vengono abbattuti ogni anno, anche se non è stato fatto un censimento vero e proprio, gli animali sul territorio ci sono (altrimenti non potrebbero essere abbattuti, no?). Ok, dirlo è orribile e macabro e a chi ama gli animali, me compresa, fa venire un certo ribrezzo, ma, d'altronde, quando si vuole eradicare una malattia dal territorio, non si attua la soppressione e la distruzione delle carcasse di tutti gli animali positivi e sospetti positivi (con enormi danni per l'economia)?! Vi rispondo io: sì, si fa così! E si vede anche che il metodo funziona, perché sono molte le malattie che sono state eradicate nelle varie parti del mondo.
I cinghiali "stranieri" si diffondono rapidamente e sono pericolosi per l'ambiente oltre che per le colture, cui gli agricoltori lamentano moltissimi danni. Sono animali onnivori che scavano con il muso nel terreno alla ricerca di insetti, tuberi, ghiande e quant'altro e nel fare ciò danneggiano le piante portando allo scoperto le radici ed impediscono la riproduzione delle specie vegetali mangiandone i semi.

Uliveto dopo il passaggio di alcuni cinghiali

Un cinghiale ha scavato sotto l'albero scoprendo e spezzando
alcune radici.


Distruggono i nidi degli uccelli terricoli (cioè che nidificano a terra) mangiandone gli abitanti e le loro uova, cacciano serpenti, cuccioli e adulti (se riescono ad acchiapparli) di altre specie e tutto ciò di commestibile che gli capita a tiro. Di positivo c'è che come arieggiano il terreno loro non lo fa nessun mezzo agricolo. Sebbene siano caratteristiche che riguardano tutti i cinghiali, queste si propongono con molto più impatto tramite la sottospecie alloctona, in quanto questa si riproduce e diffonde senza controllo e ben più velocemente della majori.


Ora, però, non voglio bistrattare il cinghiale parlando solo dei suoi lati "negativi" e senza presentarlo nemmeno un minimo, come ho fatto invece con le altre specie. Conosciamo dunque meglio questo suide.
E' un animale massiccio, con zampe corte e sottili; tuttavia, sebbene dall'aspetto non sembri, è piuttosto rapido nella corsa, anche se solitamente si muove più lentamente. Osservando un cinghiale ciò che salta agli occhi è  un'immagine di resistenza e robustezza; ciò non è sbagliato, in quanto, a parte la struttura fisica stessa dell'animale, anche la pelle gli conferisce una protezione notevole. Essa è infatti spessa e poco vascolarizzata, esplicando al meglio la sua funzione di protezione, tanto che il cinghiale passa tranquillamente in mezzo a rovi e piante spinose senza trarne grosso danno o fastidio. Pare anche che sia difeso dai morsi della vipera (questa è una cosa che ho sentito dire spesso e l'ho letto anche su internet, ma non ci metterei la mano sul fuoco). La cute è ricoperta da setole spesse, frammiste ad un sottopelo più morbido. Su parte del corpo, dalla testa all'inizio del dorso, si trova anche una criniera di pelo più lungo che viene drizzata nei momenti di allerta e aggressività, così da far apparire l'animale più grosso di quanto non sia in realtà (un po' come cani e gatti quando sono in atteggiamento terrifico: andate qui per un piccolo promemoria). Il colore del mantello può variare di molto nelle diverse sottospecie divenendo marrone rossiccio più chiaro o più scuro o, addirittura, pezzato in alcuni casi; ben evidente e inconfondibile è quello mimetico dei cuccioli, che presenta una striatura molto visibile.
E' un mammifero ungulato, il che vuol dire che presenta un unghione (zoccolo) come appoggio del piede. Questo è composto da due dita più lunghe che poggiano al suolo (III e IV) e due più corte (speroni), che invece toccano il suolo solamente quando l'animale cammina su terreni soffici, come fango, sabbia o neve.

