Google+ La Natura che ci circonda: Doni d'autunno

lunedì 2 ottobre 2017

Doni d'autunno

Oggi mia sorella ci ha lasciato i suoi figli per andare a sbrigare delle commissioni, così, per togli... ehm... per tenerli impegnati, mia madre li ha fatti venire con me a passeggio con i cani, per andare a vedere le galline. 
Mentre passeggiavamo, pensavo al nuovo argomento di "Ispirazioni&co." e mi chiedevo come avrei mai potuto fare a scrivere un post sul tema "arancione". 
In ogni caso, ho pensato che era un bel po' che non vi ammorbavo con i miei "post-scampagnata", così, ne approfitto per scrivere uno dei miei soliti articoli da passeggiata domenicale.
L'autunno è iniziato e la campagna ci mostra quelli che forse sono i più bei colori della natura: il verde dei prati che con le prime piogge si riprendono dal caldo estivo e i colori variegati degli alberi, che in questo periodo si presentano come un patchwork di foglie verdi, gialle, rosse, arancioni e marroni. L'arancione è un colore base dell'autunno, ma richiamare il tema così è troppo facile.
Ben presto, questa tavolozza di pastelli naturali lascerà il posto al grigiore degli alberi spogli. A proposito di grigiore, non dimentichiamo il cielo che da azzurro e sereno sta rapidamente diventando plumbeo. Quelle nuvole non annunciano nulla di buono...
Accompagnando i nipotini verso il pollaio ho realizzato che gli alberi da frutto che fino ad una settimana fa mi sussurravano "aspetta e spera", con le prime piogge e le temperature rimaste comunque elevate, hanno cambiato la loro opinione in "muoviti che qui si perde tutto". Non il melo cotogno: per lui e i suoi discendenti spontanei c'è ancora tempo, ma è meglio tenerlo d'occhio. Il noce accanto, invece, sta già disseminando in giro i suoi frutti da un po'. Come sia arrivato lì è un mistero: nessuno si ricorda di averlo piantato (e visto il punto in cui è cresciuto non me ne meraviglio affatto) né abbiamo idea di quanti anni abbia, ma sicuramente almeno una decina. In ogni caso, lo abbiamo scoperto l'anno scorso, giusto perché io ho fatto caso ai frutti.



Continuando a camminare, superato il noce, il cotogno, il pontino sulla sorgiva ed una serie di alberi e piante che non ho idea di cosa siano, dietro il frangivento di ulivi, la mia attenzione è stata attirata da qualcosa che avevo dimenticato. I Kaki, ecco l'idea! Non c'è arancione più arancione in questo periodo. Come abbia fatto a dimenticarli è un mistero. Domenica scorsa sono passata  passeggiando con Ciro e Otto, ma erano ancora totalmente acerbi, mentre invece oggi la metà erano già da buttare, per la felicità di insetti, uccelli e piccoli animali golosi di frutta zuccherina. I nostri diospiri sono assolutamente biologici (per non dire totalmente abbandonati a sé stessi) e per riuscire a mangiarne i frutti bisogna arrivare prima degli altri commensali. Ovviamente non ci riusciamo mai, ma ormai le piante sono abbastanza grandi e ce n'è per tutti.



Immagino che vi aspettiate la solita pappardella sulla pianta e gli animali ad essa collegati, invece no. Stavolta vi devo deludere, perché di questa pianta (come in realtà della maggioranza delle altre), non so dirvi assolutamente nulla, nemmeno che qualità sia. Anzi, se qualcuno volesse darmi qualche informazione, non mi dispiacerebbe. Se non ricordo male, mio padre mi disse che sono i kaki vaniglia, ma vai a vedere se è vero. Sicuramente sono dolcissimi, senza semi e delicatissimi, nel senso che sono morbidi e si spiaccicano facilmente, per la mia felicità visto che li ho dovuti raccogliere a mano nuda, senza alcun attrezzo. Però sono buonissimi e poi colti e mangiati sono sempre un'altra cosa.
Bisogna stare attenti a mangiarli quando sono ben maturi, altrimenti allappano (termine che utilizziamo per indicare la sensazione spiacevole di "bocca impastata" lasciata dai frutti acerbi; non so se in italiano sia corretto). Tuttavia, essendo delicatissimi, raccoglierli al momento della maturazione può essere complicato per la facilità con cui si rompono.
Mia madre mi ha raccontato che loro li raccoglievano quando erano ancora acerbi, per poi lasciarli maturare sotto la paglia. Io ho preferito raccogliere quelli già maturi per cercare di salvare il salvabile.


Seppure intenzionata a prepararmi per fare una scorpacciata, però, avevo sempre promesso ai nipotini di andare a vedere le galline, motivo per cui la passeggiata è proseguita, passando davanti al melograno e poi arrivando fino al magazzino per prendere il mangiare per le ovaiole e il pulcino, momentaneamente isolato insieme alla chioccia per evitare problemi con le altre galline (su 25 galline ovaiole abbiamo avuto un totale di 2 pulcini, di cui uno è morto. Il pollaio non fa decisamente per noi).



