Google+ La Natura che ci circonda: La lucertola color smeraldo

mercoledì 12 agosto 2015

La lucertola color smeraldo

Ricordo che quando vidi questo sauro per la prima volta ero a casa in campagna,  intenta ad allenarmi a ping-pong contro la metà opposta del tavolo. Ero abbastanza piccola, intorno ai 13-14 anni. Guardai la portafinestra e, in contro luce, vidi la sagoma di una lucertola che si affacciava per entrare. Mi avvicinai per fare uscire il rettile e gridai spaventata chiamando mia madre, perché mi ritrovai davanti quello che forse mi sembrò un serpente con le zampe. L'animale in questione era lungo intorno ai 45 cm e quando arrivò mia madre si allontanò come un razzo. Lei mi spiegò che si trattava semplicemente di un ramarro, una lucertola un po' cresciuta, che in effetti non aveva mai visto dalle nostre parti. Guardai bene l'animale prima che sparisse del tutto e notai il colore verde brillante e l'azzurro che si trovava sulla testa. Dopo quello non mi è mai più capitato di incontrarne dalle mie parti, se non qualche giorno fa dopo circa una quindicina d'anni da quando feci conoscenza con questa grossa lucertola. Di recente mia madre mi ha fatto vedere una foto scattata su una pianta del nostro giardino, rappresentante un giovane ramarro maschio, tranquillamente accomodato nel vaso. Sono uscita a vedere ed il sauro si trovava ancora lì, crogiolandosi fra l'ombra e la luce solare che traversava le foglie.


Nonostante gli abbia scattato numerose foto, il giovane ramarro non ha fatto una piega rimanendo fermo a farsi immortalare. Dopo qualche ora ha deciso che era ora di andarsene, ma si è ripresentato qualche giorno dopo vicino alla porta finestra, laddove io ebbi il mio primo incontro con il suo predecessore.

Ma esattamente che cos'è il Ramarro?
Vi potrei semplicemente rispondere che si tratta di un sauro diurno appartenente alla famiglia Lacertidae, presente in tutta Italia ad eccezione della Sardegna, ma non credo che sarebbe un'informazione molto esaustiva.
E allora aggiungiamo che il nome scientifico  di questa specie è "Lacerta bilineata", quindi si tratta di una lucertola a tutti gli effetti, che ha però dimensioni maggiori rispetto a quelle delle comuni lucertole a cui siamo abituati, che ha una bella colorazione verde smeraldo e che è dotato di una grande velocità. Potrei anche finire qui, forse, ma non sono soddisfatta e credo che non lo siate neanche voi.



Soffermandoci sulla livrea, si nota che è leggermente diversa nel maschio e nella femmina, soprattutto nella stagione degli amori quando le guance e la gola del maschio assumono un bel colore azzurro; per il resto, esso presenta una fine punteggiatura nerastra sul dorso. La femmina ha invece colorazione che può variare dal verde al beige e presenta delle striature longitudinali  chiare sul corpo, accompagnate anche in questo caso da fini punteggiature.
I maschi sono molto territoriali e combattono fra loro per il territorio e la conquista della femmina, mostrando all'avversario il blu della gola e schioccando rumorosamente la coda. La stagione degli amori si colloca a primavera, dopo il letargo invernale; in seguito all'accoppiamento la femmina può deporre un gran numero di uova (fino a 20).

Sono principalmente insettivori, alimentandosi di larve, artropodi e  invertebrati vari, ma possono integrare la dieta anche con alimenti vegetali. Le loro prede, comunque, normalmente sono più grandi di quelle delle altre lucertole. C'è da dire, inoltre, che lui stesso può essere preda di serpenti come il Biacco e la Natrice.
Come nel caso degli altri lucertidi, anche il Ramarro è capace di far ricrescere la coda che viene recisa volontariamente in un punto ben specifico; la pratica di "perdere" la coda, detta "autotomia", può essere un'efficace arma di difesa, poiché questa estremità è dotata di terminazioni nervose che ne permettono il movimento fino ad alcuni minuti dopo la separazione dal corpo, per cui può essere un valido motivo di distrazione per predatori e avversari, dando al sauro il tempo necessario alla fuga. La coda persa ricresce poi in breve tempo, grazie alla ricchezza di cellule staminali del punto di rottura. A volte può verificarsi che la coda non si stacchi completamente e così ne cresca una seconda accanto alla prima. Se si rompe in punti diversi da quello stabilito, l'estremità non ricresce.