Impronta di cinghiale: le frecce indicano le tracce degli speroni.
Visto che mano ferma che ho? XD


Al contrario del cugino domestico, il cinghiale non tiene la coda arricciata, ma questa rimane pendula e viene agitata per allontanare le mosche o altri insetti indesiderati o quando l'animale è nervoso.
Sulla grossa testa si trova un muso piuttosto allungato che l'animale utilizza per scavare e ricercare nel terreno tuberi e altro; per poter essere utilizzato al suo scopo, il grugno è resistente e formato da un tessuto cartilagineo. E' dotato inoltre di un'alta sensibilità. L'animale è anche fornito di un ottimo olfatto ed udito, mentre la vista non è molto sviluppata.
La caratteristica più evidente e nota della testa del cinghiale è sicuramente da ricercare nelle forti zanne, visibili soprattutto nei maschi. Si tratta dei canini superiori (coti) e inferiori (difese), che hanno la caratteristica della crescita continua e che, nel sesso maschile, raggiungono lunghezze notevoli, tanto che le difese sporgono ben visibili dalla bocca, portandosi verso l'alto e con le punte indietro. L'utilità di questi strumenti si trova sia nella ricerca di cibo, in quanto possono essere utilizzati come aiuto durante l'attività di scavo, che come armi.
Si tratta di animali sociali dalle abitudini crepuscolari-notturne, che vivono in branchi matriarcali anche piuttosto numerosi composti dalle madri ed i cuccioli. I maschi vivono in piccoli gruppi o in maniera solitaria, difendendo il loro territorio. Quando l'animale si sente minacciato, carica galoppando a testa bassa l'aggressore. Questa caratteristica lo rende una preda indigesta per la maggior parte dei predatori; nel nostro paese fanno eccezione il lupo (di cui ho parlato qui), che attacca in branco e attuando una tattica di distrazione e offesa, e più raramente la lince (la trovate qui) che, se non trova prede più facili, può attaccare all'agguato il grosso ungulato.

* So bene che è un facocero e non un cinghiale, ma trattandosi della stessa famiglia, visto che è un bel pezzo che non inserisco spezzoni Disney nei miei post e, soprattutto, visto che l'idea della carica mi ha fatto venire in mente Pumba, beccatevi questa scena de "Il re leone". 



I parti vedono venire alla luce un numero variabile di cuccioli, che può andare da 2 o 3 ad una dozzina. I piccoli ben presto seguiranno la madre nei suoi spostamenti. Allatteranno fino a circa 4 mesi, ma già prima cominceranno a grufolare e ad assaggiare altri tipi di cibo, per arrivare lentamente allo svezzamento completo. 
Nel periodo dell'allevamento dei cuccioli, la madre non resta insieme al resto del branco, ma se ne allontana poco prima del parto. In questo periodo la scrofa può essere estremamente pericolosa, per cui, nel caso di un incontro fortuito, è bene cercare di non allarmarla e allontanarsi per non rischiare di essere caricati.
Una cosa che non sapevo, è che sembra che i cinghiali siano fra i pochissimi ungulati a costruirsi una tana:
"Si tratta di animali dalle abitudini crepuscolari e notturne: durante il giorno, i cinghiali riposano distesi in buche nel terreno che essi stessi scavano col muso e gli zoccoli fra i cespugli, per poi ingrandirle con l'usura. Durante l'inverno, tali buche vengono spesso imbottite con frasche e foglie secche. Numerosi punti di riposo si trovano anche lungo i tragitti percorsi dagli animali durante la notte, che collegano le zone di foraggiamento con la tana principale e gli abbeveratoi. Alcuni individui sono stati osservati strappare l'erba alta e le canne per poi porli fra i rami bassi ed i cespugli, in modo tale da crearsi dei ripari: in questo senso, i cinghiali sarebbero fra i pochissimi ungulati (assieme ad altri suidi) a costruirsi una tana."
(fonte Wikipedia).

Per quanto riguarda l'habitat in cui si ritrova questa specie, essa si adatta bene più o meno a tutti gli ambienti, purché si trovino in prossimità dell'acqua, dalla quale questo animale non si allontana mai. Esso si serve anche del fango, immergendosi o rotolandosi nelle pozze per rinfrescarsi e scacciare i parassiti.