Nel tragitto, ho ammirato ancora i colori delle piante, in cui, fra bacche e fiori  l'arancione non si è fatto desiderare.





A parte questi, c'è stato anche un incontro fugace con le ultime rose fuori dall'agriturismo, con i loro bellissimi petali rossi e vellutati.


Terminata la passeggiata, visitate le galline e portato loro da mangiare, mia madre è venuta a prendere in macchina i bambini e Ciro (che ancora non sta bene e non è il caso di fargli fare lunghi tratti di salita) e mi ha lasciato le cassette per raccogliere un po' di frutta. Mi sono quindi dedicata ai limoni nell'agrumeto, dove il colore delle foglie ha lasciato spazio al verde e al giallo, e alle noci, prese dall'albero del piazzale.



Nel raccogliere ho ricevuto un inatteso aiuto. Riuscite a trovare l'intruso?



Dopo di che, con calma, è stato il momento di dedicarmi ai dolcissimi e delicatissimi kaki.
Passando da un albero all'altro e scegliendo attentamente in modo da lasciare ai selvatici quelli ormai passati o molto aperti e raccogliere quelli ancora interi o poco spaccati, abbassandomi fra i rami ancora coperti da foglie variopinte dai colori dell'autunno e cercando i frutti migliori, sono sempre stata in compagnia dei miei intrepidi aiutanti, che dai rami alti della pianta mi facevano la guardia da insetti molesti e animali feroci.


A quel punto, dato che ero già lì ed ho notato che anche il melograno ha cominciato a disperdere i suoi frutti (dei quali non sono affatto golosa, no, no) e visto che, guarda caso, avevo ancora un po' di spazio in una delle cassette, ho preso anche qualcuno di questi.
Alla fine del saccheggio dei tesori autunnali, ecco il mio bottino:


Niente male, no?
La serata è finita bene quindi ma, vi ricordate il cielo diventato plumbeo che non ispirava fiducia? Ecco: il risultato è stato una doccia fuori programma insieme ai gatti, con arrivo a casa completamente zuppa. Il premio di consolazione, tuttavia, è stato una scorpacciata di dolcissimi frutti arancioni appena raccolti. In fondo, ne è valsa la pena.


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17 commenti:

  1. Bentrovata Poiana e che belle cose ci racconti e come dici tu ne è valsa la pena, altroché!
    Buona serata.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa,
      Grazie del commento e della visita. Un abbraccio e buona serata.

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  2. Ma i cachi sono già maturi??? Urge trasferta in campagna per raccoglierne un po'!

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  3. Ciao Barbara, a dire il vero sono rimasta stupita anche io. Qui sono già maturi e alcuni anche già passati.
    Se hai qualche pianta ti conviene andare a controllare.
    Un abbraccio e buona serata

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  4. Eheh, dai, la pioggia improvvisa ci sta, e poi rende l'avventura ancora più avventurosa.
    E, tornati al caldo e asciutti, è fighissimo.
    L'arancione, il mio colore preferito. Io lo associo all'estate ma è vero che è anche autunnale (ma pure invernale). Primaverile forse no...

    Moz-

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    1. Ciao Moz, è bello rileggerti qui.
      Dopo la doccia fuori programma all'aperto ne ho fatta una bollente a casa e poi relax 😊
      L'arancione è un colore che piace molto anche a me, ma lo associo molto di più all'autunno che non alle altre stagioni. Alla primavera proprio no: per questa stagione più il bianco, il rosa e il giallo, ma giusto perché sono i colori che vedo di più qui da me.
      Buona serata :)

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    2. E allora, Moz, visto che è il tuo colore preferito, ci scrivi un bel post ..

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  5. Ho seguito il tuo percorso "arancione" passeggiando con te ^_^
    Bellissimo
    Maris

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    1. Ciao Maris,
      Non è il primo "post-scampagnata" che scrivo. Io mi diverto e mi pare che piacciano. Ora era un po' che non ne scrivevo, anche perché era un po' che non mi guardavo intorno passeggiando. Magari potrebbe essere l'occasione per ricominciare.
      Un abbraccio

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    1. Ciao Nyu :)
      Penso che siano fra i più buoni. Io ne sto facendo indigestione finché ci sono :)
      Una buona giornata

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  7. E meno male che non avevi idee #arancioni!
    Bella passeggiata!!

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    1. Ciao Squitty,
      infatti non ne avevo, ma sai che la Natura vede e provvede sempre 😂
      Grazie e buona giornata

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  8. Questo sì che ė arancione! Bellissime immagini.

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    1. Ciao dolcezzedimamma, benvenuta sul mio blog :)
      Ti ringrazio molto. Mi piace condividere con voi le cesperienze campagnole, ma purtroppo scatto tutto con il cellulare.
      Buona giornata

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  9. ... anche da me cachi e melograni sono quasi maturi e presto li raccoglierò...
    ... mi mancano le noci ...
    Ps. io ho visto due aiutanti uno grigio e uno nero ...

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    1. Ciao Semola,
      Questa è la stagione, conviene approfittarne subito perché duranocchio pochissimo.
      Hai visto bene :)
      Una buona giornata

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