L'habitat del Ramarro è costituito da prati con fitta vegetazione e boschi assolati. Non di rado lo si incontra presso zone umide. Pur frequentando le zone assolate e praticando la termoregolazione, non è un amante delle giornate troppo calde.

Se si sente minacciato può difendersi mordendo, ma non è una specie velenosa, né causa dolori particolari. In ogni caso si tratta sempre di un animale selvatico  (protetto), per cui è bene non disturbarlo e limitarsi ad osservare i suoi bei colori sgargianti da lontano.
Sebbene sia ancora molto diffuso, la sua popolazione sembra essere in declino, motivo per cui bisognerebbe ancora di più cercare di preservarlo.


13 commenti:

  1. Che bello Poiana!!!
    Noi ne abbiamo due in quella specie di foresta che è l'ex orto. Uno più grande e uno più piccolo... inutile dire che si chiamano Umberto e Umbertino.... riferimenti particolari???? Naaaaaa!!!!!!!!!! :))))
    Anni indietro trovammo anche un salamandra. Sparita però.I ramarri invece si vedono facilmente

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    1. Ciao Patricia,
      Ci sono zone in cui sono molto diffusi ed altre, come da noi, in cui si trovano poco. Mi diceva un amico esperto faunistico che proprio qui nell'area dove abito si trovano solo in aree limitate. Io infatti non li trovo quasi mai.
      A presto cara ;)

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  2. Ma che simpatica. In Africa ho visto delle lucertole meravigliose. I maschi erano sul blu e azzurro, le femmine arancio e gialle. Erano grandi e facevano le "flessioni" tutto il giorno. Come si chiamano?
    Ciao carissima
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa,
      A dire il vero non ne ho idea. Potrebbe essere la specie Agama agama ma non saprei. Cercherò di informarmi.
      Baci baci

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  3. Wawww!!! Anche tu hai un vicino di casa particolare! Il tuo è anche servizievole, per me ti toglie di torno, un po' di zanzare malefiche ;)

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    1. Ciao Anna Maria, ho il sospetto che questo vicino preferisca lumache, larve e bruchi alle zanzare, ma per questesso ultime ho un sacco di coinquilini gechi e qualche vicino pipistrello, anche se questi non sono più molti come prima. Il laghetto è pieno di rane e nei prati saltellano i rospi. Abbiamo anche le vespe scavatrici "cicala-killer" per non farci mancare niente :D
      Ora vado a letto cullata da grilli e civette.
      Buona notte cara :*

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  4. Molto interessante: le lucertole sono animali affascinanti, anche se a volte tormentate dagli scugnizzi che riescono a catturarle... poverette!

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    1. Ciao Clara, a dire il vero da piccola anche io davo la caccia alle lucertole, però le osservavo un pochino e poi le lasciavo andare dopo pocho minuti. Ora lo faccio ancora, ma per accompagnarle fuori dagli edifici dove non sono particolarmente gradite :D
      Ti auguro una buona serata, a presto

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  5. Quanto è bello soffermarsi a leggere le tue spiegazioni dei miei amati animali.
    E' vero , non se ne vedono quasi più in giro questi bellissimi sauri.
    Ricordo la prima volta ,raggirando un muretto in campagna se ne stava immobile all'ombra nella sua maestosità.Ero piccolina e mi sembrava immenso,chissà forse tanto piccolo non era , ma a me pareva una controfigura di Jurassic Park...
    Che fantasia quando si è piccini!|
    Bacio della buona notte

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    1. Ciao Nella,
      Da piccoli sembrano immensi, ma in effetti si, anche da adulti non appaiono piccoli. Probabilmente c'erano anche loro, ma è strano pensare che i discendenti di jurassic park sono gli uccelli e non le lucertole...
      Un abbraccio cara, spero di interessariuscire anche con il prossimo post.

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    2. *riuscire ad interessarti (con il cell si fanno danni)

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  6. Risposte
    1. Ciao Monica,
      io lo trovo bellissimo oltre che allegro, anche se capisco che ad alcuni possa non piacere.
      Buona serata

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