Be', sono certa che ci sarebbero ancora tantissime cose da dire su questa specie, ma non voglio tediarvi ulteriormente con i miei bla, bla, bla, bla.
Tengo a fare una precisazione, però: i cinghiali sono animali che mi stanno molto simpatici, sebbene l'idea di trovarmi una mamma con i cuccioli vicino non mi alletti particolarmente. Se parlo di eradicazione, quindi, è solo perché ritengo che sia necessaria per tutelare le altre specie e l'ambiente, nonché che possa essere giusto eliminare queste specie aliene per riportare sul nostro territorio quella sottospecie che vi appartiene e che, nel giusto numero, contribuirebbe a mantenere in equilibrio l'ecosistema in veste di predatore e preda.


18 commenti:

  1. A me sembrano vicini interessanti anche se forse un pò invadenti ;-) he he he
    Votata anche oggi in Net Parade <3 :-)

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  2. Buon Venerdì pomeriggio carissima e migliore Fine Settimana in arrivo

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    1. Buon giorno cara.
      Sono molto interessanti, ma sono veramente troppi purtroppo e non è facile controllarli.
      Io avevo già fatto stamattina. Più tardi ripasso ^^
      Felice settimana

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    2. Rivotata in Net Parade - Si ho sentito anche io che in alcuni posti sono davvero troppi questi "vicini di casa" particolari :-)
      Bacione e buona serata

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  3. Ciao come vedi sono venuta a trovarti subito e mi sono anche aggiunta. Non seguo perchè non ne ho mai trovati sulla mia strada blog sulla natura e poi con tanta cognizione di causa visto che studi per veterinaria e nel campo dei selvatici poco seguiti. D'altra parte i città a parte cani, gatti, conigli, altri piccoli roditori domestici non credo che di selvatico ci sia molto sopra tutto a Trieste. A parte qualche capriolo tenuti anche in una grande diciamo riserva ma in cattività altro sul carso qui non ne ho visto.
    Io amo la natura e non vedo l'ora che venga giugno per farmi un mese in campeggio a contatto con tutti i piccoli abitanti di alberi prati ecc inclusi i germani reali che alla stessa ora vengono a mangiare davanti alla mia tenda, Nuotare con cigni, gli stessi germani e altra specie che non conosco .. parlo del lago Woerther in Carinzia - Austria è una cosa magnifica. Non ammazzo manco il ragno o la formichina o altro certo gli espello dalla roulotte e tenda. I topini di campagna mi fanno un baffo e alla sera si fanno anche vedere. Non parliamo delle lucertole che scorazzano e tutti gli uccellini. Mi piace il tuo blog me lo lascio aperto ce molto da leggere e anche cose interessanti. Il mio blog e multitema e quindi parte da food, informatica, programmi free, viaggi e quant'altro mi passa per la testa. Ho 72 primavere e sono una vecchia giovane mai stata una giovane vecchia :-D. Scusa il lungo commento buona giornata e buona fine settimana.
    Edvige

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    1. Ciao Edvige,
      Benvenuta ^^ Non ti devi scusare se il commento è lungo; a me fa piacere, soprattutto perché sprigiona amore per la natura da tutte le parti.
      Un po' ti invidio perché io non ho mai campeggiato anche se mi sarebbe piaciuto. Chissà che non decida di farlo in futuro.
      Andrò a dare un'occhiata più approfondita al tuo blog non appena sarò più tranquilla :)
      Complimenti ^^
      Buon fine settimana
      Poiana

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    2. Immaginavo che mi avevi risposto e sono venuta a leggere qui perchè l'avviso mi diceva messaggio errato :-((
      Ad ogni modo ti metto qui l'account
      edvige1943@gmail.com
      Grazie del ben commento e della tua gentilezza, Non ce fretta anch'io mi devo leggere i tuoi bellissimi post m'interessano molto. Buona domenica e felice ponte dell'Immacolata.

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    3. Ciao Edvige, purtroppo queste notifiche ogni tanto impazziscono ^^
      Grazie a te per essere qui. I miei contatti li trovi tutti qui sul blog.
      Buona domenica

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  4. Cinghiali... discorso triste Poiana...
    Anni fa al mio vicino ararono l'orto portandogli via patate e carote.
    Ma il problema più grande è quando li incroci per strada. Dalle mie parti sono parecchie le auto finite fuori strada a causa di scontri con loro. Se poi sono in gruppo e ci sono dei piccoli....
    Qualche sera fa mio marito ha dovuto fermarsi per strada. Stavano passando in gruppo, una dozzina circa, e c'erano appunto dei piccoli.
    Sinceramente a me fanno un po' paura anche perchè come dici tu sono veramente tanti e sono pure incazzosi... si può dire la parolaccia???

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    1. Ciao Patricia bella,
      Si purtroppo sono diventati davvero un problema. Io non sono mai d'accordo alla caccia di selezione, ma in questo caso direi che occorre un n intervento deciso.
      Per quanto riguarda la parolaccia... quando ce vo' c'è vo' ;)

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    2. Sai che mi fanno ridere i cacciatori? La domenica mattina fanno la battuta al cinghiale... tutti fermi sulla strada con i cani in auto a mangiar panini....
      Per carità! Sono contro la caccia ma la penso come te. Troppi! Troppi! E di notte sono in frazione, tra le case... te lo dico con sicurezza perchè li avevamo incrociati mio marito ed io. Poi, quando di notte senti tutti i cani che abbaiano furiosi.... eccoli lì!!!

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    3. Guarda alcuni fanno ridere già solo per come si vestono. Sembra che debbano andare a fare la guerra xD
      Noi quest'estate li abbiamo avuti addirittura nel giardino... Fortunatamente i cani hanno fatto il loro lavoro e li hanno cacciati. Noi siamo in una zona dove fino a dieci anni fa non si sapeva nemmeno com'erano fatti...

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  5. E' una piaga, davvero.
    Io amo gli animali e la natura, ma proprio per questo riconosco la necessità di porre rimedio -in qualche modo- a questa cosa.
    Specie se siamo stati noi, ingenuamente o meno, a fare il danno. Anche se non fossimo stati noi,
    Dopotutto ci sono annualmente alberi da tagliare, perché danneggerebbero la flora, il bosco.
    Idem animali troppo prolifici... La caccia non mi piace, ma questo è ciò che penso.

    Moz-

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    1. Ciao Moz,
      Sono parzialmente d'accordo con te, nel senso t che laddove ci sono i predatori lascerei volentieri fare a loro per mantenere in equilibrio le popolazioni. Ovvio che se i predatori non ci sono o non sono abbastanza, è necessario intervenere, tenendo sempre conto, però, che i boschi sono casa loro, non nostra...
      Buona serata ^^

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  6. Sabato 5 Dicembre primo pomeriggio - rivotato il tuo blog in Net Parade
    Buon sabato e migliore fine settimana
    un bacione grande

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    1. Buon giorno Arwen,
      rivotata un'altra volta ;)
      Buona domenica

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  7. Problema avvertito anche dalle mie parti... solo che qui sconfinano dalle colline verso strade e abitazioni e orti. Un gran bel caos :P

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    1. Buon giorno Glò,
      Qui anche è la stessa cosa. Gli agricoltori sono disperati perché non possono coltivare in pace, a meno di non recintare l'orto, mentre è capitato anche che ci fossero incidenti con cinghiali investiti. Per il resto io me ne sono ritrovata uno a due metri di distanza mentre ero fuori dal cancello di casa a far rientrare i cani dalla passeggiata in campagna. 2 da me ed uno e mezzo da loro; devo dire, però, che sembrava solo incuriosito e che quando i cani hanno gli sono andati contro è scappato via subito. Una scena da cartone animato, perché sia io che i cani abbiamo impiegato un momento prima di capire cosa fosse xD
      Buona domenica cara :)

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